IL CONFRONTO
Tasse sull'auto, ecco quanto pesano in Italia e in Europa
Gli automobilisti italiani sono i pi¨´ ta(rta)ssati d'Europa quando si parla di imposte sulla macchina? La risposta ¨¨ no se ci si ferma alla sola vettura. Il discorso cambia se si allarga il campo ai carburanti. Sono un paio di elementi che vengono fuori dalla guida sulle tasse 2021 appena pubblicata da Acea, l'associazione europea dei costruttori auto. Considerando solo i 13 maggiori mercati nazionali del Vecchio continente, sui 27 componenti la Ue, ogni anno l'auto frutta 398,4 miliardi di euro. Le voci principali di questa cifra sono: l'imposta su valore aggiunto sull'acquisto ma anche sulle riparazioni, le tasse di registrazione, le tasse annuali di possesso della vettura come il bollo, le accise sui carburanti, altre tasse. A seconda dei Paesi i dati sono relativi al 2019 oppure al 2020. Questi ultimi ovviamente sono influenzati dai cali di mercato dovuti ai lockdown nazionali imposti dalla pandemia di Covid-19.
Italia, Germania, Francia e Spagna
¡ª ?Il confronto tra l'Italia e altri grandi piazze come Germania, Francia e Spagna ¨¨ tutto relativo al 2019, quindi nell'ultimo anno disponibile non influenzato da emergenze come il diffondersi del coronavirus, o come avverr¨¤ per il 2021, con l'ulteriore crisi dei semiconduttori. Nel nostro Paese due anni fa il settore auto ha fruttato alle casse dello stato 76,3 miliardi di euro cos¨¬ suddivisi: Iva 18,9 miliardi; tasse di vendita e passaggi di propriet¨¤ 1,9 miliardi; tasse annuali di possesso 6,7 miliardi; accise su carburanti e imposte su lubrificanti 37,3 miliardi; altre imposte 11,5 miliardi. Questa ¨¨ la situazione in Germania dove sono stati versati 99,9 miliardi divisi in questo modo: Iva 34,6 miliardi; tasse annuali sul possesso 9,4 miliardi; accise carburanti e lubrificanti 41,9 miliardi; altre tasse 14 miliardi; in Germania l'imposta sulla vendita e la registrazione ¨¨ di soli 26,3 euro. In Francia nel 2019, l'anno successivo all'esplosione delle proteste dei gilet gialli iniziate per l'aumento del prezzo dei carburanti, sono stati versati 86,4 miliardi cos¨¬ ripartiti: Iva 20,3 miliardi; tasse su vendita e passaggi di propriet¨¤ 2,3 miliardi; tasse annuali sul possesso 0,9 miliardi; accise carburanti e lubrificanti 43,1 miliardi; altre imposte 19,9 miliardi. In Spagna le auto hanno fruttato allo stato 30,8 miliardi di euro in questo modo suddivisi: Iva 5 miliardi; tasse su vendita e registrazione 0,5 miliardi; tasse annuali sulla propriet¨¤ 2,9 miliardi; accise su carburanti e lubrificanti 21,5 miliardi; altre imposte 0,9 miliardi.
Iva, paese che vai peso che trovi
¡ª ?Se questa ¨¨ la situazione nelle quattro principali piazze europee, un discorso diverso va fatto per il peso dell'Iva sugli acquisti. In questo caso la maggiore incidenza si registra in Ungheria dove la tassa ¨¨ al 27%, il valore pi¨´ alto della Ue. Seguono Svezia, Danimarca e Croazia dove la percentuale ¨¨ del 25. In Italia, come noto l'Iva ¨¨ al 22%, in Spagna ¨¨ al 21%, in Francia al 20% e in Germania al 19%. L'Iva pi¨´ bassa ¨¨ in Lussemburgo ed ¨¨ al 17% dove, peraltro, la tassa di registrazione ¨¨ un bollo da 50 euro pi¨´ un supplemento di 24 o 50 euro, in totale un massimo di 100 euro.
Le accise su benzina e diesel
¡ª ?Altro discorso ancora va fatto per le accise sui combustibili. Qui la situazione ¨¨ aggiornata al 31 dicembre 2020. In Italia ogni litro di carburante le tasse pesano per 728 millesimi di euro per la benzina verde e 617 per il gasolio. Nel confronto con gli altri Paesi, il diesel in Italia ¨¨ quello pi¨´ gravato dal fisco, la benzina ¨¨ "solo" seconda dopo l'Olanda dove il peso arriva a 813 millesimi. In Germania ¨¨ questa la situazione: 655 per la benzina, 470 per il gasolio. In Francia 683 per la benzina, 594 per il diesel. In Spagna 504 per la benzina, 379 per il gasolio.
Ipt, solo tre provincie non la applicano
¡ª ?Tornando in Italia le provincie possono aumentare fino al 30% l'ammontare delle tasse di vendita o del passaggio di propriet¨¤. Ma possono anche decidere di non farlo. Sono solo tre le provincie che hanno scelto questa strada: Aosta, Trento e Bolzano. La stragrande maggioranza invece ha optato per l'aliquota pi¨´ alta per la propria Ipt, come detto una maggiorazione del 30% sulla tariffa base.
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