Aprile a picco, -97,5%. Dal 12 marzo al 30 aprile vendute 8.500 automobili, inevitabile con i concessionari chiusi. Anfia e Unrae chiedono l¡¯ampliamento dell¡¯ecobonus e un decreto specifico per l¡¯automotive
Il lockdown della fase 1 del mese di aprile ¨¨ costato alle immatricolazioni e al mercato auto e 361 mila vetture in meno in Italia sul venduto rispetto allo stesso periodo del 2019. Il numero di macchine nuove non vendute per via dell¡¯epidemia riguarda i 51 giorni che vanno dal 12 marzo al 3 maggio. Restringendo un poco il campo, dal 12 marzo al 30 aprile sono state immatricolate appena 8.492 vetture. Il dato arriva insieme a quello del mercato di aprile che, come era ovvio, segna un calo spaventoso con concessionari chiusi e fabbriche auto ferme (queste ultime in buona parte dal 22 marzo al 3 maggio): -97,5% su base annua per un totale di 4.279 immatricolazioni il mese scorso. Se allarghiamo il periodo di osservazione al primo quadrimestre del 2020 la diminuzione ¨¨ del 50,7% per un totale di 351.611 immatricolazioni effettuate dal 1¡ã gennaio al 30 aprile. Non ¨¨ andato meglio il mercato dell¡¯usato che ad aprile ha totalizzato 23.020 trasferimenti di propriet¨¤ al lordo delle minivolture a concessionari, il 93,6% in meno rispetto ad aprile 2019. Nel primo quadrimestre 2020 si sono registrati 841.638 passaggi di propriet¨¤, con una contrazione del 43,2% rispetto a gennaio-aprile 2019.
Molti passi indietro: i numeri
¡ª ?Il mercato del nuovo, dati alla mano, ha fatto molti passi indietro rispetto ai numeri appesantiti dalla crisi dei mutui subprime prima, esplosa in Europa nel 2008, e dei debiti sovrani dopo. Infatti, storicamente, il volume di vendite auto del bimestre marzo-aprile, nel periodo tra il 2007 e il 2011 ha toccato anche il record di 412 mila unit¨¤ andando poi a calare progressivamente; tra il 2012 e il 2014 la media ¨¨ stata di 254 mila targhe nuove; e nella fase di ripresa a partire dal 2015 si ¨¨ assestato attorno ai 363 mila pezzi. Confrontando questo dato con il numero complessivo di immatricolazioni nel primo quadrimestre 2020, come detto 351.611, l¡¯arretramento ¨¨ evidente.
Pi¨´ segmento B e Suv piccoli
¡ª ?Soffermandosi sulle categorie di auto pi¨´ vendute in questo mercato al lumicino tra il 12 marzo e il 30 aprile: il 20% delle auto ha riguardato il segmento B (utilitarie); il 19% i Suv piccoli; il 16% i Suv compatti; il 12% il segmento A (citycar e superutilitarie); l¡¯11% circa il segmento C (medieinferiori); mentre il restante 22% ha interessato gli altri segmenti. Il 41% delle auto vendute nel periodo considerato ha alimentazione diesel e il 33% a benzina, mentre le auto ad alimentazione alternativa sono il 26% di cui l¡¯11% ricaricabili, il 9% ibride mild ofull, il 4% benzina-Gpl, il 2% benzina-metano. Nel dettaglio, sono state immatricolate 768 auto elettriche, di cui quasi la met¨¤ nella sola provincia di Roma. Il mercato ha riguardato soprattutto le societ¨¤ commerciali, ossia noleggio e flotte.
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Incentivi e auto in stock
¡ª ?¡°Quello che pi¨´ conta ¨¨ concentrarsi su una rapida ripartenza¡± ha detto Paolo Scudieri, presidente dell¡¯Anfia, l¡¯associazione confindustriale della filiera automotive. Con una serie di proposte/richieste al governo che sono anche quelle delle altre associazioni di categoria come Unrae, Federauto, Aniasa e che fanno parte delle piattaforma di proposte formulata dalla stessa Gazzetta con l¡¯iniziativa #Riaccendiamoimotori. ¡°Le nostre proposte - ha proseguito Scudieri - si concentrano su un incremento del fondo Ecobonus 2020 per proseguire l¡¯incentivazione delle auto Beve e Phev (elettriche e ibride plug-in, ndr) e la previsione di una estensione del bonus (ad oggi in vigore per le auto fino a 60 g di CO2/km) alle auto ad alimentazione alternativa con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km, in coerenza con le politiche di indirizzamento del mercato verso le tecnologie a basso impatto ambientale ed in linea con gli obiettivi fissati dalla regolamentazione europea. Inoltre, visto il considerevole numero di vetture accumulate in stock (ovvero in magazzino, ndr) da concessionari e produttori durante il lockdown, per evitare che il loro smaltimento blocchi il riavvio della produzione e per dare un immediato impulso alla ripresa delle vendite in un momento in cui la fiducia dei consumatori ¨¨ bassa, riteniamo possa essere di grande efficacia per cittadini e per le imprese prevedere un incentivo all¡¯acquisto delle vetture in stock prodotte prima del lockdown¡±.
liquidit¨¤ e decreto verticale
¡ª ?Il presidente dell¡¯unione delle case estere in Italia (Unrae) Michele Crisci si ¨¨ soffermato sulla crisi di liquidit¨¤ delle concessionarie: ¡°Attanagliate da crisi di liquidit¨¤ dopo due mesi di ricavi azzerati, molte delle concessionarie potrebbero non sopravvivere nonostante la riapertura. Rinnoviamo quindi l¡¯appello al sistema bancario perch¨¦ le ingenti risorse messe a disposizione dal Dl Liquidit¨¤ vengano prontamente erogate alle imprese del comparto auto¡±. Poi rivolto al governo chiede ¡°un decreto ?verticale? con misure specifiche per il settore automotive¡±.
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