Nel quarto mese del 2021 il mercato auto registra 146.270 immatricolazioni di nuove auto, il 17,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2019, un paragone con il 2020 avrebbe poco senso dal momento che ad aprile dell¡¯anno scorso eravamo in pieno lockdown
Il mercato auto ad aprile segna una brusca frenata: secondo i dati diffusi da Unrae, sono state 146.270 le nuove immatricolazioni, il 17,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2019, che prendiamo come riferimento dal momento che ad aprile 2020 eravamo in pieno lockdown da Covid-19, con il conseguente blocco di vendite e immatricolazioni. Continua dunque la pesante fase di stagnazione: dopo il -27% dell¡¯intero 2020 nei primi quattro mesi del 2021 il saldo ¨¨ negativo del 16,5%: 597.367 nuove immatricolazioni nel dato cumulato gennaio-aprile rispetto allo stesso periodo di due anni fa. Non aiuta l'esaurimento dei fondi destinati agli incentivi riservati alle auto con emissioni di Co2 comprese tra 61 e 135 g/km, categoria che include molte vetture termiche, full e mild hybrid decisamente pi¨´ accessibili rispetto ad elettriche e plug-in.
I DATI DELLE IMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae sono ancora una volta le immatricolazioni ai clienti privati quelle che hanno permesso una maggiore tenuta del mercato: le 87.137 targhe (378.226 nel cumulato gennaio-marzo) segnano comunque -8,1% rispetto a due anni fa, pesando per il 59,6% del totale (era il 54% ad aprile 2019). Tutti in territorio decisamente negativo i dati relativi agli altri canali di vendita, con il noleggio a lungo termine a quota 25.609 (98.170 il cumulato) in flessione del 6,6); quello a breve termine quasi affossato a 12.869 (30.127 il cumulato) e una flessione del 53%; in negativo anche societ¨¤ ed enti: 7.635 immatricolazioni (31.265 il cumulato), il 5,3% in meno.
BENE IBRIDE ED ELETTRICHE, RIPRESA DEL METANO
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, c¡¯¨¨ da fare una premessa: il salto tra il 2019 e il 2021 fotografa due scenari estremamente diversi perch¨¦ due anni fa auto elettriche e ibride plug-in erano a livelli infimi mentre le alimentazioni tradizionali erano ancora punti fermi del mercato. Ad aprile 2021 le immatricolazioni di auto a benzina sono state 46.614 (195.672 il cumulato), il 40,7% in meno; quelle di auto diesel 33.415 (148.191 il cumulato), il 53,1% in meno; 9.451 quelle a Gpl (35.646 il cumulato), il 21,9% in meno; in rialzo le auto a metano con 3.256 immatricolazioni (13.768 il cumulato), il 7,4% in pi¨´. Le immatricolazioni di auto ibride (full e mild) sono state 42.010 (162.818 il cumulato), il 348,7% in pi¨´; 6.673 quelle di ibride plug-in (23.089 il cumulato), il 1.313% in pi¨´. Il dato delle vetture completamente elettriche recita 4.851 targhe (18.181 il cumulato), il 673% in pi¨´. Sostanzialmente tutte le alimentazioni registrano un livello di immatricolazioni inferiore rispetto a marzo.
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?A livello di immatricolazioni per marca, in testa alla classifica c¡¯¨¨ Fiat con 23.237 targhe e 92.673 nel cumulato e una quota di mercato del 15,6%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen che ha targato 13.702 auto ad aprile e 49.556 nel cumulato, con una quota di mercato del 8,3%; Peugeot 9.022 immatricolazioni e 40.363 nel cumulato, con una quota del 6,8%. Ford ha venduto 8.986 auto e 38.339 nel cumulato, con il 6,4 di market share; poi Toyota con 8.078 immatricolazioni e 33.435 nel cumulato, con il 5,6% di quota. I dati relativi a Citroen parlano di 7.061 immatricolazioni e 31.306 nel cumulato e una quota del 5,3%; per Renault sono 5.444 le immatricolazioni, 27.637 nel cumulato e il 4,6% di share. Opel chiude il mese a 6.168 e a 25.537 nel cumulato, con una quota del 4,3%; Jeep con 6.383 Suv venduti ad aprile e 24.858 nel cumulato detiene una quota del 4,2%. Chiude la top ten Audi con 6.020 targhe, 23.188 nel cumulato e uno share del 3,9%.
LA VOCE DELLA FILIERA
¡ª ?Michele Crisci, presidente dell¡¯Unrae, l¡¯unione delle case automobilistiche estere, commenta ha commentato i dati sottolineando la mancanza di misure per l¡¯auto nel piano del Recovery fund: "Il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) del governo sembra aver trascurato il settore dell¡¯auto, uno dei principali mercati d¡¯Europa per volumi che rappresenta pure una componente importante della transizione ecologica del Paese. ? importante, perci¨°, che vengano presto trovati altri strumenti normativi per rendere strutturali gli Ecobonus per le vetture green con emissioni fino a 60 g/km Co2". ¡°Nel breve periodo, invece ¨C ha aggiunto Crisci ¨C ¨¨ urgente il rifinanziamento degli incentivi per le vetture della fascia 61-135 g/km di CO2 che finora, sempre nell¡¯ottica della sostenibilit¨¤, hanno dato il contributo pi¨´ rilevante". Il Presidente dell'Unrae ha ribadito infine "l'urgenza di rimediare alla ulteriore forte penalizzazione di cui sono oggetto in Italia le auto aziendali in fringe benefit perch¨¦, a causa del mancato adeguamento della tassazione ai nuovi valori di emissione Wltp, sia i dipendenti sia le aziende che concedono il benefit pagano un¡¯imposta maggiore in quanto ancora calcolata su valori di emissione non aggiornati (Nedc correlato)". Di tono simile il commento di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto: "Prosegue l¡¯impatto negativo sulle vendite di autovetture, con uno scenario a breve destinato ad aggravarsi ulteriormente ove il governo ritardasse l¡¯intervento di rifinanziamento degli incentivi. Lo dimostra il fatto che quando lo scorso 23 aprile sono stati resi disponibili 13 milioni di euro per l¡¯acquisto di auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di Co2, ancora una volta si sono esauriti in pochissimi giorni. Se vogliamo tenere a galla il mercato dobbiamo agire su quella fascia di mercato che riscuote il maggior interesse delle famiglie italiane". "La misura governativa per eliminare dalla circolazione stradale veicoli con oltre 10 anni di anzianit¨¤ attraverso l¡¯acquisto di veicoli fino a 135 g/Km Co2 ¨C ha proseguito De Stefani ¨C ha consentito al settore di reggere, in parte, l¡¯urto della pandemia e va nella giusta direzione della transizione, riducendo le emissioni in atmosfera, ringiovanendo il parco auto pi¨´ vecchio, mantenendo posti di lavoro nelle imprese della filiera e, soprattutto in questa fase storica, garantendo la mobilit¨¤ sicura delle persone. In particolare, in questa prima parte dell¡¯anno, gli incentivi auto con rottamazione della fascia 61-135 g/km di C02, che raccoglie le pi¨´ virtuose motorizzazioni endotermiche benzina e diesel, hanno contribuito all¡¯abbattimento di migliaia di tonnellate di Co2". Secondo Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia, l'associazione di Confindustria che riunisce i costruttori di auto in Italia "la priorit¨¤, in questo momento, ¨¨ quindi il rifinanziamento delle misure di sostegno alla domanda di autovetture, ma anche di veicoli commerciali leggeri, misure che si ripagano da sole in tempi brevi, con un'aggiuntivita' di cassa per lo Stato, e che rappresentano un investimento per lo svecchiamento del parco circolante, immettendo sulle strade veicoli di ultima generazione".
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