Esaurito il fondo di 250 milioni per le vetture pi¨´ popolari. La richiesta del Centro studi Promotor, rifinanziare gli incentivi per la seconda parte del 2021
Sono finiti gli incentivi statali per l'acquisto di auto con emissioni comprese tra i 61 e 135 g/km di anidride carbonica. Ovvero, sono rimasti solo 500 euro per questa fascia di veicoli, secondo il sito dell'Ecobonus consultato nel pomeriggio del 9 aprile. Con ripercussioni ovvie sul mercato nei prossimi mesi se non ci sar¨¤ un nuovo finanziamento. Sono invece ancora consistenti le riserve pubbliche per l'acquisto di auto elettriche, comprese nella fascia di emissioni 0-20, e ibride plug-in (21-60), oltre 170 milioni di euro. Tuttavia, i dati di mercato sono chiari, i volumi pi¨´ consistenti sono tuttora costituiti proprio dalle auto con emissioni tra 61 e 135 g/km, spesso spinte da motorizzazioni ibride leggere e in parte full hybrid. Gi¨¤ lo scorso anno gli incentivi per auto tra i 60 e i 110 g/km si erano volatilizzati in poco tempo, 50 milioni ad agosto finiti in circa una settimana e altri 250 esauriti in due tranche tra settembre e l'inizio di novembre. La manovra di fine 2020 invece aveva messo in campo altri 250 milioni di euro per i primi sei mesi del 2021.
Dalla legge di bilancio
¡ª ?"Lo stanziamento di 250 milioni, previsto dalla legge di Bilancio (2021, ndr), era destinato a sostenere il mercato nel primo semestre dell'anno e si ¨¨ rivelato decisivo per evitare il crollo delle immatricolazioni, ma insufficiente per l'intero semestre", spiega il Centro Studi Promotor che chiede al governo di rifinanziare gli incentivi per evitare il crollo delle vendite. "Con gli incentivi prenotati - afferma il presidente Gian Primo Quagliano - le vendite di auto potranno rimanere in aprile e per una parte di maggio sui livelli dei primi mesi del 2021, che sono comunque significativamente pi¨´ bassi di quelli dell'ultimo anno esente dalla pandemia, cio¨¨ del 2019". Da gennaio a marzo di quest'anno sono state immatricolate 447.094 vetture. Per via del lockdown, e la relativa chiusura dei concessionari, il paragone con il 2020 sarebbe falsato. Nello stesso periodo del 2019 le immatricolazioni furono 538.125. l che significa un calo, quest'anno, del 16,9%.
"rinnovare lo stanziamento"
¡ª ?Secondo Quagliano "¨¨ necessario che venga previsto anche un adeguato stanziamento per il secondo semestre 2021. In mancanza di interventi immediati in questo senso il mercato dell'auto e il suo indotto sono destinati a collassare e a influire pesantemente sull'obiettivo di ottenere nel 2021 la prevista crescita del Pil del 4% dopo il crollo dell'8,9% del 2020".
Ancora poche auto elettriche
¡ª ?? proprio grazie agli incentivi esauriti che il mercato italiano ha ottenuto i risultati migliori in Europa nei primi mesi del 2021. "Sostenere l'acquisto di vetture con alimentazione tradizionale ed emissioni contenute ¨¨ una scelta fortemente connotata in senso ecologico - sottolinea Quagliano - perch¨¦ consente alle case automobilistiche di reperire le risorse da investire sull'elettrico che sicuramente decoller¨¤, ma ancora ¨¨ frenato dalla mancanza di una rete di infrastrutture che lo sostenga. Non dimentichiamo che le vetture elettriche a fine 2020 erano lo 0,13% del parco circolante, elettriche ed ibride insieme l'1,5%".
Pi¨´ benzina che diesel
¡ª ?Il mercato italiano dell'auto, anche grazie agli incentivi, comunque sta cambiando. Continua il calo delle auto diesel e benzina la cui fetta di mercato si riduce progressivamente - mette in evidenza un Focus dell'Anfia - a favore delle ibride ed elettriche. Le vetture diesel per il secondo mese consecutivo non superano la soglia del 25% di quota e rappresentano un quarto del mercato nel primo trimestre 2021. Le elettrificate conquistano pi¨´ di un terzo del mercato (36% a marzo). Andando per¨° a distinguere nella gamma di elettrificate, la parte del leone la fanno le mild hybrid, o ibride leggere, che sono il 27% delle immatricolazioni tra gennaio e marzo, perlopi¨´ proprio vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di anidride carbonica che adesso non possono pi¨´ beneficiare dell'aiuto statale all'acquisto.
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