Diario di bordo del viaggio da Roma al Chianti con l¡¯Audi A6 Allroad, tra strade, paesaggi e degustazioni da favola
Il grande paesaggio italiano ¨¨ il migliore dei motivi per scegliere la rotta pi¨´ lunga verso la meta ed il surplus chilometrico, che pu¨° essere a sua volta sublimato dalla vettura con cui si affronta il percorso. Questo ¨¨ certamente il caso della nuova Audi A6 Allroad, protagonista del format ¡°The Long Drive¡± con itinerario dal cuore barocco di Roma fino al romanticismo di uno splendido Chianti.
Il viaggio/1
¡ª ?La via diretta da Trinit¨¤ dei Monti alle nobiliari atmosfere del Relais & Chateaux Borgo San Felice ¨¨ naturalmente l¡¯A1, ma optando per il percorso parallelo al litorale il viaggio scorre soave illuminato dai bagliori del Tirreno lambendo insediamenti etruschi (in primis la straordinaria necropoli di Monterozzi nei pressi di Tarquinia) e parchi d¡¯arte come il Giardino dei Tarocchi per poi addentrarsi nella campagna pi¨´ celebrata d¡¯Italia.
Il viaggio/2
¡ª ?Lasciata l¡¯Aurelia e nel totale confort della familiare all-terrain Audi, la deviazione sulla provinciale Campigliola conduce fino al grazioso paese di Manciano e quindi, al seguito di uno sterrato sovrastato da un tunnel di foliage, alle Cascate del Mulino. Uno dei paradisi termali preferiti da Instagram e prodigio geologico su vari livelli di acqua sulfurea pervinca avvolte dalle colline maremmane. Il tragitto pu¨° quindi proseguire in direzione ovest su SP10 ed SS323. Entrambe si snodano lungo crinali e vallate fino alla Cassia ¨C consolare di collegamento tra Lazio e Toscana ¨C dove i maestosi panorami Patrimonio Unseco della Val d¡¯Orcia delineano l¡¯orizzonte.
Il viaggio/3
¡ª ?Alcuni scorci lasciano senza fiato e nella tappa di Monticchiello, sembra quasi di guidare attraverso un dipinto rinascimentale. I filari di cipressi incorniciano la sinuosa strada in pendenza e le brulle ondulazioni circostanti, anticipano l¡¯ecosistema delle Crete Senesi tra Asciano e Trequanda. La provincia ¨¨ quella di Siena e tutta la zona ¨¨ un vero incanto di borghi e casali appollaiati sui poggi, ville medicee e abbazie, morbidi sali e scendi come un immenso moto ondoso. Il paesaggio assume conformazione lunari quando il terreno argilloso delle Crete ¨C spettacolare risultato dei sedimenti del mar di Pliocene che le copriva tre milioni di anni or sono - disegna meraviglie visive sino al Deserto di Accona scolpito da calanche e biancane. Dopo tante ore su strada, ¨¨ tempo del momento pi¨´ atteso di ogni gita in Toscana; il piacere della tavola e della buona cucina.
strada e pietanze
¡ª ?Con ideale tempismo, la Via delle Crete Senesi verso Castelnuovo Berardenga e lungo la SP484 fino a Villa a Sesta, conduce ad una delle imperdibili pause gourmet regionali presso L¡¯Asinello. Insignito con una stella Michelin, l¡¯accogliente ristorante propone una concreta ¡°nuova cucina di una volta¡± firmata dallo chef Senio Venturi in cui il men¨´ mescola sapori ed ingredienti squisitamente locali, con esecuzioni moderne ed eleganti ma sempre ricche di gusto. Come ricca di narrativa ¨¨ tutta la storia chiantigiana: area geografica oggi votata ad enologia e turismo ma che per molti secoli fu teatro di battaglie feudali tra l¡¯aristocrazia senese e quella fiorentina. Le vicissitudini storiche dal tredicesimo secolo in avanti sono documentate dalla imponenti fortificazioni che costellano il paesaggio.
location
¡ª ?Una delle pi¨´ imponenti ¨¨ il Castello di Brolio ornato dalle iconiche merlature. Sorge solitario sul lato opposto della collina rispetto a San Felice. Nato come villaggio medievale e meticolosamente restaurato in¡¯ottica albergo diffuso di gran lusso e raffinatezza, Borgo San Felice ¨¨ dagli ultimi anni a questa parte un prestigioso gioiello dell¡¯hotellerie italiana oltre che una rinomata cantina di Chianti Classico e produzioni di Super Tuscans dislocate a Montalcino e Bolgheri. Il fulcro della raffinata struttura ¨¨ la piazza in cui sorge il palazzo padronale affiancato da edifici in pietra adornati di edera. Le stradine pedonali in ghiaia diramano in pi¨´ direzioni ed invitano gli ospiti a scoprire la cucina stellata del Poggio Rosso, l¡¯area benessere, la veranda panoramica attorno alla piscina e la rigogliosa natura ad abbracciare la propriet¨¤. Che annovera, oltre a tutte le amenit¨¤ contemporanee pensabili, un¡¯aia didattica con animali da cortile, un orto biologico ¡°sociale¡± curato da ragazzi diversamente abili (il progetto d¡¯integrazione ¨¨ promosso dalla Fondazione Allianz Umana Mente) e distese di ordinati filari dai quali, nei mesi antecedenti all¡¯inverno, divampano onirici lampi ocra, arancioni e rossi che in alcuni tratti ricordano il santuario Fushimi Inari di Kyoto.
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