Il mercato
Immatricolazioni auto 2021, la ripresa che non cĄŻ¨¨: -37,4% sul 2019, ma ci sono segnali positivi
Doveva essere lĄŻanno della riscossa dopo i mesi pi¨´ neri della pandemia, invece il 2021 delude le attese del settore auto, con un numero di immatricolazioni che rimane al di sotto del milione e mezzo. E dire che non era iniziato male, con i primi sei mesi confortanti, segnati da un progressivo aumento delle vendite di auto nuove, arenatosi per¨° in estate quando la mancanza di microchip ha iniziato a frenare la produzione riducendo e poi azzerando gli stock di vetture disponibili. Nel giro di pochi mesi il vento ¨¨ girato, e non ha giovato lĄŻandamento altalenante degli incentivi auto, esauriti e rifinanziati a pi¨´ riprese fino a mancare proprio nei mesi finali dellĄŻanno, quelli tendenzialmente pi¨´ corposi. Leggendo i dati diffusi da Unrae su elaborazioni di quelli Aci, complessivamente nei dodici mesi sono state immatricolate in Italia 1.475.393 auto nuove, rispetto al 2019 pre-pandemico mancano 452.000 targhe (-37,4%) mentre il saldo rispetto al 2020 flagellato da lockdown e misure molto pi¨´ restrittive si riduce a 93.800 vetture.
I DATI: PRIVATI, NLT E SOCIET¨¤ SOPRA LA MEDIA
ĄŞ ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae, ¨¨ evidente come le immatricolazioni ai clienti privati rimangano la quota principale, nonch¨Ś quella che accusa meno il colpo: 922.745 targhe si traducono in una flessione rispetto al 2019 del 15,7%, decisamente inferiore alla media del mercato. A confermare la tendenza anche la quota di mercato del canale privato, cresciuta da 52 al 59%. Bilancio nel complesso positivo anche per il noleggio a lungo termine, che chiude lĄŻanno con 258.870 immatricolazioni, una flessione ridotta allĄŻ8,6% e una quota di mercato che cresce dal 13,4 al 18,5%. Decisamente pi¨´ pesante la situazione su fronte invece del noleggio a breve termine: le 64.403 targhe marcano un saldo negativo pari al 55,2 e una quota di mercato che si contrae dal 3,5 al 2,3%. Flessione pi¨´ contenuta rispetto alla media del mercato anche per le immatricolazioni a societ¨¤ ed enti, che ne registrano 83.733, cio¨¨ il 15,1% in meno rispetto al 2019, con una quota di mercato lievitata dal 6,1 al 7,3%. In netto calo anche le auto-immatricolazioni a concessionari e case auto, crollate dalle 307.423 di due anni fa alle 145.642 del precedente, una differenza marcata anche nella quota di mercato che scende al 12,8% rispetto al 24,1% del 2019.
RALLENTANO ANCHE IBRIDE ED ELETTRICHE, GPL IN CONTROTENDENZA
ĄŞ ?Spostando il focus sulle alimentazioni, cĄŻ¨¨ da fare una premessa: il salto tra il 2019 e il 2021 fotografa due scenari estremamente diversi, perch¨Ś due anni fa auto elettriche e ibride plug-in erano a livelli molto bassi, con le alimentazioni tradizionali ancora punti fermi del mercato. NellĄŻanno appena concluso le immatricolazioni di auto a benzina sono state 437.731, il 48,7% in meno e una quota di mercato del 26%; quelle di auto diesel 333.635, il 56,8% in meno e una quota scesa al 20%; 107.819 quelle a Gpl, dato meno pesante dei precedenti con una contrazione contenuta a -21,2% e una quota salita allĄŻ8,1%; le auto a metano si fermano a 31.420 immatricolazioni, il 18,6% in meno e una quota dellĄŻ1,8%.
Dati che mettono in evidenza come il Gpl rimanga una scelta valida per gli automobilisti, alternativa valida sia ai carburanti tradizionali, i cui prezzi hanno registrato una crescita costante nel 2021, sia alle motorizzazioni elettrificate. Lo stop agli incentivi, ed in particolare allĄŻEcobonus, si riflette sulle immatricolazioni di auto a batteria, notoriamente pi¨´ costose: le ibride (full e mild) sono state 427.924, il 288% in pi¨´ con una quota cresciuta al 30,1% che diventa cos¨Ź la pi¨´ elevata nel mercato italiano; 69.312 le immatricolazioni di ibride plug-in, il 963% in pi¨´ e una quota del 6,4%. Il dato delle vetture completamente elettriche recita 67.542, il 538% in pi¨´ e una quota di mercato che si attesta al 7%.
LA TOP TEN DEI MARCHI
ĄŞ ?Per quanto riguarda le immatricolazioni per marca, in testa alla classifica del 2021 cĄŻ¨¨ Fiat con 223.567 targhe e una quota di mercato pari al 15,3%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen che ha targato 126.092 auto con una quota dellĄŻ8,6%, Toyota con 84.850 targhe e una quota del 5,8%, Peugeot 84.263 targhe e il 5,7% del mercato, Ford 80.989 targhe e una quota pari al 5,5%, Renault 74.544 targhe e il 5,1% di mercato, Citroen 64.865 targhe e il 4,4% di quota, Jeep 63.629 targhe e una quota del 4,3%, Dacia 61.696 targhe e il 4,2% del mercato. Chiude la top ten Audi con 55.719 targhe e una quota di mercato pari al 3,8%.
Tra le reazioni ai dati sulle immatricolazioni 2021, quella di Unrae, che raggruppa i costruttori auto. Ą°LĄŻUnrae - afferma il Presidente Michele Crisci - ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle Istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dellĄŻauto con un piano triennale. Finora, le pur scarse risorse destinate con interventi Ą°stop and goĄą hanno avuto un impatto positivo nel promuovere la mobilit¨¤ elettrica: le immatricolazioni di veicoli full-electric, plug-in hybrid e hybrid sono, infatti, aumentati del 274% nellĄŻultimo anno e mezzo, con indubbio impatto positivo sul rinnovo del parco e sulla riduzione emissioniĄą. Sulla stessa lunghezza dĄŻonda Federauto, che rappresenta i concessionari auto.Ą°Nonostante le interlocuzioni rassicuranti con i rappresentanti del Governo e del Parlamento, nella Legge di Bilancio 2022 ¨C dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto¨C non cĄŻ¨¨ alcuna traccia di un piano pluriennale in grado di accompagnare la transizione ecologica del settore. La discutibile decisione del phase out delle auto con motore a combustione interna a partire dal 2035 annunciata dal CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica) il mese scorso e la mancanza di incentivi auto per lo svecchiamento del parco circolante, sono fattori che andranno ad aggravare ulteriormente lĄŻandamento del mercato auto con impatti negativi sulle imprese italiane, lĄŻoccupazione e la tenuta della filiera nel suo complessoĄą.
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