Il 2021 si chiude con 1.475.393 immatricolazioni di auto nuove, una manciata in pi¨´ rispetto al 2020 flagellato dalla pandemia ma oltre 450.000 in meno rispetto al 2019, ultimo anno da prendere come vero riscontro. Segno positivo nel primo semestre e poi negativo nel secondo, lasciando per¨° intendere che esistono i margini per un vero recupero
Doveva essere l¡¯anno della riscossa dopo i mesi pi¨´ neri della pandemia, invece il 2021 delude le attese del settore auto, con un numero di immatricolazioni che rimane al di sotto del milione e mezzo. E dire che non era iniziato male, con i primi sei mesi confortanti, segnati da un progressivo aumento delle vendite di auto nuove, arenatosi per¨° in estate quando la mancanza di microchip ha iniziato a frenare la produzione riducendo e poi azzerando gli stock di vetture disponibili. Nel giro di pochi mesi il vento ¨¨ girato, e non ha giovato l¡¯andamento altalenante degli incentivi auto, esauriti e rifinanziati a pi¨´ riprese fino a mancare proprio nei mesi finali dell¡¯anno, quelli tendenzialmente pi¨´ corposi. Leggendo i dati diffusi da Unrae su elaborazioni di quelli Aci, complessivamente nei dodici mesi sono state immatricolate in Italia 1.475.393 auto nuove, rispetto al 2019 pre-pandemico mancano 452.000 targhe (-37,4%) mentre il saldo rispetto al 2020 flagellato da lockdown e misure molto pi¨´ restrittive si riduce a 93.800 vetture.
I DATI: PRIVATI, NLT E SOCIET¨¤ SOPRA LA MEDIA
¡ª ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae, ¨¨ evidente come le immatricolazioni ai clienti privati rimangano la quota principale, nonch¨¦ quella che accusa meno il colpo: 922.745 targhe si traducono in una flessione rispetto al 2019 del 15,7%, decisamente inferiore alla media del mercato. A confermare la tendenza anche la quota di mercato del canale privato, cresciuta da 52 al 59%. Bilancio nel complesso positivo anche per il noleggio a lungo termine, che chiude l¡¯anno con 258.870 immatricolazioni, una flessione ridotta all¡¯8,6% e una quota di mercato che cresce dal 13,4 al 18,5%. Decisamente pi¨´ pesante la situazione su fronte invece del noleggio a breve termine: le 64.403 targhe marcano un saldo negativo pari al 55,2 e una quota di mercato che si contrae dal 3,5 al 2,3%. Flessione pi¨´ contenuta rispetto alla media del mercato anche per le immatricolazioni a societ¨¤ ed enti, che ne registrano 83.733, cio¨¨ il 15,1% in meno rispetto al 2019, con una quota di mercato lievitata dal 6,1 al 7,3%. In netto calo anche le auto-immatricolazioni a concessionari e case auto, crollate dalle 307.423 di due anni fa alle 145.642 del precedente, una differenza marcata anche nella quota di mercato che scende al 12,8% rispetto al 24,1% del 2019.
RALLENTANO ANCHE IBRIDE ED ELETTRICHE, GPL IN CONTROTENDENZA
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, c¡¯¨¨ da fare una premessa: il salto tra il 2019 e il 2021 fotografa due scenari estremamente diversi, perch¨¦ due anni fa auto elettriche e ibride plug-in erano a livelli molto bassi, con le alimentazioni tradizionali ancora punti fermi del mercato. Nell¡¯anno appena concluso le immatricolazioni di auto a benzina sono state 437.731, il 48,7% in meno e una quota di mercato del 26%; quelle di auto diesel 333.635, il 56,8% in meno e una quota scesa al 20%; 107.819 quelle a Gpl, dato meno pesante dei precedenti con una contrazione contenuta a -21,2% e una quota salita all¡¯8,1%; le auto a metano si fermano a 31.420 immatricolazioni, il 18,6% in meno e una quota dell¡¯1,8%.
Dati che mettono in evidenza come il Gpl rimanga una scelta valida per gli automobilisti, alternativa valida sia ai carburanti tradizionali, i cui prezzi hanno registrato una crescita costante nel 2021, sia alle motorizzazioni elettrificate. Lo stop agli incentivi, ed in particolare all¡¯Ecobonus, si riflette sulle immatricolazioni di auto a batteria, notoriamente pi¨´ costose: le ibride (full e mild) sono state 427.924, il 288% in pi¨´ con una quota cresciuta al 30,1% che diventa cos¨¬ la pi¨´ elevata nel mercato italiano; 69.312 le immatricolazioni di ibride plug-in, il 963% in pi¨´ e una quota del 6,4%. Il dato delle vetture completamente elettriche recita 67.542, il 538% in pi¨´ e una quota di mercato che si attesta al 7%.
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?Per quanto riguarda le immatricolazioni per marca, in testa alla classifica del 2021 c¡¯¨¨ Fiat con 223.567 targhe e una quota di mercato pari al 15,3%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen che ha targato 126.092 auto con una quota dell¡¯8,6%, Toyota con 84.850 targhe e una quota del 5,8%, Peugeot 84.263 targhe e il 5,7% del mercato, Ford 80.989 targhe e una quota pari al 5,5%, Renault 74.544 targhe e il 5,1% di mercato, Citroen 64.865 targhe e il 4,4% di quota, Jeep 63.629 targhe e una quota del 4,3%, Dacia 61.696 targhe e il 4,2% del mercato. Chiude la top ten Audi con 55.719 targhe e una quota di mercato pari al 3,8%.
Tra le reazioni ai dati sulle immatricolazioni 2021, quella di Unrae, che raggruppa i costruttori auto. ¡°L¡¯Unrae - afferma il Presidente Michele Crisci - ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle Istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell¡¯auto con un piano triennale. Finora, le pur scarse risorse destinate con interventi ¡°stop and go¡± hanno avuto un impatto positivo nel promuovere la mobilit¨¤ elettrica: le immatricolazioni di veicoli full-electric, plug-in hybrid e hybrid sono, infatti, aumentati del 274% nell¡¯ultimo anno e mezzo, con indubbio impatto positivo sul rinnovo del parco e sulla riduzione emissioni¡±. Sulla stessa lunghezza d¡¯onda Federauto, che rappresenta i concessionari auto.¡°Nonostante le interlocuzioni rassicuranti con i rappresentanti del Governo e del Parlamento, nella Legge di Bilancio 2022 ¨C dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto¨C non c¡¯¨¨ alcuna traccia di un piano pluriennale in grado di accompagnare la transizione ecologica del settore. La discutibile decisione del phase out delle auto con motore a combustione interna a partire dal 2035 annunciata dal CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica) il mese scorso e la mancanza di incentivi auto per lo svecchiamento del parco circolante, sono fattori che andranno ad aggravare ulteriormente l¡¯andamento del mercato auto con impatti negativi sulle imprese italiane, l¡¯occupazione e la tenuta della filiera nel suo complesso¡±.
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