I mezzi meccanici italiani protagonisti del conflitto: dalla Fiat 70 al carro armato 2000, passando per il Caproni 20
Il 4 novembre ¨¨ la giornata dedicata alle Forze Armate e all¡¯unit¨¤ nazionale. Celebra la fine della Prima guerra mondiale. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell¡¯Impero austro-ungarico al regno di Serbia in seguito all¡¯assassinio dell¡¯arciduca Francesco Ferdinando avvenuto a Sarajevo, conflitto che si concluse l¡¯11 novembre 1918 quando la Germania firm¨° l¡¯armistizio. Le spese militari balzarono da 2,3 miliardi di lire del 1914-1915 ai 20,5 del 1917-18. Le societ¨¤ private che si avvantaggiarono durante la guerra furono in particolare Fiat che si assicur¨° il 90% delle forniture di automezzi (ne produsse 63.000 per l¡¯esercito italiano insieme a mitragliatrici, proiettili, aerei, motori marini) ed ancora Ilva, Ansaldo e Pirelli, quest¡¯ultima copriva l¡¯80% del fabbisogno dell¡¯Esercito relativamente a cavi elettrici per telefoni e telegrafi da campo, pneumatici per veicoli militari.
impennata nella produzione
¡ª ?Negli anni di guerra l¡¯industria automobilistica italiana conobbe un¡¯espansione senza precedenti: furono forniti all¡¯amministrazione militare oltre 43.000 automezzi, di cui 37.000 Fiat. Spiccavano i leggeri Fiat 15 ter (motore a 4 cilindri da 35 cv, progettato da Carlo Cavalli), ed i pesanti Fiat 18 BL. Alla Fiat fu determinante la creazione e il potenziamento del parco automobilistico per i servizi generali e per il trasporto delle artiglierie e delle truppe di fanteria e cavalleria. L¡¯Esercito Italiano aveva aperto le ostilit¨¤ con 400 vetture e 3.400 autocarri, per lo pi¨´ di produzione Fiat, industria che fabbric¨° fra il 1914 ed il 1918 qualcosa come 71.000 autovetture di cui 63.000 per conto dell¡¯amministrazione militare italiana. Fiat fu la prima ad avviare la produzione di mitragliatrici e raggiunse un¡¯alta specializzazione nel campo degli esplosivi, degli apparati per i sottomarini, dell¡¯artiglieria e dei motori navali nonch¨¦ del settore aeronautico. Abbiamo scelto in questa rassegna di evidenziare i mezzi pi¨´ rappresentativi.
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FIAT 70
¡ª ?Era l¡¯automobile media utilitaria Fiat, cilindrata 2001 cc, 21 Cv, cambio 4 marce, 70 km/h, consumo medio di 14,5 litri x 100 km. Fu progettata e costruita, dal 1915 al 1920, in mille esemplari quasi totalmente forniti al Regio Esercito durante il primo conflitto mondiale. Nella carrozzeria c¡¯era l¡¯allargamento del divano posteriore per permettere la sistemazione di tre persone. Invece la Zero Torpedo (12-15 HP) fu la prima autovettura assegnata ad un comando territoriale dell¡¯arma dei carabinieri. Era la prima Fiat di modesta cilindrata prodotta in grande serie con un solo tipo di carrozzeria (torpedo), cilindrata di 1847 cc, potenza di 18 Cv, cambio a 4 rapporti.
AUTOCARRO FIAT 15
¡ª ?Era l¡¯autocarro militare leggero multiruolo progettato da Carlo Cavalli e prodotto anche nelle varianti 15 bis (detto anche Libia perch¨¦ destinato all¡¯impiego in Africa) e 15 ter, motore Fiat 53A a benzina, 4398 cc, 40 Hp, velocit¨¤ 40 km/h. Venne impiegato per trasporto di personale e munizioni. Si rilev¨° come il pi¨´ importante autocarro italiano della guerra: nel 1918 ne erano in servizio oltre 6000. Cavalli fu anche il padre del Fiat 18 Blr, dove la R stava per rinforzato, con motore da 40 Cv. Le caratteristiche degli autocarri italiani si mantennero invariate per l¡¯intera durata del conflitto. Gli autocarri erano tutti 4x2 a trazione posteriore, con motore anteriore, sospensioni a balestra, velocit¨¤ fino a 30 km/h. Da ricordare anche il carro alpino Itala 17 impiegato nelle operazioni in montagna. Negli ultimi mesi di guerra Fiat forn¨¬ il 92% della produzione nazionale di autocarri.
MOTO FRERA
¡ª ?Le due ruote utilizzate dall¡¯Esercito italiano erano prodotte in particolare dall¡¯azienda Frera di Tradate (Varese). Moto che furono utilizzate pure per il trasporto di mitragliatrici (anche sui sidecar). Quelle prodotte dal 1906 al 1910 erano monocilindriche con potenza di 1,25 e 1,50 Cv con trasmissione a cinghia, motore inclinato in avanti. Quindi la moto da 2,5 Hp con cambio per le sezioni mitragliatrici, dotata di portamunizioni anteriore e posteriore, la Mod G con motore da 570 cc e 4 Cv e la Mod G in versione motomitragliatrice. C¡¯erano poi altri marchi come la Bianchi 500 M, Gilera 500 Lte, Benelli 500 Vlm, Moto Guzzi Alce e Sertum Mcm. Sempre per l¡¯esercito furono approvvigionate 4.000 motociclette.
AEREI CAPRONI
¡ª ?L¡¯Esercito italiano all¡¯entrata in guerra nel 1915 aveva in dotazione solo 143 aerei di ricognizione e ne commission¨° sia alla Caproni che all¡¯industria estera. I produttori nazionali ne produssero nei quattro anni 12.031 (da ricognizione, caccia e bombardieri fra cui il trimotore CA.3) e 24.000 motori di cui la met¨¤ prodotti da Fiat. Il monoplano Caproni 20 fu realizzato nel 1914. Il Ca.30 in particolare era un biplano plurimotore da bombardamento, il pi¨´ utilizzato.
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AUTOBLINDO LANCIA 1Z
¡ª ?Era un massiccio autoblindo mitragliatrice l¡¯Ansaldo-Lancia 1Z: motore Lancia 4 cilindri a benzina di 4940 cc, 70 Cv, trazione 4x2, velocit¨¤ 60 kmh, autonomia 300 km. Nell¡¯equipaggiamento figuravano tre mitragliatrici Maxim (o St Etienne o Fiat-Revelli), 4 fucili mitragliatori. C¡¯era anche l¡¯autoblindo Bianchi ideato dal barone de Marchi e realizzato su due autotelai da 50/60 Hp messi a disposizione dalla Edoardo Bianchi e dalla Isotta Fraschini. Furono denominati ¡°incrociatori del deserto¡± Erano protetti da piastre metalliche di 6 mm di spessore ed armati con due mitragliatrici da 6,5 mm, una sistemata in una torretta al centro, l¡¯altra dentro alla cabina di pilotaggio. Peso complessivo di 3.000 kg, gommatura Pirelli. C¡¯era anche l¡¯autoblindo Spa-Viberti AS43 negli esemplari 90-95 o 120-125, motore Spa 18 VT a benzina di 4 litri, 67 Cv, velocit¨¤ 50 km/h, autonomia 700 km ma fu impiegato nella seconda guerra mondiale.
CARRO ARMATO FIAT 2000 MOD 17
¡ª ?Era un mezzo pesante realizzato in due esemplari, motore Fiat A12 a benzina, sei cilindri di 21.200 cmc, 250 Cv, trazione a cingoli, sospensioni a balestre, velocit¨¤ massima 7,5 kmh, autonomia 75 km, armamento primario un cannone 65/17 e 7 mitragliatrici Fiat Revelli. Fu il primo carro armato progettato e realizzato in Italia durante il conflitto mondiale. Disponeva di una torretta girevole armata di cannone ed il vano motore separato dal vano equipaggio. Il Fiat 3000 era invece un carro armato leggero, copia italiana di quello francese Renault FT. Due le versioni, Mod 21 e Mod 30 che si differenziavano per l¡¯armamento principale. Fu prodotto in 150 esemplari e definito ¡°carro d¡¯assalto¡±.
CINGOLATI
¡ª ?L¡¯Esercito Italiano ha impiegato numerosi tipi di questi veicoli speciali come i carri armati Ariete C-1, Leopard 1, Dardo, VCC-1 Camillino, il portamortaio M 106 A1.
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