l'analisi
Auto Euro 7, tutto quello che non va e come correggerlo. Le proposte di Anfia
Il percorso di riduzione delle emissioni da parte dei veicoli in Europa poggia su due pilastri: il piano Fit for 55, che prevede lo stop alla vendita di veicoli a motore termico nel 2035, e la normativa Euro 7, che regoler¨¤ i livelli di emissioni inquinanti dei motori a combustione interna a partire dal 2025. Idealmente l¡¯Euro 7 dovrebbe accompagnare la produzione automobilistica verso l¡¯uscita di scena di qualsiasi veicolo non mosso da un motore elettrico, obiettivo del piano europeo di taglio alle emissioni che non riguarda solo il settore dei trasporti. Nella realt¨¤, per¨°, la definizione della normativa non ¨¨ ancora completa, ad esempio non sono state ancora stabilite le metodologie di prova, con il rischio che si arrivi troppo a ridosso dell¡¯entrata in vigore, prevista per il 1¡ã luglio 2025, lasciando poco tempo ai costruttori per adeguare i veicoli. Anfia, l¡¯associazione confindustriale di categoria della filiera automobilistica, ha raccolto questa ed altre criticit¨¤ in un documento.
¡°TEMPI TROPPO STRETTI¡±
¡ª ?L¡¯associazione ha avviato un confronto con le aziende che compongono la filiera dell¡¯auto in Italia per valutare l¡¯impatto della normativa Euro 7. I numeri italiani parlano di circa 5.500 imprese delle quali 2.200 si occupano di componentistica: le aziende associate ad Anfia sono poco pi¨´ di 400. La prima criticit¨¤ che viene evidenziata ¨¨ relativa alla tempistica, giudicata troppo stretta dal momento che prevede l¡¯entrata in vigore dei nuovi limiti da luglio 2025 per le vetture e i veicoli commerciali leggeri e dal 2027 per quelli pesanti. "Scadenze impossibili da rispettare per i costruttori che devono adeguare i propri veicoli", spiega il Direttore generale di Anfia Gianmarco Giorda. "Anche perch¨¦ manca ancora da definire la parte relativa alle modalit¨¤ di prova, riducendo ulteriormente il tempo utile". L¡¯associazione chiede quindi uno slittamento dell¡¯entrata in vigore della nuova normativa per andare incontro ad una filiera gi¨¤ fortemente sotto pressione.
¡°PROPOSTA INCOMPLETA¡±
¡ª ?Anfia insiste molto sulla incompletezza della proposta di normativa, giudicata anche approssimativa. Le ragioni del giudizio sono da ricondurre alle molte pagine ancora bianche, in particolare quelle che devono definire le modalit¨¤ di test su freni e pneumatici, componenti assenti dalle normative precedenti ma le cui emissioni di sostanze nocive sono contemplate, e limitate, dall¡¯Euro 7. L'associazione evidenzia come la normativa rischia di accavallarsi con altre gi¨¤ in vigore, con riferimento particolare ai pneumatici gi¨¤ oggetto di regole anti-inquinamento. Secondo Anfia le disposizioni di prova attualmente in vigore dovrebbero essere mantenute anche nel nuovo regolamento. In alternativa, dovrebbe essere data priorit¨¤ alle misure che sono centrali per il regolamento e che sostituiscono elementi gi¨¤ presenti nei protocolli e metodi di prova delle attuali normative Euro 6.
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AUMENTANO I COSUMI
¡ª ?C¡¯¨¨ anche il rischio che la nuova normativa possa comportare significativi incrementi dei consumi di carburante e, quindi, delle emissioni di CO2. Le tecnologie necessarie per l¡¯abbattimento di alcuni inquinanti (riscaldamento rapido dei catalizzatori, rigenerazione filtri particolato) richiedono l¡¯utilizzo di combustibile o di energia elettrica, che incidono invariabilmente sui consumi. Con l¡¯Euro 7 vengono tagliate le emissioni di sostanze prima non presenti come l¡¯N2O, ossido di diazoto noto anche come protossido di azoto, che viene prodotto a basse temperature rendendo necessario assicurare il mantenimento della temperatura dei catalizzatori in ogni condizione operativa. Dunque, pi¨´ energia richiesta per scaldare il catalizzatore che equivale ad una maggiore richiesta di carburante, in controsenso da correggere.
¡°PREZZI Pi¨´ ALTI DEL 10%¡±
¡ª ?C¡¯¨¨ poi il tema dei costi, molto sentito perch¨¦ riguarda sia i costruttori che gli utenti finali. La Commissione europea ha stimato che l¡¯adeguamento dei veicoli a motore termico alla normativa Euro 7 provocher¨¤ un aumento compreso tra il 3 e il 4% sui listini. Secondo Anfia, per¨°, si tratta di stime irrealistiche perch¨¦ non solo gli adeguamenti tecnici, ma anche le nuove modalit¨¤ di esecuzione delle prove, comporteranno investimenti importanti. Secondo Giorda, ¡°¨¨ ragionevole pensare che l¡¯incremento sia a doppia cifra¡±, e visto che i listini ormai partono mediamente dai 15 mila euro in su ¨¨ lecito pensare che un¡¯auto nuova Euro 7 coster¨¤ mimino 1.500 / 2.000 euro in pi¨´. Tra l¡¯altro, il rischio ¨¨ che i costruttori debbano investire nell¡¯Euro 7 risorse da sottrarre al processo di elettrificazione delle gamme, meglio sarebbe una maggiore armonizzazione con il piano Fit for 55 rendendo meno stringente, e meno costosa, l¡¯Euro 7.
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BIOCARBURANTI E-FUEL E IDROGENO
¡ª ?Per Anfia, con dovute e importanti revisioni, il regolamento Euro 7 potr¨¤ supportare il raggiungimento dei suoi scopi solo se al contempo si preveda una forte spinta verso l¡¯utilizzo e la valorizzazione dei carburanti a basse emissioni come biocarburanti ed e-fuel sintetici, tenendo conto anche dell¡¯idrogeno soprattutto per i mezzi pesanti. ? pertanto fondamentale che il nuovo regolamento preveda prove di omologazione con combustibili rinnovabili, identificando metodi di prova e di calcolo delle emissioni specifici che tengano conto del benefico effetto dei combustibili da fonti rinnovabili.
l'impatto sociale
¡ª ?Infine, in quanto associazione di categoria, Anfia accende un faro sul destino di una filiera costruita per essere un¡¯eccellenza dei motori termici ma che, inevitabilmente, subir¨¤ le conseguenze di una profonda ristrutturazione. In ballo ci sono 450 aziende attive nei componenti per motori termici che impiegano circa 70.000 addetti. Il tema dell¡¯impatto sociale sull¡¯occupazione ¨¨ oggetto di ampi dibattiti, certamente una parte della filiera deve ragionare in un¡¯ottica di evoluzione per fornire componenti alla mobilit¨¤ elettrica del futuro, ma ¨¨ improbabile che possa essere convertita nella sua interezza.
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