La domanda per il futuro su modelli elettrici ed ibridi crescer¨¤ e ovviamente ci sar¨¤ una richiesta di materiali adatti alla produzione delle batterie. Intanto i prezzi dei metalli continuano a fluttuare
Da oggi fino al 2022 arriveranno sul mercato globale circa 450 modelli con motore elettrico o ibrido. Le batterie ricaricabili utilizzate nei pi¨´ diffusi veicoli elettrici si basano sul litio mentre in passato si adoperavano lĄŻaccumulatore piombo-acido. Oggi la maggior parte delle case automobilistiche guardano al futuro. Audi entro il 2025 lancer¨¤ 20 modelli mediante la piattaforma modulare Meb molti dei quali dotati di batterie ad alto voltaggio con autonomia oltre 450 km sulla Q4 e-tron Sportback, con una ricarica di mezzĄŻora a 125 Kw. Grazie alla piattaforma E-Gmp, i futuri modelli Hyundai e Kia promettono una ricarica rapida in 18ĄŻ ed una autonomia di 500 km. Piattaforma che lancia la sfida allĄŻanaloga Meb del gruppo Volkswagen sulla cui base sono sviluppate i modelli ID.3 e ID.4 e altri modelli della fascia medio alta di mercato degli altri marchi del brand tedesco. Anche Ford ha cambiato strategia e guarda allĄŻelettrico come pure Mercedes, Fca, Psa, Renault (previsto il lancio di 10 modelli elettrici entro il 2025), Nissan, Tesla, Mazda ed altre ancora. Su 65 milioni di auto vendute lo scorso anno nel mondo, solo 2,1 milioni sono elettriche e per farle camminare ci vuole la batteria, quindi una corsa a cobalto, nichel e litio. La Cina detiene il 90% dei giacimenti mondiali e controlla anche il knowhow del processo industriale. Pechino ha colonizzato il Congo, il pi¨´ grande produttore di cobalto al mondo. Inoltre la Cina da anni investe sulle batterie per la domanda anche di smartphone, tablet e pc e mediante la Foxconn fornisce Apple, Amazon, Hp, Microsoft, Sony e BlackBerry.
materiali e costi
ĄŞ ?La transazione energetica determina ormai il fluttuare dei prezzi. A comandare sono pi¨´ che mai le tecnologie verdi ma anche i vaccini ne condizionano la dinamica. Secondo una inchiesta del Wall Street Journal si ¨¨ scatenata una tempesta perfetta sui metalli industriali. Il rame ¨¨ ai massimi da otto anni, alluminio (la quotazione del 3 gennaio scorso ¨¨ di 1.578, 17 euro a tonnellata) e zinco (il record torico nel 2006 a 4.580 dollari per tonnellata) sono cresciuti del 15% dallo scorso settembre (costa 8 euro al kg). Ma anche i metalli rari, come litio (prezzi intorno ai 5.000 dollari/tonnellata) e cobalto (31 dollari/kg), navigano a vele spiegate grazie alla mobilit¨¤ elettrica, alla telefonia, alla tecnologia dellĄŻidrogeno. Metalli che per oltre il 91,5% arrivano dalla Cina. A sentire Maros Sefcovic, vice presidente della Commissione Ue, Ą°solo per le batterie dellĄŻauto elettrica e dello stoccaggio dĄŻenergia, lĄŻEuropa aumenter¨¤ la domanda di litio fino a 19 volte entro il 2030 e addirittura fino a 59 volte entro il 2050Ąą. QuestĄŻanno inoltre la richiesta di platino aumenter¨¤ del 20%: nel caso dellĄŻauto si apprezzano le capacit¨¤ non solo catalitiche di questo metallo ma anche quelle dellĄŻutilizzo del platino nella tecnologia dellĄŻidrogeno, componente fondamentale nella realizzazione di elettrolizzatori, strumenti centrali nel processo per immagazzinare lĄŻenergia degli impianti rinnovabili.
domanda ed offerta
ĄŞ ?La carenza di domanda determinata dalla pandemia ha fatto registrare un eccesso di offerta di alluminio e gli analisti hanno ridotto del 25% le stime relative al surplus previsto per questĄŻanno con un totale di 860.000 tonnellate con un prezzo medio di 1.775 dollari per tonnellata con un calo del 2%. La Standard Chartered stima per il 2022 una nuova capacit¨¤ di produzione in Cina. Per il 2021 ¨¨ atteso un deficit di offerta di nickel pari a 4.000 tonnellate, contro un mercato 2020 contraddistinto da un eccesso di offerta di 110.000 tonnellate. Questo metallo sar¨¤ proposto a 15.157 dollari per tonnellata con un calo del 5% rispetto allĄŻanno precedente. La chiusura delle miniere ha determinato un aumento di poco pi¨´ del 9,8% dello zinco con un surplus di 83.000 tonnellate per lĄŻanno in corso. Il prezzo si aggira sui 2.350 dollari per tonnellata con una diminuizione del 6,4%. La Cina ¨¨ il pi¨´ grande produttore mondiale di acciaio con 1,1 miliardi di tonnellate realizzate nel 2020 con una quota di mercato che sfiora il 75%. NellĄŻultimo trimestre il prezzo medio si aggirava sui 100 dollari per tonnellata, prezzo che dovrebbe scendere a quota 80 dollari per assestarsi a 75 dollari alla fine del 2022. I ribassisti, tra esperti ed analisti sono la maggioranza: loro scommettono su una moderazione dei prezzi nei prossimi due anni in linea con le previsioni del Dipartimento dellĄŻIndustria australiano. Va ricordato che in Cina, sei anni addietro, si producevano 800 milioni di tonnellate di acciaio allĄŻanno. Gli analisti stimano che i prezzi del ferro non scenderanno nei prossimi anni in quanto il Brasile, tramite il produttore Vale, non ¨¨ in grado di aumentare la produzione per soddisfare la domanda cinese. Il mercato del ferro ha comunque registrato prezzi record negli ultimi sette anni: adesso si ¨¨ attestato sui 145 dollari a tonnellata con guadagni di oltre il 57% e questĄŻanno i prezzi sono previsti in rallentamento.
rarit¨¤
ĄŞ ?Riguardo ai metalli pi¨´ rari del mondo svetta lĄŻiridio, 12 volte pi¨´ raro dellĄŻoro. Il rodio ha una produzione totale mondiale di 7 tonnellate allĄŻanno, un metallo che si trova mescolato in minerali di altri metalli come palladio (75,23 dollari/grammo), argento (22,71 dollari/grammo, quello ratio sale a 66,62), platino (lĄŻisotopo del platino 190 ha un valore di un miliardo di dollari per oncia mentre quello normale vale 970,28 dollari) ed oro (il prezzo corrente ¨¨ di 48,85 dollari per grammo). Allo stato fuso il tellurio corrode rame, ferro ed acciaio inossidabile. Il rutenio costa 60 dollari per oncia. LĄŻosmio viene utilizzato per il rilievo delle impronte digitali. Il platino ¨¨ presente in natura allo stato puro: ha composti tossici, il palladio viene utilizzato come catalizzatore, il bismuto ¨¨ usato nel settore farmaceutico.
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