Un investimento da 4 miliardi di euro per lĄŻimpianto che impiegher¨¤ direttamente 4.000 lavoratori pi¨´ altri 10.000 considerato l'indotto. LĄŻimpianto, che avr¨¤ una capacit¨¤ iniziale di 45 GWh da portare successivamente a 70, sorger¨¤ alla ex Olivetti vicino Torino
Produrre batterie per auto elettriche ¨¨ il business del prossimo futuro e lĄŻItalia si candida a diventare leader europeo del settore ospitando la pi¨´ grande gigafactory dĄŻEuropa grazie a Italvolt, azienda di recente costituzione fondata da Lars Carlstrom. LĄŻimprenditore svedese vanta unĄŻesperienza trentennale nel settore auto e ha gi¨¤ lanciato un progetto simile in Gran Bretagna che prevede due impianti: la Britishvolt e la Blyth, con investimenti stimati in circa 3 miliardi di euro. A dicembre si ¨¨ dimesso da Ceo dellĄŻiniziativa per le polemiche suscitate da una condanna per frode fiscale risalente a venticinque anni fa. Italvolt si prepara ad investire in Italia quattro miliardi di euro per realizzare e avviare il sito produttivo dalla capacit¨¤ iniziale di 45 GWh, destinata in seguito a salire fino a 70 GWh.
La previsione ¨¨ quella di occupare direttamente 4.000 addetti con ripercussioni positive anche sullĄŻindotto, stimate in 10.000 lavoratori. La progettazione della fabbrica sar¨¤ affidata alla divisione Architettura di Pininfarina. Comau, invece, importante azienda nel campo dell'automazione industriale sar¨¤ il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie, occupandosi anche della realizzazione del laboratorio di ricerca e sviluppo a disposizione di accademici e partner industriali impegnati nella mobilit¨¤ elettrica.
MOLTI PROGETTI IN CANTIERE
ĄŞ ?Oltre alle specifiche produttive, le informazioni rilasciate dallĄŻazienda permettono di collocare la futura gigafactory al primo posto in Europa come capacit¨¤ operativa, mentre a livello mondiale si collocherebbe al dodicesimo posto. Il piano prevede uno sviluppo di lunga durata: secondo le previsioni, la prima parte sar¨¤ completata entro la primavera del 2024. Il piano va ad inserirsi nel pi¨´ ampio processo di transizione energetica del settore auto, che vede lĄŻUnione Europea come motore normativo e finanziario grazie allĄŻerogazione di fondi destinati alla nascita di iniziative come quella di Italvolt, che vede altri progetti prendere forma come quello del gruppo Seri prevede che lĄŻapertura di due impianti a Teverola, in provincia di Caserta, nellĄŻarea occupata in precedenza dallĄŻimpianto Whirlpool. Un altro progetto nel campo delle batterie con investimenti privati per 9 miliardi vede coinvolte 42 realt¨¤ industriali europee tra cui le italiane Enel X, Fca Italy, Midac, Fiamm e Fpt Industrial.
Gigafactory nella ex Olivetti in Piemonte
ĄŞ ?LĄŻubicazione della futura gigafactory di Italvolt punta dritta allĄŻarea ex Olivetti di Scarmagno in provincia di Torino. Ą°LĄŻarea ex Olivetti di Scarmagno, di propriet¨¤ del Fondo Monteverdi gestito da Prelios Sgr, ¨¨ stata selezionata da Italvolt - spiega una nota dellĄŻazienda - per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli. Il sito ¨¨ oggi una vasta area industriale dismessa che si estende per circa 1 milione di mq, scelta gi¨¤ ai tempi della Olivetti dagli architetti Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria per la facilit¨¤ dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, sia con Ivrea che con la citt¨¤ di Torino. Altro fattore che rende lĄŻarea di Scarmagno ideale ad ospitare il progetto di Italvolt ¨¨ il suo forte legame con il tessuto produttivo del Piemonte che ¨¨ la prima regione in Italia per quanto riguarda la produzione industriale automotiveĄą. La presenza di Stellantis, e in particolare della linea di assemblaggio della Fiat Nuova 500 elettrica a Mirafiori ¨¨ senza dubbio un tassello importante nei parametri di valutazione degli investitori, cos¨Ź come i progetti e le start up che gravitano attorno al Politecnico di Torino.
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