MERCATO ITALIA
Immatricolazioni auto: a novembre -8,2%. Da inizio anno -28,8%
Immatricolazioni auto negative a novembre dopo il balzo in avanti registrato a settembre e la sostanziale parit¨¤ rilevata ad ottobre rispetto agli stessi mesi del 2019. Finisce cos¨¬ l¡¯effetto degli incentivi auto, lanciati in pompa magna ad agosto e azzoppati dopo soli due mesi dall¡¯esaurimento di parte dei fondi, in particolare di quelli destinati alle auto termiche e alle ibride ¡°full¡± e ¡°mild¡±. Quei veicoli ¨C cio¨¨ ¨C con emissioni di Co2 comprese tra 61 e 110 g/km che costituiscono il grosso delle vendite di auto piccole e compatte, servirebbe rifinanziare i bonus ad essi dedicati ed ¨¨ possibile che qualche sorpresa in questo senso sia destinata ad arrivare. Rimangono attivi, fino ad esaurimento fondi, gli incentivi riservati alle auto con emissioni tra 0 e 60 g/km, di fatto elettriche e ibride plug-in che ¨C nonostante crescite importanti in termini percentuali ¨C hanno un peso specifico assai pi¨´ ridotto sul dato complessivo del mercato auto. Tutto questo avviene dopo il pesante calo accusato a seguito dell¡¯emergenza coronavirus e i cali drammatici registrati a marzo e ad aprile, con maggio, giugno, luglio e agosto che hanno segnato una lenta ma costante ripresa culminata con il balzo in avanti registrato a settembre.
I DATI DELLE IMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Considerate le 139.906 immatricolazioni di novembre, il bilancio dei primi dieci mesi dell¡¯anno si attesta a 1.271.776 nuove auto vendute, il 28,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, quando erano state 1.785.902. Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae ¨¨ evidente come siano i clienti privati a tenere a galla il mercato con 92.484 targhe contro 82.462 e un incremento del 12,2% rispetto ad ottobre 2019; nel dato cumulato dei primi undici mesi la flessione ¨¨ per¨° del 20,5%. Tutti in territorio negativo i dati relativi agli altri canali di vendita, con i noleggi a quota 28.515 contro 35.373, il 19,4% in meno; in pesante sofferenza anche le societ¨¤: 18.907 contro 34.520, ben il 45,2% in meno. Nel dettaglio, crollo delle auto-immatricolazioni di case auto e concessionari: -56%.
BENE IBRIDE ED ELETTRICHE, TIENE IL GPL
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, le immatricolazioni di auto a benzina sono state 43.533 (-37,4%), quelle di auto diesel 40.395 (-28,4%%) e 2.795 quelle a metano (-30,8%). Dato positivo per le auto Gpl: 11.124 immatricolazioni (+14,3%). Le immatricolazioni di auto ibride sono state 32.309 (+206,7%) e 4.940 quelle di ibride plug-in (+403,1%). Il dato sulle vetture completamente elettriche recita 4.810 targhe (+350,4%). Come ¨¨ logico che sia, le auto pi¨´ richieste sono quelle con un prezzo pi¨´ favorevole anche in presenza di incentivi, logico quindi pensare che la maggiore richiesta di modelli a motore termico proseguir¨¤ nei prossimi mesi, e trattandosi principalmente di modelli a benzina andr¨¤ tenuta d¡¯occhio la media delle emissioni di Co2, in vista delle multe previste per i costruttori che superano il dato di 95 g/km come media della gamma venduta.
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?Le performance dei diversi costruttori hanno assorbito il mese di novembre in maniera eterogenea, con performance differenti. Come numero di immatricolazioni, in testa alla classifica rimane Fiat, con 21.342 targhe a novembre e 191.726 nel cumulato dei primi undici mesi (-1,99% e -28,09% i rispettivi risultati). La top 10 prosegue poi con Volkswagen, che ha targato 11.882 auto a novembre (-15,49%) e 115.535 nel cumulato (-30,3%); Ford rispettivamente 8.311 (-17%) e 82.787 (-27%). Renault ha venduto 9.291 auto a novembre (+9,5%) e 77.220 nei primi undici mesi (-25,9%); Peugeot 7.896 (-1,72%) nel mese e 73.691 nel periodo cumulato (-28,7%). I dati relativi a Toyota parlano di 7.706 immatricolazioni a novembre (-0,2%) e 63.091 da inizio anno (-25,5%), mentre per Citroen rispettivamente 6.840 (+8,28%) e 59.105 targhe (-27,2%). Nelle ultime tre posizioni dei migliori dieci costruttori per volumi di vendite troviamo Jeep con 7.022 Suv venduti a novembre (+18%) e 54.132 da gennaio, dato in diminuzione del 28,5%; Opel che a novembre ha immatricolato 4.807 auto (-13,5%) e 50.277 dall¡¯inizio del 2020 (-46%). Chiude la Top ten Dacia, con 6.188 targhe lo scorso mese (+5%) e 49.841 a partire da gennaio (-35,6%).
Riflettere su mancati interventi
¡ª ?¡°Senza un nuovo intervento per il sostegno al mercato auto, il nuovo calo delle vendite ¨C evidenzia Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto ¨C pone le nostre aziende nella necessit¨¤ di riattivare la cassa integrazione che, comunque sia, non sar¨¤ sufficiente ad arginare la perdita di fatturato oggi attestata, rispetto al 2019, su un valore medio di -25%. I dati sul ricorso alla cassa integrazione nel periodo gennaio-ottobre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, mostrano un aumento del 6.000%, per un ammontare di ore autorizzate superiore a 60 milioni. Sono dati eclatanti che inducono a riflettere sul costo di un mancato intervento a sostegno dell¡¯auto¡±.
¡°Non possiamo non ricordare ¨C aggiunge Michele Crisci, Presidente dell¡¯Unrae ¨C che gli incentivi estivi hanno rappresentato certamente una boccata di ossigeno per Costruttori e indotto industriale, ma soprattutto hanno prodotto un indubbio beneficio per l¡¯ambiente: grazie agli incentivi, secondo i dati resi noti da Invitalia, sono state rottamate pi¨´ di 120 mila vetture delle categorie fino a Euro 4, fortemente inquinanti e poco sicure, risparmiando alle nostre citt¨¤ oltre 155 mila tonnellate di CO2 su base annua. Ambiente ed economia hanno dimostrato di poter convivere bene se le manovre sono ben fatte¡±.
¡°Auspichiamo ¨C conclude Crisci ¨C ugual misure sul 2021 con un rinnovo degli incentivi allo svecchiamento del parco auto per contrastare le attuali condizioni di recessione e una maggiore detraibilit¨¤ dell¡¯Iva per vetture aziendali, misura gi¨¤ in atto nei maggiori paesi europei e la cui assenza penalizza il nostro mercato perch¨¦ ne riduce la competitivit¨¤.¡±
¡°Le misure di sostegno alla domanda degli scorsi mesi ¨C afferma Paolo Scudieri, Presidente di Anfia ¨C oltre ad avere un ruolo determinante per la ripartenza del mercato e per il rinnovo del parco circolante in chiave ecologica, hanno anche sortito effetti positivi sulla produzione di autovetture e componenti nel nostro Paese, a beneficio di una filiera industriale per cui il mercato domestico occupa un posto importante accanto ai mercati internazionali. Inoltre, con un mercato nazionale ed europeo ancora sotto pressione a causa della pandemia, negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un sensibile incremento del ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende automotive, una situazione che rischia di peggiorare se non verranno attivati, nel breve, interventi a supporto della domanda che prevediamo vengano ripagati dal maggior gettito fiscale generato, e, nel medio-lungo periodo, provvedimenti che accompagnino la transizione green e digitale della filiera. Ricordo, infine, la necessit¨¤ di dare sostegno alla ripresa del comparto dei veicoli commerciali leggeri, che vanta un¡¯importante presenza industriale in Italia e che, anche in conseguenza dell¡¯impennata delle vendite online, sta assumendo un ruolo sempre pi¨´ strategico nella logistica urbana delle merci¡±.
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