Italia, Germania, Bulgaria e Polonia si schierano contro l¡¯approvazione del bando ai motori termici dal 2035: trattativa in salita in vista della riunione del Consiglio europeo
Da svolta a giravolta nel giro di poche settimane, con la nascita di quella che forse non ¨¨ una alleanza, ma di sicuro appare una stretta convergenza tra Stati europei sulla necessit¨¤ di rallentare la corsa dell¡¯Unione verso l¡¯auto elettrica. A pochi giorni dalla votazione finale al Consiglio europeo, prevista per il 7 marzo, Italia, Germania, Polonia e Bulgaria mostrano dissenso attorno al piano Fit for 55 che segna lo stop alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi dell¡¯Unione a partire dal 1¡ã gennaio 2035. Questo ¨¨ l¡¯esito imprevisto di una situazione stallo diplomatico come raramente accaduto a Bruxelles. Tute le carte rischiano di tornare nel mazzo, comprese quelle date finora come inevitabili e vincenti.
il calendario dei dubbi
¡ª ?Il piano Fit for 55 ¨¨ stato presentato il 14 luglio 2021 dalla Commissione mentre il 28 ottobre scorso ha ottenuto il consenso anche del Parlamento europeo e del Consiglio, quindi il 14 febbraio 2023 l¡¯approvazione finale da parte dell¡¯assemblea di Strasburgo. Se ¨¨ vero che ha la veste di un regolamento europeo e dunque non necessita di alcuna ratifica da parte dei parlamenti nazionali, la sua approvazione finale da parte del Consiglio Ue prevista in agenda per il prossimo 7 marzo era vista finora come un passaggio del tutto formale. La realt¨¤ degli ultimi giorni dimostra invece che non esiste affatto condivisione e unanimit¨¤ al provvedimento. In modo quasi clamoroso, la presidenza svedese dell'Ue ha deciso di rinviare a venerd¨¬ 3 marzo il voto al Comitato dei rappresentanti permanenti previsto originariamente per il 1¡ã marzo, complici i dubbi espressi da Bulgaria e Polonia, ma soprattutto quelli manifestati da Italia e Germania. Aiuta ricordare che il Comitato dei rappresentanti permanenti ¨¨ l¡¯organo che coordina e prepara i lavori di tutte le riunioni del Consiglio, tentando di trovare un accordo preventivo forte, evitando cos¨¬ sorprese. Se il 3 marzo il Comitato dei rappresentanti permanenti non dovesse trovare una intesa, si andrebbe alla riunione del Consiglio letteralmente senza rete. Su un regolamento come ¨¨ quello che prevede lo stop alle auto termiche ¨¨ richiesta una doppia maggioranza: il voto favorevole del 55% degli Stati membri, cio¨¨ 15 su 27, ma che posano anche rappresentare il 65% della popolazione totale della Ue. Il voto contrario di Italia, Germania, Polonia e Bulgaria basterebbe per bocciare il regolamento e cancellare i vincoli che comporta.
pericolo caos
¡ª ?Il dissenso che va montando in questi giorni va anche oltre le peggiori previsioni legate al lento percorso di transizione energetica in Europa, le stesse che avevano portato ad includere nello stesso piano Fit For 55 una clausola specifica ¡°di rallentamento¡±, con l¡¯obbligo per la Commissione di svolgere entro dicembre 2026 una Review Stage, una fase di verifica sui reali progressi compiuti verso la riduzione delle emissioni. Di Fit for 55, ora, tornano in ballo addirittura gli obiettivi. ¡°I target ambientali vanno raggiunti attraverso una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa¡±, questa la posizione espressa recentemente dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha aggiunto come ¡°Il successo delle auto elettriche dipender¨¤ molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali¡±, ma soprattutto ha aperto ad un tema caldissimo: "L'utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici contribuir¨¤ ad una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini".
La Germania al centro
¡ª ?L¡¯assist di Pichetto Fratin incontra in pieno la posizione del governo tedesco. Il ministro dei Trasporti Volker Wissing ha ribadito che, senza un regolamento ad hoc sugli e-fuels, anche la Germania potrebbe mettere il veto: ¡°Alla luce dell'enorme flotta di veicoli gi¨¤ esistenti che abbiamo soltanto in Germania, ci pu¨° essere solo un compromesso sui limiti del parco auto, se anche il ricorso agli e-fuels ¨¨ possibile¡±. Come e quanto questo possa essere compatibile con la proposta di regolamento sui nuovi standard per le emissioni inquinanti Euro 7 gi¨¤ presentata il 10 novembre scorso la Commissione, destinata ad entrare in vigore dal primo luglio 2025, diventa l¡¯ennesimo dubbio da risolvere.
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