Nel secondo mese del 2021 il mercato auto registra 144.138 immatricolazioni di nuove auto, il 12,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020, quando ancora l¡¯emergenza Covid-19 non era scoppiata. Inizia a farsi sentire l¡¯effetto degli incentivi con i clienti privati che trainano il mercato, bene le motorizzazioni elettriche ed elettrificate. Fiat rimane il primo costruttore
Segno negativo per le immatricolazioni di auto nuove a febbraio 2021, anche se rispetto a gennaio il passivo si assottiglia. Sono state 144.138 le nuove immatricolazioni (279.215 il dato cumulato gennaio-febbraio), il 12,3% in meno rispetto allo stesso mese dell¡¯anno precedente quando, ¨¨ bene ricordarlo, il Covid-19 iniziava a palesarsi senza tuttavia provocare le misure restrittive scattate nel mese di marzo. Considerato il pesante calo registrato nell¡¯intero 2020, -27%, si tratta di un segnale positivo in un mercato ancora fragile, frutto anche della campagna di incentivi che oltre alle auto elettriche ed alle plug-in premia l¡¯acquisto di auto termiche, full e mild hybrid con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Incentivi che viaggiano su un doppio binario: nel primo caso hanno un orizzonte temporale lungo con scadenza al 31 dicembre 2021, nel secondo caso la scadenza dei bonus ¨¨ fissata al 30 giugno, in entrambi i casi salvo esaurimento fondi.
I DATI DELLE IMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae sono ancora una volta le immatricolazioni ai clienti privati quelle che hanno permesso una maggiore tenuta del mercato: le 94.150 targhe (185.810 nel cumulato gennaio-febbraio) sono state addirittura di pi¨´ rispetto ad un anno fa, con una variazione in positivo dell¡¯11,4%, pesando per il 65,3% del totale (era il 51,4% a febbraio 2020). Tutti in territorio decisamente pi¨´ negativo i dati relativi agli altri canali di vendita, con il noleggio a lungo termine a quota 23.148 (43.221 il cumulato) che segna una flessione del 16,7%); quello a breve termine quasi affossato a 5.796 (6.861 il cumulato) e una flessione del 75,1%; in recupero le societ¨¤: 7.484 immatricolazioni (14.104 il cumulato), il 2,6% in meno. Riduzione consistente delle autoimmatricolazioni di case auto e concessionari: 13.560 (29.219 il cumulato) -35,5%, ma questo non ¨¨ un dato negativo dal momento che parte di quelle auto vengono immatricolato solo al fine di raggiungere i volumi di vendite previsti e poi finiscono sul mercato dell¡¯usato come chilometri zero.
BENE IBRIDE ED ELETTRICHE, TIENE IL GPL
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, le immatricolazioni di auto a benzina sono state 47.294 (95.873 il cumulato), il 35,8% in meno; quelle di auto diesel 36.027 (72.495 il cumulato), il 37,1% in meno; 7.477 quelle a Gpl (15.664 il cumulato), il 18,3% in meno; flessione pi¨´ contenuta per le auto a metano con 3.388 immatricolazioni (6.135 il cumulato), il 5,4% in meno. Le immatricolazioni di auto ibride (full e mild) sono state 41.582 (74.420 il cumulato), il 146,1% in pi¨´; 4.913 quelle di ibride plug-in (8.674 il cumulato), il 301,7% in pi¨´. Meno eclatante il dato sulle vetture completamente elettriche, che recita 3.457 targhe (5.954 il cumulato), il 36,6% in pi¨´.
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?Contrastanti le performance dei diversi costruttori, con i risultati negativi di alcuni che fanno il paio con quelli con il segno positivo di altri. A livello di immatricolazioni, in testa alla classifica c¡¯¨¨ Fiat con 22.769 targhe e 42.996 nel cumulato, da inizio anno ¨¨ il 19,90% in meno rispetto al 2020 e una quota di mercato del 15,51% in flessione dal 16,83%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen che ha targato 10.969 a febbraio e 22.133 nel cumulato, il 29,17% in meno e una quota di mercato del 7,99%; Peugeot 10.671 immatricolazioni e 19.866 nel cumulato, il 3,99% in meno con una quota del 7,17%. Ford ha venduto 9.623 auto e 18.559 nel cumulato, il 6,79% in meno con il 6,70 di market share; buoni risultati per Toyota con 7.969 immatricolazioni e 16.533 nel cumulato, l¡¯11,85% in pi¨´ e il 5,97% di quota. I dati relativi a Citroen parlano di 8.243 immatricolazioni e 15.370 nel cumulato, l¡¯8,98% in meno e una quota del 5,55%: per Renault sono 6.577 le immatricolazioni e 13.475 nel cumulato, il 22,19% in meno e il 4,86% di share. Opel chiude il mese a 6.671 e a 11.969 nel cumulato, con una flessione del 19,43% e una quota del 4,32%; Jeep con 5.601 Suv venduti a febbraio e 11.111 nel cumulato accusa una flessione del 4,63% e detiene una quota di poco superiore al 4%. Chiude la top ten Audi con 5.554 targhe, 10.739 nel cumulato con una leggera flessione dell¡¯1,14% e uno share de 3,87%.
LA VOCE DELLA FILIERA
¡ª ?¡°Il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell¡¯automotive, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti¡±, avverte Michele Crisci, Presidente dell¡¯Unrae, l¡¯Associazione delle case automobilistiche estere. ¡°Auspichiamo ¨C aggiunge ¨C che il Governo faccia propria l¡¯analisi sui dati sconfortanti del settore e decida di rinnovare quanto prima il sistema degli incentivi, il cui utilizzo sta dimostrando un grosso beneficio ambientale: le nostre valutazioni, basate sui dati delle vendite, indicano che l¡¯incentivazione governativa dei mesi estivi ¨¨ stata usata per il 60% per l¡¯acquisto di auto ¡®verdi¡¯ ed Euro 6 a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquinanti¡±.
¡°Nel secondo mese dell¡¯anno assistiamo nuovamente a una performance negativa del mercato dell¡¯auto, visto che volumi cos¨¬ bassi non si vedevano da febbraio 2015 ¨C afferma Paolo Scudieri, Presidente di Anfia -. Pur in presenza di un migliorato clima di fiducia di consumatori e imprese ¨C anche grazie alla ritrovata stabilit¨¤ politica, con l¡¯avvio delle attivit¨¤ del nuovo Governo ¨C sull¡¯opportunit¨¤ attuale all¡¯acquisto di beni durevoli, fra cui l¡¯automobile, da parte dei consumatori, si rileva un peggioramento nel mese, evidentemente per via di una situazione economica ancora critica che necessita di tempo e interventi adeguati ad una vera ripartenza. Le misure di incentivazione alla domanda, in vigore fino a fine giugno, si confermano quindi indispensabili per sostenere il comparto in un momento delicato¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA