Per i Gazzetta Motori Days siamo andati in visita alla fabbrica e al museo di Sant¡¯Agata Bolognese, casa della Lamborghini. Dalla Miura all¡¯Aventador, ripercorrere la leggenda ¨¨ sempre un piacere. I tratti distintivi del design e i dettagli della produzione, dove l¡¯uomo e i robot imparano a lavorare in simbiosi
Lamborghini, un nome che evoca belve furiose. In senso buono, naturalmente. Perch¨¦ sotto il cofano di ogni vettura prodotta a Sant'Agata Bolognese si scatena effettivamente quella forza selvaggia dei tori da combattimento in omaggio ai quali ogni Lambo ¨¨ stata battezzata. Una storia nota che fa sempre piacere ricordare. Emozioni altrettanto positive vengono trasmesse quando si visitano la fabbrica e il museo. Il luogo dove ogni giorno da pi¨´ di cinquant'anni prende forma la leggenda.
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LAMBORGHINI MIURA E COUNTACH
¡ª ?La parola "mito" spesso ¨¨ abusata. Tuttavia in questo caso il suo uso ¨¨ pi¨´ che indicato. Ne ricordiamo le origini insieme a Stephan Winkelmann, presidente della Lamborghini: "Questo mito nasce dal senso di sfida di Ferruccio Lamborghini, un amante delle supersportive; non ne aveva trovate all¡¯altezza del suo sogno, quindi ha fondato quest¡¯azienda nel 1963. In poco tempo ha creato due icone: una ¨¨ la Miura, l'altra ¨¨ la Countach¡±.
Quando si creano degli oggetti dotati di forte personalit¨¤ e si rinnovano negli anni, essi conservano dei caratteri genetici che si trasmettono da una generazione all'altra. Quale corredo cromosomico accomuna le Lamborghini passate e presenti? ¡°Un elemento ¨¨ il design¡± - prosegue Winkelmann - ¡°che deve essere distintivo ma rivoluzionario nel tempo; poi la ricerca, per avere nelle nostre vetture sempre la tecnologia pi¨´ avanzata; infine il motore, il cuore delle nostre macchine. Lo sviluppo nella produzione della Lamborghini ¨¨ cambiato nei decenni. Quello che ¨¨ rimasto importante nelle linee delle supersportive ¨¨ l'alto grado di artigianalit¨¤. Invece per quanto riguarda la Urus abbiamo introdotto il concetto di fabbrica 4.0, quindi l'interazione tra i robot e le persone. Questo ¨¨ un grande passo in avanti; per¨° vogliamo mantenere questa dose di artigianalit¨¤ che ¨¨ importante non solo per noi, ma anche per chi ci viene a visitare e per i nostri clienti¡±.
IL DESIGN DELLE LAMBORGHINI
¡ª ?Winkelmann evidenzia un altro fattore decisivo: ¡°Quando cambia un modello, l'obiettivo che diamo ai nostri designer ¨¨ di cambiare tutto ma di essere immediatamente riconoscibile, anche senza il logo o la scritta. Perch¨¦ questa ¨¨ una delle linee distintive della Lamborghini. Un obiettivo molto difficile da realizzare. Per¨° i disegnatori stanno facendo un ottimo lavoro¡±.
Quindi cosa rende unica una supercar? Cosa permette ad ogni Lambo di essere immediatamente riconoscibile? Mitja Borkert, direttore del Centro stile Lamborghini, prende ad esempio la Hurac¨¢n Sto: ¡°? un¡¯auto famosa per alcuni elementi presi dal mondo delle corse. Come la pinna, per aumentare la stabilit¨¤ nelle curve veloci; quindi l'ala posteriore fissa, molto importante per il carico aerodinamico, quindi il "cofango" (contrazione di cofano e parafango, ndr) che si apre proprio come sulla Miura, per me un dettaglio molto Lamborghini. La stessa parola cofango ¨¨ nata qui. Una vettura molto funzionale ma anche bellissima¡±.
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LA FABBRICA DI SANT'AGATA: COME NASCE UNA LAMBO
¡ª ?Soffermiamoci ancora sulla Hurac¨¢n e osserviamone la realizzazione fisica alla linea di assemblaggio della fabbrica di Sant'Agata Bolognese. La nostra guida ¨¨ Ranieri Niccoli, direttore della produzione Lamborghini: ¡°La linea della Hurac¨¢n ha 23 stazioni e produce dieci auto al giorno. Il tempo di attraversamento della macchina dalla prima all'ultima stazione ¨¨ di due giorni e mezzo. Tutti i montaggi sono manuali, ogni operatore deve ricordare 35 minuti di lavoro per stazione, quindi le competenze tecniche sono fondamentali. Il cuore della costruzione ¨¨ il montaggio del motore, il V10 aspirato. Qui si effettua il "matrimonio": il motore viene calato dall'alto con una gru. Un montaggio molto complicato perch¨¦ va fatto in pochissimo spazio e quindi serve la massima precisione. L'ultima operazione ¨¨ quindi l'accensione del propulsore. Come un bambino che nasce e fa sentire per la prima volta la sua voce¡±. Una voce potentissima, ovviamente.
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