Negli anni ¡¯80 la Ferrari torna a variare, e non poco, i nomi delle sue monoposto. Dopo aver corso nel 1980 con la 312 T5, nell¡¯81 arriva la 126 CK: una sigla inedita che indica l¡¯angolazione di 120 gradi dei 6 cilindri a V del motore, accompagnata dalla C di Competizione e dalla K dell¡¯azienda produttrice delle turbine (Kuhnle, Kopp & Kausch). Negli anni successivi si continua con questo schema e si vedono in pista la 126 C2 (1982), la 126 C2B e 126 C3 (1983) e la 126 C4 (1984). Nel 1985, Enzo Ferrari punta sul ritorno di un grande classico del passato con il nome 156-85: al nome 156 (1500cc di cilindrata, 6 cilindri) gi¨¤ usato nel ¡¯59 viene accompagnato l¡¯85 in riferimento all¡¯anno in corso. Ed ¨¨ proprio il riferimento all¡¯anno (e alla categoria) che d¨¤ il nome alle auto seguenti: ¨¨ cos¨¬ che si arriva alle Ferrari F1-86, F1-87 e F1-87/88C, usata nel 1988 come evoluzione della macchina precedente, ma con la C a indicare il motore turbo-compresso. Nell¡¯89, primo anno dopo la morte del Drake, si definisce la nuova macchina usando semplicemente il numero 640, e cio¨¨ il numero identificativo del progetto.
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