L'attore che interpreta Italo Pierron in "Rocco Schiavone" ¨¨ un grande appassionato di moto. Dalla Yamaha T¨Śn¨Śr¨Ś giocattolo che aveva da bambino all'attuale Bmw R80 G/S. E le auto di Pininfarina, soprattutto il Duetto Alfa Romeo
Ernesto D'Argenio ¨¨ al fianco di Marco Giallini anche nella quinta stagione di Rocco Schiavone (su Rai 2). Nella serie poliziesca interpreta il personaggio di Italo Pierron. Nella realt¨¤ ¨¨ un grande appassionato di motori, moto in particolare. Da due anni ha una Bmw R80 G/S, ma la sua carriera a due ruote ¨¨ iniziata da bambino su una Yamaha T¨Śn¨Śr¨Ś giocattolo. Ama anche le auto d'epoca, e soprattutto l'Alfa Romeo Duetto coda tronca. Un suo sogno. E non ¨¨ lĄŻunico: un giorno o l'altro vorrebbe partecipare alla Dakar.
LEGGI ANCHE
Ernesto, ti professi attore e motociclista. Raccontaci la tua passione per le moto.
"In uno spot per Bmw mi dichiaro motociclista e attore. Prima di tutto sono motociclista. Essere motociclista per me ¨¨ un modo di scoprire ci¨° che ti sta intorno".
Che moto guidi?
"Ho scoperto il modello Bmw R80 G/S, qualcuno lĄŻha definita la mamma santissima degli aperitivi milanesi. ? una moto che viene spesso usata per mettersi in mostra. La amo perch¨Ś non ¨¨ stata capita subito. La critica lĄŻha un poĄŻ bistrattata in quanto le sue caratteristiche non coincidevano con quelle del tempo. Invece ¨¨ nato un modello leggendario che ha influenzato gran parte delle moto di oggi, capaci di andare fuoristrada e in strada".
Quali viaggi affronti con la tua R80?
"Una cosa che cerco di fare ogni anno ¨¨ imbarcarmi da Piombino o Livorno per Bastia, in Corsica, un territorio che mi eccita. Ha qualcosa di ancestrale. Ha delle strade bellissime e mi piace il fatto di sentirmi un elemento estraneo che chiede il permesso di vedere questa terra, cos¨Ź vicina a noi".
Quando ¨¨ nata la passione per la moto e qual ¨¨ stata la tua prima due ruote?
"Era elettrica ed era un modellino in scala della mitica Yamaha Ten¨Śr¨Ś. Sul serbatoio aveva un pulsante che faceva da turbo. Poi sono arrivati i vari motorini prima della moto vera".
Quali motorini usavi?
"Da adolescente sono cresciuto nella periferia milanese e andavano di moda gli Mbk e i Booster. Io avevo un Next Generation, era un modello che mi piaceva e si differenziava rispetto al Booster".
LEGGI ANCHE
Poi ¨¨ arrivata la moto vera.
"La mia prima e unica moto ¨¨ stata la R80, poi grazie a Bmw ho provato altri modelli, stradali e non. In mezzo cĄŻ¨¨ stata anche una Vespa PX 125. Con un amico e una fidanzata svedese siamo partiti per arrivare a Gibilterra, ma avevamo fatto male i calcoli e siamo rimasti nel Sud della Francia".
Al di l¨¤ della Corsica. Hai nel cassetto un viaggio dei sogni?
"Mi piacerebbe fare come Ewan McGregor che, con un amico, ha girato il mondo in motocicletta. UnĄŻaltra cosa che mi esalta ¨¨ lĄŻInternational GS Trophy che organizza Bmw ogni anno. Ci vuole una certa capacit¨¤ di sopravvivenza, una certa preparazione e devi saper usare la moto su terreni di vario genere. Questi tipi di viaggi mi affascinano. Un altro pallino ¨¨ la Parigi-Dakar: tutto quello che profuma di avventura mi esalta".
E invece hai una moto dei sogni?
"La verit¨¤? La R80 ¨¨ perfetta per me. Forse lĄŻunica cosa la cambierei con il modello dedicato alle vittorie nella Parigi-Dakar, con il serbatoio maggiorato e la sella monoposto, ma ¨¨ solo una questione estetica. In realt¨¤ esiste un kit, molto caro, che potrei montare sulla mia. Forse un giorno quando far¨° lĄŻupgrade partir¨° anche per la Dakar", sorride.
Te lo auguriamo.
"Ogni anno, quando vado a Eicma, una delle fiere di motociclismo pi¨´ importanti dĄŻEuropa, e negli stand vedo le moto piene di fango e sento i racconti di chi lĄŻha fatta mi dico: ?LĄŻanno prossimo ci vado?. E ogni anno rimando. Ma ci vuole anche una buona preparazione".
Hai dei piloti preferiti?
"Gaston Rahier, tre volte vincitore della Dakar, e Joey Dunlop, una leggenda. Sono personaggi eccessivi ed eccezionali che ti fanno capire come tutto sia possibile. Ce ne sono tanti anche nellĄŻautomobilismo".
A proposito di auto, anche con le quattro ruote non scherzi.
"Subisco il fascino delle macchine dĄŻepoca. Sar¨¤ anacronistico, ma amo lĄŻidea che cĄŻ¨¨ dietro unĄŻauto e le sue linee. Credo sia una delle invenzioni pi¨´ influenti del secolo scorso".
Qual ¨¨ lĄŻauto a cui non riesci a proprio a resistere?
"Qualsiasi macchina abbia pi¨´ di 30 anni, tolte le eccezioni, mi affascina. Un modello che mi piace molto e che mi piacerebbe avere ¨¨ lĄŻAlfa Romeo Duetto coda tronca duemila. La prima serie era lĄŻOsso di seppia, diventata famosa grazie al film Il laureato con Dustin Hoffman. Successivamente ¨¨ arrivata la coda tronca, pi¨´ affusolata e disegnata da Pininfarina. Ecco, Pininfarina ¨¨ come Ennio Morricone: fanno parte della nostra storia non sapendolo. Siamo cresciuti con la musica di Morricone e le linee di Pininfarina".
Ultima curiosit¨¤: hai dato un nome alla tua moto?
"S¨Ź, si chiama Polly Sue, mi ha ispirato la canzone A Boy Named Sue di Johnny Cash".
? RIPRODUZIONE RISERVATA