Autovelox, Giovanni Antonacci: "In moto con papà Biagio, in auto con nonno Gianni Morandi"

Nipote e figlio d'arte è nel cast del film su Lamborghini. Appassionato di due e quattro ruote deve ancora prendere la patente ma ha le idee chiare in fatto di auto e moto

Figlio e nipote d'arte, Giovanni Antonacci interpreta un giovane Tony Renis in Lamborghini, the Man Behind the Legend, film di Bobby Moresco su Prime Video. A 21 anni non ha ancora la patente suo malgrado, ma è appassionato sia di moto che auto. Ad Autovelox racconta le sue scorribande sulle colline con papà Biagio e le scampagnate in jeep con un nonno di nome Gianni Morandi.?

Giovanni reciti in un film sull’epopea Lamborghini. Qual è il tuo rapporto coi motori e con la velocità??

"Ho un rapporto bellissimo con i motori, sono sempre stato appassionato di auto e moto grazie a mio padre: con lui parlo spesso delle ultime uscite. A 13-14 anni mi ha comprato la prima minimoto che usavo nel giardino di casa, poi abbiamo preso la moto più bella, poi un'altra ancora e così via. Con lui ho sempre fatto le prove di guida. Poi sono arrivati i 18 anni e dovevo fare la patente, non vedevo l'ora di prenderla. Mi sono iscritto e contemporaneamente è arrivato il Covid. ? passato un altro anno, ci ho riprovato, ma per impegni lavorativi non sono ancora riuscito a prenderla".

Ed ora?

"Mi sono iscritto per la terza volta. Sono distrutto, la mia ragazza mi odia perché mi scorrazza in giro. Posso soltanto guidare la mia moto da cross nel podere privato sulle campagne romagnole. Sono l'unica persona al mondo che è appassionata di auto e moto e che a 21 anni non ha ancora la patente".?

La prenderai a breve vedrai. Quali auto e moto guidate con papà?

"Mio papà, come diciamo a Bologna, non hai mai voluto fare “lo sborone”, non è il tipo che vuole farsi notare. L’importante per lui, e anche per me, è che la macchina ti piaccia e che sia anche comoda per le tue esigenze. Io sono uno che quando compra una cosa la deve usare, non la devo tenere ferma. Per esempio, quando compro un paio di scarpe, le devo consumare. Sono fatto così. Ultimamente papà, finalmente per lui, ha preso un Porsche, l'ultimo modello del Targa. Quando sali e fai un giro è un’emozione. Quanto alle moto abbiamo il Bmw Paris Dakar e il GS. Sono delle moto da passeggio molto belle".?

Che tipo di insegnate è Biagio?

"Quando ho iniziato a guidare un po’ la minimoto a casa c’era della ghiaia che portava al garage, e c’era una piccola curva. Papà mi seguiva in quad e mi dice: “Vedi questa curva? Devi stare attento alla ghiaia, devi arrivare frenando con il freno davanti, altrimenti cadi. Stai attento!”. Mi fido. Faccio la curva, freno e ovviamente plano proprio sulla ghiaia e mi faccio malissimo: lividi, croste ecc. E lui mi fa: “Visto, adesso hai capito che con il freno davanti in curva si cade”. Adesso quando faccio una curva sto attento a non toccare il freno davanti".

Invece parliamo di motocross. Che moto usi nel tuo podere??

"Avevo un Ktm 125, poi l'abbiamo cambiato perché era un po' piccolo di telaio, e allora abbiamo preso un'altra moto che se non sbaglio è un vecchio Malaguti. Ci siamo divertiti a sistemarlo, con l’aiuto di qualcuno in garage. Abbiamo fatto un meticcio, lo abbiamo adattato al terreno e alle mie esigenze. Diciamo che è rimasto ben poco dell’originale".?

Ci racconti di un viaggio in auto o in moto con papà che ti è rimasto nel cuore?

"Non è proprio un viaggio. Lo facevamo spesso, papà la chiamava “la scorribanda”, ovvero un giretto senza meta. Io salivo dietro e lui guidava il Bonneville per i colli bolognesi e ci facevamo lunghe chiacchierate. Sembrava di essere in un film".?

Non vi è mai capitato di cantare?

"No, non è mai successo, parlavamo di tante cose. Era bello prenderci un momento per noi due e amavo tantissimo gustarmi il paesaggio, l'aria e la libertà. Un altro viaggetto divertente è quando siamo andati al concerto di Manu Chao, sempre in Romagna. Ci siamo andati con il camper California della Volkswagen. Questa è da raccontare ai nipoti".

A proposito di nipoti, sei il nipote di Gianni Morandi. Hai un aneddoto da raccontarci con lui?

"La prima cosa che ricordo di casa del nonno, ti parlo di quando ero molto piccolo, sono le moto di plastica elettriche con cui giocavo con suo figlio Pietro. Nonno è un appassionato della sua terra, ricordo che con una una Jeep rossa molto vecchia, che credo abbia ancora, ci portava in giro nel parco a cercare qualche animale o a vedere i tramonti insieme a Pietro e a mio fratello. Ci divertivamo così. Molti momenti divertenti e spensierati li ricordo con mio padre e mio nonno".?

Pensando al futuro, visto che un giorno avrai la patente, quale auto ti piacerebbe avere??

"Me lo ha chiesto anche l’esaminatore della scuola guida. Il primo anno penserò a un’auto da neopatentato, vivo a Milano quindi c’è da pensare al traffico e ai parcheggi. Un anno con la Smart me lo faccio volentieri. In prospettiva ti dico che sono un grande appassionato del Range Rover Evoque. Quando lo vedo mi dico: è una macchina che mi piacerebbe avere. E da quando papà mi ha fatto provare il Targa non ti nego che in futuro un pensierino. Se poi devo sognare quando abbiamo fatto la presentazione del film su Lamborghini siamo arrivati sul tappeto rosso a Roma davanti a San Pietro con le Lamborghini migliori di ieri e di oggi. Wow! Io sono arrivato con una Huracan gialla e devo dire che mette un po’ paura. Anche le moto da corsa mi mettono soggezione. Papà ha avuto una Rivale, l’abbiamo usata forse due volte: riconosco che se non hai la testa e non sei veramente consapevole di quello che stai facendo, hai qualcosa tra le mani che è difficile da controllare. Preferisco il GS o il Paris Dakar, ti mettono più tranquillità perché le vedo come moto da passeggio".