La camminata garantisce benefici fisici conclamati, a patto che prima e dopo non ci siano abbuffate ristoratrici. Durante la passeggiata, infatti, diamo da ¡°mangiare¡± alla cellula un nutrimento molto importante: il preziosissimo ossigeno. Se quindi, tramite l¡¯attivit¨¤ fisica, regaliamo cos¨¬ tanto beneficio alle nostre cellule attraverso un¡¯adeguata ossigenazione, perch¨¦ rovinare tutto con un corredo alimentare non adeguato? Vediamo come massimizzare attraverso il cibo i benefici delle nostre passeggiate.
Chi lavora la camminata spesso se la pu¨° permettere al mattino, prima di andare a lavorare, o alla sera, dopo l¡¯ufficio. La mattina ¨¨ il momento migliore per il movimento, proprio perch¨¦ nutriamo la cellula prima che questa spenda energie nel lavoro. Il consiglio ¨¨ quello di mangiare, appena ci svegliamo, carboidrati a basso indice glicemico: ad esempio avena, quinoa soffiata, amaranto, insieme a della frutta per abbassarne l¡¯apporto di zuccheri. Se poi guarniamo il piatto con semi oleosi, forniamo macronutrienti importanti che renderanno cos¨¬ il pasto completo. A pranzo ¨¨ consigliabile integrare le proteine con due uova ed una spolverata di pepe o, se siamo in ufficio, con un panino al prosciutto crudo senza concedersi licenze sulle dimensioni: si ricadrebbe altrimenti nella sconsigliata abbuffata! Se la camminata ¨¨ serale, meglio posticipare la cena, preferendo proteine vegetali come quelle che ci offrono i legumi nelle loro molteplici variet¨¤.(continua nella prossima scheda)?
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