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Shirataki: i "finti spaghetti" per chi vuole perdere i chili di troppo e per gli sportivi
Insieme alla pizza, la pasta rappresenta probabilmente il cibo simbolo della cucina del nostro Paese. Nonostante ricopra ancora oggi un ruolo centrale nell¡¯alimentazione degli italiani, in tanti si stanno avvicinando ad alimenti a cui alternarla. Spesso le alternative consistono in piatti tipici di altre tradizioni culinarie:?una di queste sono gli shirataki, consumati soprattutto in Asia.
la pasta shirataki
¡ª ?Genere di pasta tipico della cucina orientale, in particolare di quella giapponese, gli shirataki sono ricavati dalla farina di konjac. Si tratta di un tubero molto utilizzato in Asia: per preparare questi ¡°finti spaghetti¡±, dopo essere stato raccolto il konjac ¨¨ lasciato essiccare, quindi macinato e ridotto in farina, che viene poi lavorata in modo da ottenere gli shirataki. Dall¡¯aspetto simile a quello dei noodles, contengono pochissimi carboidrati e sono completamente privi di grassi. In essi non si trovano nemmeno tracce di glutine e di lattosio, motivo per cui possono consumarli senza alcun problema anche le persone sensibili a queste sostanze. ¡°La caratteristica peculiare degli shirataki ¨¨ per¨° il ridottissimo apporto calorico: infatti, 100 grammi di tale cibo contengono da 10 a 20 calorie¡± sottolinea la dottoressa Carola Dubini, ricercatrice e nutrizionista dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica dell¡¯Irccs Policlinico San Donato di Milano.
l'utilit¨¤ nella dieta
¡ª ?L¡¯apporto calorico degli shirataki ¨¨ cos¨¬ modesto perch¨¦ sono composti principalmente da acqua e glucomannano, un polisaccaride complesso ricco di sostanze idrosolubili. Oltre che per via dell¡¯elevato contenuto di acqua, questo cibo tiene a bada l¡¯appetito in quanto anche il glucomannano favorisce il senso di saziet¨¤, che aumenta anche per la ricchezza di fibre. Tali sostanze hanno inoltre effetti positivi sul transito intestinale. A livello di micronutrienti, gli spaghetti di konjac contengono quantit¨¤ significative di calcio, zinco, rame e ferro. Le caratteristiche degli shirataki li rendono perfetti per le persone che devono tenere sotto controllo il peso corporeo e per chi segue diete ipocaloriche. Siccome favoriscono il benessere dell¡¯intestino, sono inoltre consigliati a chi soffre di costipazione. ¡°Gli shirataki sono indicati anche a chi ha il diabete: il contenuto estremamente ridotto di carboidrati da un lato e l¡¯azione del glucomannano, che diminuisce l¡¯assorbimento degli zuccheri, dall¡¯altro contribuiscono infatti a evitare picchi glicemici¡± aggiunge la dottoressa Dubini. A fronte di tutti questi benefici, non bisogna per¨° esagerare con il consumo degli shirataki, evitando di mangiarli tutti i giorni. Il rischio, altrimenti, ¨¨ che si manifestino gonfiore addominale e flatulenza.
gli usi in cucina
¡ª ?Per via del loro sapore neutro, gli shirataki si possono condire come si preferisce. Un¡¯ottima idea ¨¨ quella di aggiungervi delle verdure. Se inseriti all¡¯interno di zuppe o insieme a carne e verdure possono invece rappresentare un ottimo piatto unico. In commercio si possono trovare gli spaghetti di konjac sia sotto forma di pasta secca sia in confezioni in cui sono immersi in un liquido. Nel primo caso, vanno reidratati in acqua bollente per 7-8 minuti, mentre nel secondo vanno prima sciacquati, poi saltati in padella e quindi conditi a piacere. Gli shirataki possono essere consumati senza problemi anche dagli sportivi, in particolare da chi tende a mettere su qualche chilo di troppo. ¡°Il momento migliore per assumerli ¨¨ all¡¯interno del pasto che precede l¡¯allenamento. Contenendo per¨° pochi carboidrati complessi, soprattutto quando si prevede un¡¯attivit¨¤ fisica intensa o prolungata ¨¨ opportuno integrarli con un¡¯altra fonte di carboidrati, per esempio del pane¡± raccomanda la dottoressa Dubini. L¡¯aggiunta di una seconda fonte di questi macronutrienti non ¨¨ invece indicata a chi non pratica sport.
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