Attrezzatura giusta, testa e dispositivi di sicurezza sono le regole base per cominciare. E poi un allenamento adeguato e la voglia di divertirsi ed esplorare
¡°La montagna ¨¨ libert¨¤, ¨¨ bellezza, ¨¨ divertimento¡±. Parola di Simone Moro, uno dei pi¨´ grandi scalatori di sempre, l¡¯unico a essere salito su quattro Ottomila in prima invernale e di recente tornato in libreria con ¡° I sogni non sono in discesa¡± (Rizzoli). Prima, per¨°, ¨¨ importante capire perch¨¦ si decide di fare alpinismo. ¡°La regola numero uno ¨C spiega Moro ¨C ¨¨ che bisogna cominciare a praticare l¡¯alpinismo per divertirsi e non per diventare qualcuno¡±.
Ma da dove si comincia? ¡°Potr¨¤ sembrare banale ma la corsa ¨¨ il miglior allenamento del mondo¡±. Corsa che chiaramente non vuol dire 20 minuti di jogging due volte a settimana. ¡°Correre significa mai meno di un¡¯ora e mai meno di quattro volte a settimana. E senza mai arrivare alla canna del gas, possibilmente alternando corsa leggera a camminata veloce e qualche tratto a massima velocit¨¤ (il cosiddetto fartlek , ndr)¡±. Con un allenamento del genere ¨¨ possibile avere un ¡°motore¡± che permetta di fare qualche ¡°gita¡± in montagna e arrivare a qualsiasi rifugio.
Altrimenti ¨¨ meglio non avventurarsi perch¨¦ il rischio ¨¨ di arrivare a met¨¤ strada con la lingua fuori, non riuscire a raggiungere un rifugio e avere un¡¯esperienza negativa con la montagna. ¡°Chiaramente ¨C aggiunge Moro ¨C il discorso cambia se l¡¯allenamento ¨¨ finalizzato alla scalata di un Ottomila¡±. La metafora che lui usa ¨¨ quella dell¡¯Olimpiade: ¡°Non tutti gli atleti hanno la possibilit¨¤ di partecipare a un¡¯Olimpiade, l¨¬ ci arrivano solo i migliori¡±. Come sugli Ottomila.
Tornando all¡¯allenamento, chiaramente la corsa non ¨¨ tutto, serve anche un lavoro specifico perch¨¦ per arrampicare, bisogna saperlo fare su roccia, ghiaccio e misto e quindi saper usare le piccozze, le mani, saper gestire condizioni climatiche diverse e le condizioni della superficie su cui ci si arrampica. ¡°Io, per esempio, corro tanto (dai 100 ai 140 km a settimana) e mi alleno in palestra, faccio yoga. Non mi fermo mai¡±. Pi¨´, insomma, ¨¨ alto il livello della propria performance, maggiore ¨¨ l¡¯intensit¨¤ dell¡¯allenamento necessario.
Ma dove andare per cominciare? ¡°L¡¯Italia ¨¨ un paese di montagna ¨C spiega Moro ¨C e dalle Alpi agli Appennini qualsiasi posto va pi¨´ che bene per un primo approccio. E penso al Gran Sasso, alla Sila, alla Maiella, all¡¯Appennino tosco-emiliano, alle Dolomiti, alle Alpi orobie, ma potrei continuare all¡¯infinito. L¡¯importante, comunque, ¨¨ avere un motivo per andarci¡±. Che sia un rifugio, una cappella, la ricerca di una pace interiore, il segreto ¨¨ porsi un obiettivo da perseguire. E magari tenere il cellulare in tasca e non in mano. ¡°Un consiglio, per esempio, potrebbe essere quello di portare una macchina fotografica e cercare di fotografare quello che molto spesso l¡¯occhio umano non vede perch¨¦ lo d¨¤ per scontato¡±.
E per chiudere, mai sottovalutare la questione sicurezza. ¡°Tornare a casa ¨¨ la cosa pi¨´ importante e per questo ¨¨ fondamentale attrezzarsi a dovere. Esistono una variet¨¤ di dispositivi (e penso soprattutto ai Garmin inReach) che consentono di ovviare al problema della mancanza di rete telefonica in montagna e potrebbero salvare la vita in caso di necessit¨¤¡±. E quando c¡¯¨¨ da sintetizzare i tre aspetti chiave da tenere in considerazione quando ci si approccia alla montagna, Simone Moro non ha dubbi: ¡°Attrezzatura giusta, cervello non annebbiato da alcol o droghe e dispositivi di sicurezzaadeguati. Con queste basi si torner¨¤ a casa sicuramente, e migliori di quando si ¨¨ partiti¡±.
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