In inverno un¡¯escursione in montagna necessita di un¡¯idonea preparazione fisica e tecnica. Ecco il vademecum del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Un mondo incantevole, quello della montagna invernale, ma da non sottovalutare. Cime e versanti presentano potenziali pericoli per gli escursionisti. Conoscere le regole base di approccio alla montagna, anche nel caso malaugurato in cui ci si trovasse in difficolt¨¤ (con l¡¯esigenza di chiamare il Soccorso Alpino), ¨¨ un aspetto di primaria importanza.
In Italia il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) opera con tecnici qualificati tra montagna, cavit¨¤ e grotte. Ecco i consigli per un¡¯escursione invernale in sicurezza sintetizzati da Roberto Misseroni , trentino classe 1965, responsabile degli Istruttori Soccorso Alpino del Cnsas.
PRIMA DELL¡¯ESCURSIONE
¡ª ?Valutare le condizioni meteo, che hanno una ricaduta diretta su temperature, precipitazioni e visibilit¨¤ (fattore essenziale in montagna), e quelle delle precipitazioni nevose (durante l¡¯escursione nevicher¨¤? Quali le condizioni di stabilit¨¤ del manto nevoso esistente, che pu¨° variare a seconda dei versanti e del cambio di quota?). Per farlo ¨¨ necessario consultare il bollettino meteonivologico. Molto utile inoltre raccogliere informazioni a livello locale, ancor pi¨´ dettagliate, negli uffici delle Aziende di Promozione Turistica o delle Guide Alpine locali. Sono integrazioni spesso abbinate a divieti d¡¯escursione specifici, quando per esempio si decide di chiudere una strada o un sentiero.
IL LIVELLO
¡ª ?Scegliere un percorso adatto alle proprie capacit¨¤ fisiche e tecniche e, di fronte a scenari troppo complessi, vale sempre la buona norma di tornare indietro, per non correre rischi. Se ci si muove in gruppo, considerare il livello della persona meno preparata.
ORARIO DI PARTENZA
¡ª ?Un fattore fondamentale: d¡¯inverno le giornate sono pi¨´ ¡°corte¡± ed ¨¨ necessario non farsi sorprendere dal buio .
I GRUPPI
¡ª ?Preferibile non muoversi mai da soli, ma in compagnia; buona norma inoltre lasciare informazioni (a un famigliare o un amico) sull¡¯itinerario che si percorrer¨¤.
GLI STRUMENTI TECNOLOGICI
¡ª ?Pu¨° bastare uno smartphone moderno sul quale utilizzare una delle App che scaricano il percorso effettuato. Quella del Soccorso Alpino si chiama GeoResQ (gratis per i soci del Cai, a pagamento dopo 15 giorni di prova per gli altri) che tiene traccia del percorso fatto e, in caso di difficolt¨¤, con un solo tasto, permette di inviare l¡¯allarme di soccorso con la geolocalizzazione. Con tali sistemi basta una copertura di campo minima per tracciare il percorso. Ancora pi¨´ efficienti in caso di cattiva copertura di rete i sistemi con Gps, che funzionano come un telefono satellitare, oggi in commercio a prezzi contenuti.
L¡¯ABBIGLIAMENTO
¡ª ?Adeguato alla stagione; imprescindibili guanti, berretto, calzature impermeabili e di buona qualit¨¤ anche in termini d¡¯isolamento termico (per evitare assideramento e casi simili, molto pericolosi in quota), una pila nello zaino.
IN CASO DI VALANGA
¡ª ?Portare con s¨¦ un kit di auto-soccorso, nel caso in cui si venisse sorpresi da una valanga, ¨¨ una norma di assoluto valore. Va infatti considerato che una persona sommersa dalla neve, in assenza di ossigeno , pu¨° sopravvivere non oltre 15-20 minuti. Il kit ¨¨ composto da artva (una sorta di ricetrasmittente), sonda (per la localizzazione di precisione del corpo sommerso), e pala (per il recupero del sommerso) sono strumenti salva-vita per consentire un primo soccorso (in genere di un compagno di escursione) al fine di riportare in superficie la persona sommersa dalla neve.
ALLARME DI SOCCORSO
¡ª ?L¡¯escursionista in situazioni di emergenza deve contattare la centrale operativa (numero unico 112), o in alternativa il 118 per il soccorso sanitario. Quali informazioni fornire? Nell¡¯ordine: indicazioni sul luogo (riferimenti visivi, nome di montagna/versanti, quota, se possibile le coordinate che si possono recuperare tramite lo smartphone per esempio inviando la posizione tramite WhatsApp), il motivo dell¡¯emergenza, e le condizioni dell¡¯interessato. La centrale indicher¨¤ quindi se i soccorsi arriveranno via terra o via aria (elicottero): nel secondo caso, prepararsi in un luogo visibile (se possibile) per esempio uscendo dal bosco e dirigendosi in una radura. All¡¯arrivo dell¡¯elicottero alzare le braccia (segnale richiesta di aiuto) mettendo al riparo l¡¯attrezzatura onde evitare che possa costituire un pericolo (per esempio, fissare allo zaino indumenti e racchette da neve e porre il tutto in un luogo riparato). Attendere, rimanendo fermi , senza allontanarsi per alcun motivo, l¡¯atterraggio dell¡¯elicottero.
I DATI
¡ª ?Nel 2018 il Soccorso Alpino e Speleologico ¨¨ stato impegnato in 9.554 missioni di soccorso (nel 2017 furono 9.059: dati diffusi dal Cnsas) con l¡¯impiego di 40.270 tecnici e 28 Unit¨¤ cinofile da valanga. Nell¡¯anno considerato sono state 458 le vittime in montagna. Le cause degli incidenti? Al primo posto la caduta/scivolata (4.440 casi, pari al 47,3% dei casi), seguita da infortuniperdita d¡¯orientamento, incapacit¨¤, maltempo, sfinimento (25,7%) e malori (10,9%). Le attivit¨¤ pi¨´ praticate al momento della chiamata del soccorso? Escursionismo (40,4%), seguito da sci alpino e nordico (16,7%), alpinismo (6,1%), mountain bike (6,1%), e in misura minore ricerca funghi, sci-alpinismo e altre voci.
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