Dopo il pareggio subito in rimonta dal Congo all'esordio, il Ghana, una delle favorite per la vittoria finale, doveva vincere. E senza faticare, le Black Stars hanno portato a casa i tre punti: battuto 1-0 il Mali, grazie a un calcio di rigore. Che che balza così in testa al gruppo B, complice il pari senza reti tra Congo e Niger. (CLICCA QUI PER VEDERE LE CLASSIFICHE)

rigore — Kwasi Appiah, c.t. ghanese, cambia il suo undici rispetto alla prima uscita, proponendo lo juventino Asamoah in mezzo, vicino alla punta di riferimento Asamoah Gyan, dopo aver ben brillato da esterno sinistro, dove l'ha reinventato Conte. 4-4-1-1 di grande sostanza, con un dominatore in mezzo, Agyemang Badu. Il centrocampista dell'Udinese è l'anima del Ghana, buonissimo nella fase di copertura, prova a copiare il suo idolo Essien in quella di riproposizione dell'azione. Coglie un palo e guadagna il rigore (dubbio, in verità) che sblocca il match. L'azione decisiva nasce grazie all'ottimo lavoro di Asamoah Gyan, favoloso nel difendere palla spalle alla porta. Dopo l'errore in Sudafrica, in cui sbagliò il penalty che avrebbe dato alla sua nazionale le semifinali, l'ex attaccante dell'Udinese rinuncia alla battuta del rigore, segnato invece da Wakaso. L'esterno dell'Espanyol festeggia eccessivamente e perderà l'ultima gara del girone per il cumulo di ammonizioni.

Badu lotta in mezzo al campo. Ap

buon ghana — Il Mali, dopo la vittoria nel primo match, fa enorme fatica a proporre gioco. Davanti non trova sponde sufficienti, merito anche dei due centrali del Ghana, Boye e Vorsah, quest'ultimo se eliminasse qualche ingenuità, davvero sarebbe inserito in una grande squadra, e invece è costretto ad accontentarsi del campionato austriaco. Seydou Keita fatica a scuotere i suoi compagni e così il Mali non va oltre qualche mischia, per creare apprensione agli avversari, che si spaventano solo per un'uscita del portiere Dauda, che rischia l'espulsione per un tocco di mano fuori area. Non basta, il Ghana si guadagna la prima vittoria, e la candidatura per la vittoria finale rimane vivissima.

congo-niger — Delude il Congo, non solo non riesce a battere il Niger (0-0 il finale), ma subisce per larghi tratti l'iniziativa degli avversari. Se nella gara inaugurale contro il Ghana, la squadra di Le Roy aveva ottenuto il pareggio in rimonta e mostrato di poter aspirare al ruolo di outsider nella Coppa d'Africa, oggi è stato deludente. Il Niger, soprattutto nella prima frazione, ha mostrato maggiore organizzazione, soprattutto difensiva, con pressione medio alta e ottimi furti di palla per ripartire. L'attaccante Maâzou non riesce a essere pericoloso davanti e in generale la transizione offensiva ha più di una lacuna, e in generale davanti mancano gli spunti per impensierire i rivali. Il Congo gioca una brutta partita, anche perché ha mostrato di non sapere cambiare le sorti della partita nelle rare occasioni in cui i suoi giocatori si sono liberati di fronte alla porta: Mbokani a inizio partita se n'è divorata una. Mputu troppo intermittente nelle sue apparizioni, oggi la sua classe doveva brillare di più, Mulumbu male. Il Niger guadagna il suo primo punto in Coppa d'Africa, meritatissimo, il Congo perde una occasione che potrebbe costargli molto caro sul sentiero della qualificazione ai quarti.