Lehlohonolo Majoro festeggia il secondo gol del Sudafrica. Afp

Riscatto Sudafrica. Dopo il pareggio molto deludente della prima uscita contro Capo Verde terminata con uno scialbo 0-0, i Bafana Bafana battono l’Angola 2-0 allo stadio di Durban, segnando i loro primi gol della manifestazione. Il Sudafrica inizia la gara meglio, il c.t. Igesund cambia ben cinque elementi rispetto alla gara inaugurale. I Bafana Bafana sono più pericolosi davanti, fanno girare la palla con una maggiore velocità rispetto alla prima gara: Masilea e Parker lavorano bene nella catena di sinistra, in mezzo buon lavoro di Furman e Mahlangu (gioca nell’Helsingborgs).

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n gol sangweni e majoroE’ dunque meritato il vantaggio, che giunge alla mezz’ora: l’azione parte da sinistra e viene chiusa a sinistra dal difensore degli Orlando Pirates Sangweni. Da quel momento l’Angola si scuote, e poco dopo il vantaggio sudafricano, sfiora immediatamente il pareggio con il leader della squadra Manucho: gran parata di Khune. All’inizio del secondo tempo prosegue la pressione delle Palancas Negras: l’occasione migliore capita verso l’ora di gioco a Mateus, ottimo elemento del Nacional di Madeira, la prima squadra di Cristiano Ronaldo. Il Sudafrica fa densità difensiva e riparte quando riesce in contropiede. Al 62’, proprio con una azione del genere, raddoppia. lancio da dietro di Letsholonyane per Majoro: bella giocata sulla linea di fondo dell’attaccante dei Kaizer Chiefs che mette la palla sotto le gambe e quindi alle spalle del portiere Lamà. Trovatosi sul 2-0 al Sudafrica è sufficiente la gestione, l’Angola subisce il colpo senza reagire, e si spegne. I Bafana Bafana tornano a vincere una partita in Coppa d’Africa, e ora aspettano buone notizie dalla gara della sera tra Marocco e Capo Verde: se vincessero i Leoni dell’Atlante, basterebbe un pareggio nell’ultimo turno per passare la fase a gironi ed entrare nei quarti di finale.

Vuvuzela e bottiglie sul terreno di gioco. Ap

lancio di vuvuzela — Intanto spunta un uso improprio delle vuvuzela: diecimila dollari di multa all'Etiopia per lancio di vuvuzela da parte dei suoi tifosi.durante l'incontro pareggiato 1-1 con lo Zambia. Dagli spalti sono piovuti oggetti, comprese le celeberrime trombette, dopo l'espulsione del portiere etiope Jemal Tassew. La sanzione pecuniaria è stata congelata per metá e verra comminata per intero se si verificheranno altri episodi analoghi nel corso del torneo.

MAROCCO-CAPO VERDE 1-1 — Non scherza per niente Capo Verde. Dopo aver bloccato i padroni di casa del Sudafrica nel match inaugurale, dove avrebbe potuto e forse meritato anche di vincere, gli Squali Blu fermano anche il Marocco. Finisce infatti 1-1 la gara di Durban. Taoussi prepara un 4-3-3 molto offensivo con a centrocampo Barrada e Belhanda, seguito con curiosità da tanti tifosi interisti dopo le uscite del presidente del Montpellier che lo dirottavano in nerazzurro. I due giocatori di qualità agiscono con le spalle coperte da El Ahmadi, e con davanti il trio formato da Assaidi, Amrabat e dal viola El Hamdaoui. I Leoni dell’Atlante però non funzionano, lavorano poco di squadra e subiscono la pressione dei capoverdiani, sempre compatti nel loro 4-4-2 spurio, bene organizzato dal tecnico Lucio Antunes. E poi il meritato vantaggio, al 35’: recupero palla di Ryan Mendes e rete di Platini, che già aveva ben figurato nell’esordio. La rete è naturalmente la prima della storia di Capo Verde in una Coppa d’Africa. Il Marocco cambia davanti, nel secondo tempo dentro subito El Arabi per Amrabat e poco dopo Belghazouani per Assaidi. Anche Belhanda, in ritardo di condizione dopo il recupero da un infortunio (e salterà la prossima gara, col Sudafrica, per somma di ammonizioni), lascia spazio a Chafni. La manovra non migliora molto, ma il Marocco riesce a fare ripartire meno gli avversari e, soprattutto, trova il gol per evitare la sconfitta: giocata sulla destra di Barrada e rete di El Arabi. Il risultato non cambierà più, un punto a testa.

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