Playoff Nba con i Thunder in volo. Trascinata da un super Kevin Durant (41 punti), Oklahoma City passa a Houston nonostante la grande rimonta dei Rockets, Atlanta domina Indiana e ripare i giochi, mentre Memphis pareggia i conti nella serie con i Clippers.

Battaglia fra Hawks e Pacers. Reuters

Atlanta (6)-Indiana (3) 90-69 (1-2 nella serie)
Dopo essere stati dominati nei primi due match della serie gli Hawks danno finalmente segni di vita in gara-3, mostrando cuore, orgoglio e determinazione. Atlanta così zittisce i suoi tanti critici, difende come si deve e limita Indiana a un deludente 27% dal campo. I Pacers partono bene ma i padroni di casa prendono possesso del match nella seconda parte del primo quarto piazzando un parziale di 16-2. Riesce tutto facile agli Hawks che scelgono di mescolare le carte, rispetto alle due sfide di Indianapolis, e far partire in quintetto Johan Petro riportando in panchina Kyle Korver. Atlanta segna anche i primi sei punti del secondo quarto, arriva al vantaggio di 19 lunghezze e continua a tenere il piede sull’acceleratore. La squadra di casa, trascinata da un eccellente Al Horford, tocca il +25 e alla fine chiude uno splendido primo tempo avanti 54-30. Il solo David West non basta alla truppa di Frank Vogel che non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa nemmeno nella ripresa. Roy Hibbert tenta di svegliare l’attacco dei Pacers ma il centro di Indiana si spegne subito dopo alcuni incoraggianti minuti all’inizio del terzo quarto. Horford e Teague continuano nel loro show e gli Hawks giocano sul velluto anche nella terza frazione, arrivando nelle battute finali del periodo al +28. L’ultimo quarto così diventa un lungo “garbage time”.
Atlanta: Horford 26 (12/20). Rimbalzi: Horford 16. Assist: Smith 6.
Indiana: West 18 (7/14), George 16. Rimbalzi: George, Hansbrough, Hibbert 9. Assist: Hill 3.

Memphis (5)-Los Angeles Clippers (4) 104-83 (2-2)
I Grizzlies giocano la loro miglior partita di una serie incredibilmente avvincente e distruggono i Clippers. Marc Gasol e Zach Randolph fanno quello che vogliono sotto canestro, Memphis così conquista un comodo successo. Randolph ci mette ben poco a scaldare il motore e dopo pochi minuti i lunghi di LA devono fare gli straordinari per tentare di limitare la stella dei Grizzlies. Blake Griffin prova a rispondere e dalla panchina arrivano anche i punti di Lamar Odom. Gli ospiti sembrano poter tornare in carreggiata nel secondo quarto anche a causa del passaggio a vuoto in attacco di Memphis. Chris Paul capisce che e’ il momento di accelerare, così l’All Star dei Clips cambia marcia negli ultimi tre minuti del primo tempo, firma gli ultimi otto punti degli ospiti e porta i Clippers negli spogliatoi all’intervallo in vantaggio 47-46. Dopo aver concesso il palcoscenico a Randolph nel primo tempo, Gasol decide di fare la voce grossa nel terzo quarto. Lo spagnolo e’ assolutamente immacrabile e i Clippers faticano a tenere il ritmo della squadra di casa. La resistenza di LA dura fino a quattro minuti dalla fine del terzo periodo. Con il match incollato sul 62-62 Memphis a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo prende in mano le redini del match con un parziale di 14-5. Crawford prova a svegliare l’attacco dei Clippers ma Memphis chiude ogni discorso segnando 12 punti consecutivi e scappando al +18 a cinque minuti dalla sirena.
Memphis: Gasol, Randolph 24, Conley, Prince 15. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Conley 13.
Los Angeles Clippers: Griffin, Paul 19. Rimbalzi: Griffin 10. Assist: Paul 6.

Kevin Durant show: 41 punti per lui. Ap

Houston (8)-Oklahoma City (1) 101-104 (0-3)
Kevin Durant sa benissimo che adesso, senza la produzione di Russell Westbrook, deve caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco dei Thunder. Il leader di Oklahoma City così risponde presente (41 punti) nella prima gara senza il playmaker che ha chiuso in anticipo la sua stagione a causa dello sfortunato infortunio al ginocchio destro, i Thunder vincono e ipotecano il passaggio del turno ma la gara di Houston fa capire che ovviare all’assenza di Westbrook in questi playoff non sarà per nulla facile. Durant mostra subito gli occhi della tigre e nel primo quarto trova il canestro con una facilità disarmante. I Thunder arrivano ben presto al vantaggio in doppia cifra e al termine della prima frazione sono avanti di ben 20 lunghezze. Produce anche Kevin Martin e Okc sembra non avere nessun problema a spazzare via la resistenza dei Rockets che vanno sotto anche di 26 lunghezze. All’intervallo il match sembra già compromesso con i Thunder in vantaggio 66-49. I problemi per la truppa di Scott Brooks però sono dietro l’angolo. Durant si mette a litigare con il canestro nel terzo quarto e senza le penetrazioni di Westbrook l’attacco di Okc diventa prevedibile. Houston così prende fiducia, si aggrappa all’ex James Harden e prova a rientrare in partita. Incredibilmente l’inerzia del match passa nella mani della squadra texana. Segna canestri importanti anche Parsons poi due triple di Carlos Delfino fanno esplodere il Toyota Center e avvicinano Rockets che riprendono Oklahoma City (91-91) a 5’46’’ dalla fine grazie al canestro pesante di Parsons. I padroni di casa sentono vicina l’impresa ma Durant ha altri progetti. La tripla di Garcia a 45’’ dalla sirena regala a Houston un +2 che ha del clamoroso, considerato il passivo del primo tempo, quattro secondi più tardi però KD spegne l’entusiasmo di Houston con la tripla che riporta davanti gli ospiti. I liberi di Fisher e Jackson portano Okc al +3, allo scadere poi Delfino fallisce la tripla del pareggio, i Thunder così tirano un sospiro di sollievo.
Houston: Harden 30 (7/16, 2/8), Parsons 21, Garcia 18. Rimbalzi: Asik, Harden 8. Assist: Parsons 7.
Oklahoma City: Durant 41 (9/21, 4/9), Ibaka 17. Rimbalzi: Durant 14, Ibaka 11. Assist: Durant 4.