I nuovi Warriors di Jackson
E' una questione di caviglie

Mark Jackson non fa alcuna promessa riguardo un possibile approdo ai playoff dei Golden State Warriors in questa stagione. Forse l'ex playmaker, ed energico commentatore tv divenuto coach Nba, ha imparato la lezione o forse sta solo cercando di smorzare le aspettative in lui riposte per la sua seconda stagione, visto il roster rimaneggiato e costruito attorno al centro Andrew Bogut e al playmaker Stephen Curry. "Non prometto nulla - ha detto Jackson mercoledì - ma non perché non ci creda, piuttosto perché credo che prima o poi si arrivi a un punto in cui si deve smettere di parlare e bisogna dimostrare cosa si è capaci di fare sul campo".

Mark Jackson con la prima scelta Harrison Barnes. Ap

questione di caviglie — Quel momento è quasi giunto. A pochi giorni dall'inizio del training camp, Jackson ha comunque chiarito che mancare l'appuntamento con i playoff sarebbe una grossa delusione. Il coach ha inoltre ammesso che l'andamento della stagione, e forse anche del suo futuro, dipenderà in gran parte dalle caviglie operate di Bogut e Curry. Alla domanda riguardo il recupero e la tenuta fisica dei due giocatori in questa stagione, Jackson ha risposto: "Spero di sì, così come lo spera la mia famiglia". Lo stesso vale per i tifosi dei Warriors che aspettano una figura vincente da molto tempo. Parlare di playoff per una franchigia che si è qualificata alla postseason solo una volta negli ultimi 18 anni sembrerebbe strano. Ma guardando il roster - sulla carta, ovviamente - è facile capire perché per i Warriors non si tratta di un'ambizione folle.

panchina lunga — Il duo Bogut-Curry giocherà, tenuta fisica permettendo, con l'ala forte David Lee, la guardia tiratrice al secondo anno Klay Thompson e uno tra Brandon Rush o la scelta del primo turno proveniente da North Carolina Harrison Barnes come ala piccola. Golden State, rispetto agli ultimi anni, ha migliorato inoltre la qualità delle proprie riserve, potendo contare su Jarret Jack, Carl Landry e Richard Jefferson, oltre ai due rookie Draymond Green e Festus Ezeli, i quali hanno fatto un'ottima figura durante la summer league e le sessioni d'allenamento durante l'offseason tanto da meritarsi un posto nelle rotazioni. Jackson ha inoltre avuto più tempo per preparare questa stagione rispetto alla scorsa, nella quale il lockout ha cancellato gran parte della offseason e il training camp, per non parlare del poco tempo a disposizione per gli allenamenti a causa di un fittissimo calendario di 66 partite. Come se non bastasse, anche gli infortuni hanno decimato il roster, ricostruito velocemente dal nuovo general manager Bob Myers, il quale ha dato motivo a Jackson di essere più ottimista dopo aver ottenuto 23 vittorie e 43 sconfitte la scorsa stagione.

Mark Jackson, 47 anni. Reuters

stelle di ritorno — "Ciò che ci rende migliori non è una tabella di marcia - dice Jackson -. È il talento". Bogut, prima scelta assoluta del 2005 e miglior centro della franchigia degli ultimi - almeno - dieci anni, si è fratturato la caviglia sinistra il 25 gennaio scorso con Milwaukee ed è rimasto fuori per il resto della stagione prima di essere trasferito nell'ambito dello scambio che ha coinvolto la guardia Monta Ellis. Il giocatore non dovrebbe essere ancora pronto per l'inizio del training camp anche se Jackson spera che Bogut possa essere nel quintetto iniziale per la prima partita della stagione contro Phoenix il 31 ottobre. Curry, che ha ottenuto la scorsa settimana il permesso dei medici per riprendere l'attività cestistica, durante la scorsa stagione ha sofferto varie distorsioni alla caviglia sinistra operata, potendo disputare solo 26 partite. La squadra ha dichiarato che l'ultima operazione del 25 aprile era soltanto una procedura di esplorazione che "ha rivelato una caviglia stabile senza presenza di danni strutturali e che è stata effettuata per rimuovere frammenti ossei e tessuto cicatrizzato".

incognita biedrins — Infortuni a parte, Jackson è contento dei progressi fatti dalla squadra durante l'estate. Ha dichiarato che il motivo per cui aveva pronosticato i playoff quando era stato assunto l'anno scorso era quello di cambiare la mentalità di una franchigia perdente che, nonostante le varie stagioni fallimentari, è tra le migliori dieci in Nba in termini di affluenza alle partite ed ha la tifoseria più calda di tutta la Bay Area che pullula di realtà sportive. Un esempio di questo cambiamento è, secondo Jackson, il rumore che proviene dalla palestra, dalla sala pesi e dalla sala video a tutte le ore del giorno. Il coach ha detto che dal Labor Day (festa dei lavoratori negli Usa, celebrata quest'anno il 3 settembre, ndt) in poi, tutti i giocatori hanno frequentato le strutture di allenamento di Golden State, eccezion fatta per il centro Andris Biedrins, il cui contratto prevede una stagione a 9 milioni di dollari più una player option per il 2013-14 alla stessa cifra. Jackson ha dichiarato che concederà tutte le opportunità possibili al centro, anche se non ignorerà gli sforzi fatti da altri giocatori che si sono allenati volontariamente. "Credo che essersi presentati qui per lavorare volontariamente, già voglia dir molto" dice Jackson.

questione di fede — Una cosa di cui Jackson non si preoccupa è la sua immagine. Il coach è anche un reverendo che trascorre le domeniche predicando nella chiesa del Sud della California gestita insieme alla moglie. In passato, Jackson e la famiglia sono stati vittime di un tentativo di estorsione relativo a una relazione extraconiugale avuta dal coach 6 anni fa. Il caso è stato reso noto lo scorso luglio. Una ex spogliarellista aveva dichiarato di essere entrata in possesso di nuove foto di Jackson, ed è lì che l'Fbi è entrata in gioco. Jackson ha dichiarato che le indagini stanno ancora seguendo il loro corso, di non aver mai parlato della faccenda con i suoi giocatori e nemmeno di averne mai sentito il bisogno, visto che la sua moralità come reverendo o coach non è stata minimamente intaccata. "Davanti alle avversità dimostriamo chi siamo veramente - dice Jackson -. Ne prendiamo atto e andiamo avanti. Questa è una cosa di sei anni fa che appartiene a una vecchia parte di me. Un peccato ormai passato non può definire chi sono veramente. E se qualcuno vuol giudicarmi sulla base di questo mio errore, che faccia pure. Io andrò avanti e cercherò di rimanere quello che Dio mi ha chiesto di essere".