Nets, il progetto cresce
C'è un problema Williams?

Nonostante la sconfitta, il match di due giorni fa contro i Los Angeles Lakers potrebbe aver sancito la consacrazione dei rinnovati Brooklyn Nets, che sembrano ormai pronti ad imporsi tra le migliori quattro squadre della Eastern Conference. Brooklyn ha giocato in trasferta e contro una delle candidate al titolo, e anche se i Lakers sono ancora lontani dalla loro migliore versione, i Nets hanno dovuto comunque far fronte all’eccezionale avvio di partita firmato da Kobe Bryant e all’ottima prestazione di Dwight Howard prima di costruire un vantaggio di sei punti nel quarto periodo.

il terzo quarto — Anche se i Nets hanno gettato al vento questo vantaggio negli ultimi minuti di gioco, la loro prestazione è stata complessivamente ottima e con una crescita evidente rispetto alla sconfitta con 30 punti di scarto di due settimane fa contro gli Heat: dopo quella battuta d’arresto Brooklyn ha conquistato cinque vittorie consecutive, ma è evidente che saranno proprio le partite come quella contro Miami a dare la misura della forza dei Nets. Nelle prossime due settimane Brooklyn dovrà affrontare altre sfide di questo tipo e il match contro i Lakers può rappresentare un punto di partenza, oltre ad aver ribadito un trend particolarmente suggestivo: i Nets hanno vinto il secondo quarto per 34-27 per poi perdere il terzo quarto con il punteggio di 20-16, confermandosi la miglior squadra della Nba nel secondo periodo e la peggiore nel terzo periodo. I Nets hanno vinto sette dei nove secondi quarti che hanno giocato (cinque dei quali con uno scarto di almeno dieci punti), mentre nel terzo periodo si sono arresi otto volte su nove (in tre circostanze con uno scarto in doppia cifra). Avery Johnson dovrà dunque lavorare sul suo discorso alla squadra durante l’intervallo, ma è difficile capire a quale lato del campo dovrà prestare più attenzione, visto che la discrepanza di rendimento dei Nets tra il secondo e il terzo quarto è palese sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Questo contrasto potrebbe dipendere anche dai giocatori in campo: se si mettono a confronto i minuti giocati nel secondo quarto e i minuti giocati nel terzo quarto, si scopre che Deron Williams è il giocatore con la più elevata differenza di minutaggio (54 minuti nel secondo periodo e 99 nel terzo periodo). Complessivamente, Williams è il giocatore con le peggiori statistiche nella rotazione dei Nets (senza considerare Gerald Wallace, che ha giocato solo tre partite): il playmaker All Star ha un plus-minus di -18 e con lui in campo gli avversari segnano in media 5.1 punti in più dei Nets ogni 100 possessi.

Deron Williams contro Darius Morris (Lakers). Reuters

williams-watson — Sarebbe semplicistico dire che i Nets sono una squadra migliore quando Williams è in panchina, perché Deron ha un plus-minus di +32 nel secondo quarto: forse il problema dipende anche dai suoi compagni di squadra. Nel secondo quarto, Williams è il playmaker per definizione: Deron ha giocato solo 9 dei suoi 54 minuti nel secondo periodo in coppia con il playmaker di riserva C.J. Watson. Ma nel terzo quarto Williams e Watson hanno giocato insieme per 41 minuti: in quella frazione di gioco il plus-minus dei Nets è di -39, mentre è di -9 negli altri 67 minuti del terzo periodo. Spesso Watson ha fatto scintille uscendo dalla panchina, e a Johnson piace il quintetto piccolo con Watson, Williams, Johnson, Wallace e Brook Lopez: ma le prime statistiche dimostrano che il coach farebbe meglio a non puntare su un backcourt con Watson e Williams, soprattutto se vuole che la sua squadra sia più efficace in fase difensiva. Anche in considerazione dell’avversario, il terzo quarto contro i Lakers è stato uno dei migliori nelle nove partite giocate finora dai Nets: non a caso, Watson e Williams non hanno erano in campo contemporaneamente in quella fase del match, ma negli otto minuti complessivi giocati insieme tra il primo e il quarto periodo il loro plus-minus è stato di -8. Per Johnson non sarà del tutto possibile evitare di schierare un backcourt con Watson e Williams: Deron avrà una media di 35 minuti a partita e Watson ha bisogno di giocare più di 13 minuti a sera. Per questo, se l’obiettivo dei Nets è quello di competere con le migliori squadre della lega, Watson e Williams dovranno risolvere i loro problemi con il proseguo della stagione.