La favola di Jack Cooley, inatteso undrafted di lusso, apre il primo turno del tabellone tennistico (quest'anno la Summer League incorona per la prima volta nella sua storia una squadra campione) dove oltre a Memphis passano Denver, Minnesota, Portland, Miami e Dallas. Primo acuto per il rookie da Ucla Shabazz Muhammad, si fanno largo anche le storie di altri secondo anno che non avranno più le attenuanti del noviziato, come Thomas Robinson, Quincy e Darius Miller.

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Shabazz Muhammad, 20 anni, scelto da Minnesota. Usa Today Sports

jack cooley (memphis) — Non scelto al draft, entrava in questa Summer League con addosso gli occhi di qualche squadra europea. Ne uscirà probabilmente con un contratto Nba, perché un lungo con le sue caratteristiche può far comodo a tanti. 20 punti e 12 rimbalzi contro Washington, è una roccia in area: poco atletico, ma contesta tutti i palloni che non prende, difendendo con fisico e mestiere in post basso. La vera sorpresa però è l'attacco, dove ai punti derivanti dal lavoro sporco unisce un jumper sin qui letale, e può segnare anche dall'arco dei tre punti. Dove ha 3/10 in 4 gare, ma nell'ultimo anno a Notre Dame ha avuto 1/2...

shabazz muhammad (Minnesota) — Dopo tre gare così così, l'attesa prima scelta dei Timberwolves è uscita allo scoperto, vincendo anche il duello indiretto con McLemore, tornato nell'ombra (1 punto con 0/8 al tiro). E' il terzo quarto quello in cui si sblocca l'ex Ucla, che segna gli ultimi 13 dei suoi 17 punti in quel frangente, mostrando buona parte del proprio potenziale, soprattutto quello di tiratore in uscita dei blocchi (3/4 da tre) e di ottimo atleta da transizione, con l'highlight della schiacciata mancina in testa a Lighty.

jordan hamilton e quincy miller (denver) — Serata di grazia dall'arco per i due Nuggets, che insieme hanno combinato per un 9/12 da tre. Entrambi arrivati al college con le credenziali delle superstar e usciti ridimensionati, nel dopo Iguodala a Denver possono trovare la loro dimensione. Contro New Orleans, Hamilton (23 punti) è stato protagonista di un primo quarto “on fire” da 18 punti, punendo da fuori in transizione e attaccando il canestro a metà campo; Miller (17 punti) ha chiuso senza errori dall'arco (5/5), salendo di tono nel terzo periodo con quattro triple consecutive, buone per spegnere le velleità di rimonta dei Pelicans.

thomas robinson (portland) — Contro Atlanta, il canestro della vittoria lo segna Will Barton, il trascinatore è sempre il rookie CJ McCollum, ma tra le note più positive c'è ancora l'ex Kansas, alla seconda doppia doppia consecutiva: dopo i 12+18 rimbalzi contro i Bulls, con gli Hawks scrive 13+17. Energia a rimbalzo, difesa in post, buone basi da sviluppare in attacco: prima scelta già alla sua terza maglia Nba in un anno, il suo destino potrebbe compiersi nella giovane Portland.

darius miller (new orleans) — Utile gregario nella Kentucky titolata nel 2012 (quella di Anthony Davis, Kidd-Gilchrist e Teague), Miller da semplice tiratore sugli scarichi si sta costruendo una nuova dimensione, creando anche dal palleggio e sfruttando la taglia fisica importante per un'ala piccola. Dopo qualche buon lampo nei giorni precedenti, è esploso nel secondo tempo contro Denver, dove ha messo 20 dei suoi 23 punti totali. Menzione per Travis Leslie di Miami, 23 punti in 23 minuti partendo dalla panchina nella larghissima vittoria degli Heat (113-66) sui Knicks.