Il ritorno di Ricky Rubio
La marcia in più dei Wolves

Ricky Rubio è nato il 21 ottobre 1990. Ap

Il ritorno di Ricky Rubio, dopo nove mesi di riabilitazione in seguito all'intervento chirurgico al ginocchio, avrà molteplici significati per i Minnesota Timberwolves e per il giocatore stesso. Rubio sarà allo stesso tempo il salvatore della squadra, un'attrazione per i botteghini, una spinta emotiva e una bella sfida, in positivo, per coach Rick Adelman, il quale dovrà amalgamare una pedina in più nel roster rinnovato. Ma soprattutto, il debutto di Rubio nella stagione 2012-13 - atteso sabato sera al Target Center in cui la squadra ospiterà i Dallas Mavericks - sembra essere finalmente una buona notizia per una franchigia a cui è sempre mancato qualcosa nelle 24 stagioni Nba disputate.

vantaggi — Ecco altri tre significati che potrebbe assumere il ritorno del carismatico playmaker al secondo anno in Nba in seguito alla rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale mediale del ginocchio sinistro in quello che sembrava un innocuo scontro di gioco con Kobe Bryant il 9 marzo: 1) Un diversivo (dopo le polemiche scatenate da un articolo in cui si raccoglievano varie citazioni di Kevin Love in cui l'ala grande dei Wolves esprimeva tutto il suo malcontento). 2) Un atto eroico (riprendere in mano un backcourt decimato dagli infortuni a Brandon Roy, Josh Howard e Malcom Lee - 3) Un vantaggio troppo grande? Così sembrerebbe. I Timberwolves infatti hanno un record di 11-9 nonostante abbiano disputato un quarto della stagione senza Rubio e le prime 10 partite senza Love, il due volte All Star che si era fratturato due ossa della mano destra durante il training camp. La squadra ha dovuto anche rimediare ad altri infortuni, tuttavia, si trova attualmente al settimo posto della Western Conference con buone probabilità di migliorare il proprio stato di salute e scalare altre posizioni.

Per Rubio 10,6 punti e 8,2 assist di media nel 2011-12. Reuters

oltre lE aspettative — Quando Rubio si è infortunato durante la scorsa primavera, il timore della squadra era che la sua assenza non avrebbe pregiudicato soltanto i playoff del 2012, ma anche la possibilità di qualificarsi alla postseason del 2013. Timori fondati se i Wolves, nelle loro prime 20 partite, avessero ottenuto un record intorno a 6-14 che li avrebbe spinti troppo in basso in classifica per poter sperare di ritornare sopra il 50% di vittorie e agguantare l'ottavo posto in extremis. Ma guardiamo bene la situazione attuale dei Wolves. Adelman sta facendo un capolavoro nel riempire le falle del roster e trovare dei mismatch. Il risultato è che i Wolves hanno avuto il loro miglior inizio dall'ultima stagione in cui Kevin Garnett indossava la maglia di Minnesota. La squadra ha vinto cinque delle ultime 6 partite ed è sul 6-6 contro squadre che hanno una percentuale di vittorie uguale o superiore al 50%. Se l'obiettivo principale era quello di rimanere competitivi e credibili nella corsa ai playoff stringendo i denti durante le assenze di Rubio e Love, i Wolves sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.

calendario — Il calendario è davvero tosto al momento. Le due partite di fila del weekend contro Hornets e Mavericks saranno seguite a ruota da una difficile due giorni Orlando-Miami lunedì e martedì, incontri in cui si presume che Rubio verrà usato col contagocce - semmai dovesse scendere in campo in tutte queste partite (ci si aspetta che la riunione di sabato mattina tra la squadra e lo staff medico gli dia l'ok per giocare contro Dallas). Tuttavia, dopo questo tour de force, Minnesota giocherà soltanto 4 partite in 14 giorni, tre di queste nei 12 giorni che vanno dal 21 dicembre al 1 gennaio. Il record della squadra quando ha avuto almeno un giorno di riposo tra una partita e l'altra è di 9-5. L'impatto di Rubio potrebbe essere molto forte. Lo spagnolo ritrova in campo un roster rimaneggiato che ha mantenuto solo sei elementi di quel gruppo che aveva ottenuto un ecord di 5-20 dopo il suo infortunio. I due lunghi di riferimento, Nikola Pekovic e Love, dovrebbero avere più opportunità sotto canestro grazie ai passaggi di Rubio e alle marcature che attrarrà su di sé. In particolare, Love - il quale potrebbe essere tornato in campo troppo presto visti i continui disagi alla mano e le pessime percentuali al tiro - dovrebbe trovare più spazi liberi quando ricomincerà a entrare in sintonia col playmaker.

RICKY FOR PRESIDENT — Inoltre, la pressione di Rubio sulle difese avversarie e la sua grandissima visione di gioco potrebbero essere oro colato per tiratori come Chase Budinger e Roy, se solo non fossero infortunati. Ma Luke Ridnour beneficerà della loro assenza, così come farà il duo russo. Infatti, i movimenti senza palla e le incursioni sulla linea di fondo di Andrei Kirilenko potrebbero portare lui e Rubio ad almeno un paio di appoggi spettacolari a serata; l'innesto di Alexey Shved, che non sarà più soltanto un sostituto di Rubio, nel backcourt porterà ad azioni più articolate con maggiori possibilità di segnare in attacco e a una difesa migliore di quanto ci si aspetti. "E' uno di quei giocatori capaci di fare la differenza in una partita - ha detto Kirilenko ai giornalisti in settimana -. In allenamento abbiamo modo di vedere cosa fa in ogni azione e in ogni possesso sia offensivo sia difensivo. E' davvero merce rara, aggiunge quel qualcosa in più in ogni partita. Sa correre palla in mano, è capace di aumentare i ritmi e i suoi passaggi sono incredibili". E il suo ritorno potrebbe essere non solo la salvezza, ma la marcia in più dei Timberwolves.