C.J. McCollum, scelta n°10 di Portland nell'ultimo draft. Ap

Tutti aspettavano Ben McLemore, invece è stata un'altra matricola a prendersi il palcoscenico nella seconda giornata della Summer League di Las Vegas: CJ McCollum, scelta n° 10 dell'ultimo draft dei Portland Trail Blazers, ha lasciato il segno con una prestazione di grande concretezza nella sua prima uscita ufficiale. Ottimi anche i segnali dati da alcuni giocatori al secondo anno, vedi Marquis Teague, John Henson e soprattutto il lituano Jonas Valanciunas.

CJ McCOLLUM — (Portland) – Con Lillard ad ammirarlo, ha fatto vedere tutto ciò che i suoi estimatori già sapevano: offensivamente è uno dei più completi del lotto per la varietà di soluzioni che può permettersi in uno contro uno. Nel ko contro i Suns ha messo a segno 22 punti, 15 nel primo tempo, costruendosi il tiro con la velocità del primo passo e le ottime proprietà di palleggio. Il prodotto di Lehigh era fermo dal 5 gennaio per una frattura da stress al piede, ma sembra aver recuperato alla grande: i dubbi sul suo ruolo in Nba sono legittimi, ma è più facile lasciarsi trasportare e immaginare che backcourt potrà formare con l'ultimo rookie dell'anno.

MARQUIS TEAGUE & ANDREW GOUDELOCK — (Chicago) – Notizie incoraggianti per Tom Thibodeau nella vittoria su Memphis. Il regista ex Kentucky sembra aver passato lo scoglio del noviziato Nba: maturato nel gestire tempi e situazioni di gioco, in transizione ha avuto grande fiducia nel creare per sé e per i compagni, chiudendo con 12 punti, 7 assist e soprattutto 1 sola palla persa in 32'. Goudelock, Mvp dell'ultima D-League, ha mostrato tutto il suo potenziale balistico in una prova da 26 punti, 11 dei quali in un 2° quarto: resta una guardia un po' sottodimensionata, ma nei Bulls che dopo Belinelli dovrebbero perdere anche Nate Robinson può trovare posto.

JONAS VALANCIUNAS — (Toronto) – Dominante nel suo debutto in Summer League (la scorsa estate era alle Olimpiadi) contro Miami: 20 dei suoi 23 punti sono arrivati in un primo tempo in cui è stato inarrestabile. La prima cosa che balza all'occhio è il progresso fisico: il lituano ha un altro corpo rispetto al suo anno da rookie, specie nella parte superiore. Deve recuperare un po' di esplosività, ma intanto ha mostrato più sicurezza nel giocare in post basso e una potenza travolgente nel convertire gli scarichi. Limitato dai raddoppi nella ripresa, anche per l'inconsistenza delle guardie dei Raptors.

JOHN HENSON — (Milwaukee) – Con 19 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate in appena 20' il lungo ex North Carolina ha messo la sua firma nella vittoria dei Bucks sui Nuggets. Undici punti sono arrivati nel solo primo quarto, con le sue classiche giocate d'atletismo su situazioni ricercate, come il pick and roll in transizione, o casuali, grazie al suo lavoro a rimbalzo offensivo. Che potesse dominare a questo livello l'aveva già dimostrato l'anno scorso, ora sembra più confidente e fisicamente pronto per lasciare il segno anche in stagione. Tra i lunghi, menzione anche per il fresco ex di Sassari Drew Gordon, 17 e 10 rimbalzi contro Dallas.

STEFHON HANNAH — (D-League) – La sorpresa della notte: 23 punti, tutti nel secondo tempo, per spingere la selezione della D-League al successo su Minnesota, vincendo il duello personale con l'ex veneziano Kee Kee Clark, anche in difesa. Uno dei più esperti del torneo dall'alto dei suoi 28 anni, 2 volte difensore dell'anno nella lega di sviluppo dell'Nba dopo il girovagare tra Cipro, Lituania e Polonia, oggi tutti ne conoscono il nome. Ma saprà guadagnarsi un'occasione più importante da qui alla fine della Summer League?