Partita la Summer League
A Las Vegas sfilata di talenti

La Summer League di Las Vegas, vittima lo scorso anno del lockout, torna in prima linea nel calendario del precampionato Nba: il torneo è iniziato venerdì e durerà fino al 22 luglio, con la partecipazione di 24 squadre che si affronteranno in 60 partite. Questo evento rappresenta un momento importante nel processo di maturazione di due classi del draft: i rookie del 2011 non hanno avuto l’opportunità di esserci lo scorso anno, perdendo di fatto l’unica possibilità di partecipare a una parvenza di training camp, mentre le matricole del 2012 hanno iniziato la loro carriera nella Nba solo da un paio di settimane. È prevista la presenza di dodici delle prime 14 scelte del draft del giugno scorso, con la sola eccezione di Anthony Davis e Andre Drummond, il primo perché chiamato al posto di Griffin in nazionale, il secondo perché ha già disputato la Summer League di Orlando con i Pistons. Ecco alcune delle storie più interessanti di questa edizione:

Kendall Marshall, 20 anni, due stagioni alla North Carolina. Afp

ari su austin — La prima apparizione di Anthony Davis, prima scelta assoluta del draft, con la maglia degli Hornets, salta. Davis, che non era tra i 12 convocati degli Stati Uniti per l’Olimpiade di Londra, è stato richiamato per l’amichevole di due giorni fa contro la Repubblica Dominicana, dopo che Blake Griffin ha lasciato il training camp di Las Vegas per Los Angeles, dove si è sottoposto a degli esami al ginocchio sinistro infortunato. In seguito è arrivata la notizia che Griffin dovrà operarsi e salterà l’Olimpiade: sarà proprio Davis, che dunque non ci sarà alla Summer League, a prendere il suo posto nel roster degli Usa. Gli Hornets esordiranno nel torneo solo sabato sera e, nonostante l’assenza di Davis, sarà interessante seguire il debutto di Austin Rivers, scelto alla numero 10 nel draft.

la scomoda eredità di Steve Nash — Kendall Marshall, nuovo playmaker dei Suns dotato di un istinto naturale come assist-man e miglior distributore di gioco del draft, verrà sicuramente adottato dai tifosi dei Suns proprio perché lo attende il difficilissimo compito di sostituire uno dei giocatori più amati nella storia della franchigia. Se Goran Dragic firmerà con i Suns dopo aver raggiunto l’accordo verbale con la dirigenza, Marshall non sarà per sua fortuna l’unico elemento della squadra a dover riempire il vuoto lasciato da Nash. Che è comunque enorme.

Kyrie Irving, 20 anni, rookie del 2012. Ap

Il quintetto di partenza dei Cleveland Cavaliers — Tra la Summer League e la regular season non dovrebbe cambiare molto per i Cavs. A Las Vegas ci saranno Kyrie Irving, rookie dell’anno in carica, e Dion Waiters, scelta numero 4 nel draft, i due giocatori sui quali Cleveland punta forte per il backcourt del futuro. Scenderanno in campo anche Tristan Thompson, quarta scelta del draft lo scorso anno e Tyler Zeller, selezionato alla numero 17 due settimane fa: potenzialmente sarà questa l’asse ala grande-centro dei nuovi Cavs.

La trasformazione di Jimmer Fredette — A BYU Fredette aveva destato una grande impressione per la sua abilità in fase realizzativa e sembrava destinato a una crescita continua. Per compiere il grande salto e diventare il distributore di gioco di cui hanno bisogno i Kings, Fredette ha bisogno di allenarsi secondo un calendario normale, quello che gli è mancato lo scorso anno a causa della cancellazione della Summer League e di un training camp a ritmi troppo forsennati per un rookie che, non a caso, ha deluso nella sua prima stagione Nba. A Las Vegas, la guardia dei Kings avrà un’importante opportunità di imparare confrontandosi con alcuni pari ruolo giovani e di buonissima qualità.

Damian Lillard, 22 anni da compiere il 15 luglio. Presswire

Un nuovo inizio per i Trail Blazers — I Blazers sono sempre la squadra di LaMarcus Aldridge, ma il playmaker Damian Lillard, scelta numero 6 nel draft e il centro Meyers Leonard, selezionato alla numero 11, potrebbero avere fin da subito la responsabilità di partire in quintetto: se Portland avesse scelto un nuovo allenatore, la Summer League sarebbe stata per loro una buonissima opportunità per iniziare a calarsi nei meccanismi di gioco della squadra. Ma è proprio questo il problema principale dei Trail Blazers: nei giorni della Summer League, la dirigenza cercherà di stringere i tempi per decidere il nome del futuro coach.

L’esordio dell’unico giocatore straniero — Il francese Evan Fournier, scelto dai Nuggets alla numero 20, è l’unico giocatore selezionato al primo giro del draft a non essere di origine americana e sarà dunque tutto da scoprire per i tifosi e per gli avversari statunitensi. Dopo il draft, si erano rincorsi i dubbi sul suo approdo nella Nba nel 2012-13, ma lo swingman francese ha firmato con Denver: ci sarà dunque al via della Summer League e della prossima stagione.