Rose brucia le tappe
Rientro più vicino?

Derrick Rose, Mvp della stagione 2010-11. Reuters

Pare che Derrick Rose stia bruciando le tappe del recupero dopo l’intervento chirurgico al legamento crociato anteriore: potrebbe essere una bellissima notizia per i Chicago Bulls e per i loro tifosi. Ma potrebbe anche essere una pessima notizia se dovesse indurre Rose o i Bulls a forzare il rientro in campo, con il rischio di compromettere obiettivi ben più importanti di qualche vittoria, di qualche biglietto in più venduto e, forse, anche di una semplice qualificazione ai playoff del prossimo anno.

poco entusiasmo a chicago — Fino ad ora, questa è stata un’estate abbastanza cupa a Chicago, forse perché i Bulls non sono ancora stati in grado di smuovere l’entusiasmo della gente in vista della prossima stagione. La scelta numero 29 nel draft del playmaker di Kentucky Marquis Teague – un giocatore che potrebbe eventualmente sostituire Rose, ma non giocare al suo fianco – non stuzzica la fantasia dei tifosi: anche il ritorno di Kirk Hinrich, una "combo-guard" costata abbastanza poco ai Bulls che per prenderlo hanno sfruttato una mini mid-level exception, è passato quasi inosservato, probabilmente perché l’ex giocatore degli Atlanta Hawks è considerato un elemento che può servire a vincere qualche partita, ma che non sposta gli equilibri nella corsa al titolo Nba. L’ala Luol Deng sta preparando con la nazionale della Gran Bretagna l’Olimpiade di Londra e, di conseguenza, ha rimandato a data da destinarsi l’intervento chirurgico a cui dovrebbe sottoporsi dopo un infortunio ai legamenti del polso sinistro. Anche per questo, la linea dura nei confronti di alcune riserve da parte dei Bulls – che probabilmente pareggeranno l'offerta dei Rockets per Omer Asik ma che non hanno confermato C.J. Watson e Ronnie Brewer e rischiano di perdere Kyle Korver e John Lucas III – lascia perplessi i tifosi, che si stanno chiedendo se per la dirigenza sia più importante risparmiare qualche soldo o fare finalmente strada nei playoff. Tutto questo mentre si rincorrono le voci sul rinnovo contrattuale del coach Tom Thibodeau, un problema sicuramente meno urgente ma che certo non aiuta a rasserenare il clima intorno ai Bulls.

L'infortunio di Derrick contro i Sixers. Reuters

"brucia le tappe" — Da Los Angeles, dove Derrick Rose vive durante l’estate, rimbalzano le dichiarazioni a Espn.com di Reggie Rose, fratello e manager dell’Mvp del 2011, su un possibile rientro anticipato del giocatore. Brian Cole, il chirurgo che ha operato il playmaker dei Bulls, aveva parlato di tempi di recupero tra gli 8 e i 12 mesi dal momento dell’intervento chirurgico: nel primo caso, Rose tornerebbe all’inizio del 2013, mentre nel secondo caso salterebbe l’intera stagione. Le dichiarazioni di Reggie Rose contribuiscono ad alimentare le speranze dei tifosi in un momento in cui hanno bisogno di aggrapparsi a qualcosa di positivo: "Derrick cammina senza il supporto ortopedico. Sta bruciando le tappe: per adesso pensa solo a recuperare dall’infortunio, nessuno sta cercando comunque di mettergli fretta. Sta facendo un grande lavoro di riabilitazione, ma dovrà attendere ancora prima di riassaporare le sensazioni della pallacanestro". Eppure, per i tifosi che attendono con impazienza il ritorno del loro campione queste parole potrebbero rappresentare un passo avanti nella ricerca di un segnale positivo in cui credere. Non è pensabile che i Bulls possano cedere all’impazienza della gente, correndo il rischio di gettare troppo presto nella mischia il giocatore simbolo della squadra. Ma tenerlo fuori potrebbe essere altrettanto rischioso, non solo perché lo stesso Rose morde il freno in attesa di tornare a giocare, ma perché una scelta di questo tipo potrebbe contribuire a alimentare ulteriori dubbi sull’operato della dirigenza.

decisione difficile — Derrick Rose starà anche bruciando le tappe, ma dovrà stare attento a non forzare i tempi di recupero, allungandoli magari di un paio di settimane. Il futuro dei Bulls e la serenità dei loro tifosi dipendono soprattutto dalla decisione del loro campione.