Miami, ecco Allen e Lewis
"Hanno voglia di vincere"

Ray Allen, 36 anni, tra Pat Riley e Erik Spoelstra con la sua nuova maglia degli Heat. Afp

Il ruolo di Ray Allen a Miami è ancora da definire, ma ovviamente questo non infastidisce affatto il miglior tiratore da tre dell'Nba. Sia lui che Rashard Lewis hanno firmato oggi i loro contratti con gli Heat: i campioni Nba prendono così due veterani che aggiungeranno esperienza e versatilità a una squadra che già può sfoggiare giocatori del calibro di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. I due nuovi arrivati hanno subito dichiarato di volersi adattare allo stile di gioco degli Heat. "Capirò ben presto cosa è meglio per me - ha detto Allen, accompagnato dal presidente degli Heat Pat Riley e da coach Erik Spoelstra, nella conferenza stampa di presentazione -. Questa squadra ha vinto un titolo senza di me, quindi non mi aspetto che il coach cambi il suo stile di gioco per venirmi incontro. Sono io che dovrò lavorare in campo per adattare il mio a quello dei miei nuovi compagni di squadra".

obiettivo anello — Allen ha raggiunto l'accordo con gli Heat venerdì scorso, decidendo di lasciare Boston dopo cinque belle stagioni coronate dall'anello nel 2008, mentre Lewis ha concluso ieri la trattativa con Miami. Allen guadagnerà poco più di 3 milioni di dollari in questa stagione e Lewis ha firmato per 1,35 milioni, da aggiungersi ai 13,7 di buonuscita da New Orleans all'inizio della offseason. "Ormai se ripenso alla mia carriera, vedo che sono stato chiamato per l'All Star Game, gioco da 13-14 anni e ho già guadagnato un bel po' di soldi - dice Lewis -. Tutti si prefiggono degli obiettivi durante la propria carriera, e il mio adesso è ovviamente quello di vincere un titolo Nba. Prima o poi dovrò smettere e sono sicuro che anche voi state notando i miei capelli che iniziano a ingrigirsi".

la scelta di ray — Se per Lewis l'arrivo a Miami è un nuovo inizio, per Allen è la conclusione di un periodo pieno di colpi di scena. La stagione dei Celtics si è conclusa poco più di un mese fa con la sconfitta in gara-7 delle finali di Eastern Conference. Dopo quella partite, Allen era insolitamente commosso, dichiarando però che, nonostante una stagione minata dagli infortuni (è ancora convalescente dall'intervento chirurgico per la rimozione di frammenti ossei dalla caviglia destra) aveva ancora forza e gambe per continuare a giocare. Boston ha provato a tenerlo, offrendogli il doppio di quanto guadagnerà negli Heat, ma alla fine, Allen è volato a Miami. "Durante l'estate non si sa mai cosa possa succedere - dice Allen - bisogna andare avanti passo dopo passo, cercando di capire cosa è meglio per se stessi e la propria famiglia. Ecco perché adesso sono qua".

l'addio a boston — Allen ha inoltre detto che sia il coach Doc Rivers che il general manager Danny Ainge sono rimasti profondamente delusi dalla sua decisione. Quando il giocatore stava ormai prendendo la strada di Miami, si è messo in contatto con Garnett (vista la profonda amicizia tra loro e Paul Pierce a Boston), scrivendogli un sms nel quale lo avvertiva del probabile esito della trattativa. Garnett ha risposto di essere sicuro che Ainge avrebbe fatto di tutto per provare a trattenerlo a Boston. Alcuni giorni dopo, Allen era a Miami a firmare con gli Heat e nella conferenza stampa di oggi ha smentito le voci che motivavano il suo trasferimento a causa di incompatibilità caratteriali con il playmaker dei Celtics Rajon Rondo. "Non credo proprio che la cosa abbia influenzato la mia decisione - dice - eravamo compagni di squadra e in campo ci trattavamo come fratelli. Poi ognuno ha le sue differenze, come tutti. Per esempio, Paul mangia i corn flakes a colazione, ma a me non piacciono affatto. Tutto questo fa parte di come siamo fatti a livello individuale".

i big 3 di miami — Lewis ha pensato a lungo su cosa voglia dire giocare insieme a James, Wade, Bosh e Allen ed è arrivato alla conclusione che le difese avversarie si troveranno spesso in confusione. "Dovranno raddopiare su LeBron, poi su Dwyane Wade e anche su Chris Bosh. Secondo voi potranno permettersi di lasciare Ray Allen libero? - dice Lewis - A qualcuno però dovranno pur lasciare spazio. Ecco perché credo che dovrò tirare molto spesso in sospensione e soprattutto mandare la palla a canestro". Poco dopo, Lewis ha posato insieme a Riley e Spoelstra mostrando la sua nuova numero 9 coi colori di Miami. "Ha già fatto parte di un bel progetto, ha giocato le finali, insomma, è un vincente - dice Spoelstra - e da avversari abbiamo dovuto lottare parecchio contro di lui".

ex compagni — Ma Spoelstra ha parole di elogio anche per Allen: "Sono davvero pochi quei giocatori che incutono timore negli avversari, e Ray è uno di quelli". Allen e Lewis hanno giocato insieme a Seattle dal 2003 al 2007, ed entrambi si inseriscono alla perfezione nel piano di Miami per aiutare James, Wade e Bosh con tiratori dalla distanza che possano far allargare le maglie delle difese avversarie. I 2.718 canestri da tre punti messi a segno da Allen rappresentano il record Nba di tutti i tempi, mentre Lewis è al quinto posto della classifica dei giocatori in attività con 1.690 centri da oltre l'arco. Frenato da una contusione ossea del ginocchio sinistro, Lewis ha accumulato una media dei 7.8 punti in 28 partite con Washington nella stagione appena trascorsa. Nell'arco della sua carriera, ha messo a segno 16,1 punti a partita con le maglie di Seattle, Orlando e Washington. "Credo sia importante, anno dopo anno, continuare ad aggiungere talento, qualità, esperienza e giocatori che hanno voglia di vincere - dice Riley - e penso proprio che negli ultimi due giorni abbiamo scoperto quanta fame abbia Rashard".