Siena, figurone a Cleveland
Bargnani doma il Real

Fioccano i test in vista della stagione Nba. Siena perde ma a testa alta contro Cleveland, mentre non ha scampo il Real Madrid contro Bargnani e compagni.

Dion Waiters (3) marcato da Kristjan Kangur Ap

Cleveland-Siena 91-85
Stavolta Siena non molla l’osso e rimane attaccata al risultato fino ai secondi finali. Certo, i Cleveland Cavaliers non sono forti come i San Antonio Spurs, squadra che punta al titolo, e hanno poche chance persino di andare ai playoff. Bisogna aggiungere che la loro preparazione è iniziata da appena una settimana e ci sono ancora un bel po’ di lavori in corso e bla, bla, bla. Ma il dato oggettivo è che la Montepaschi in certi momenti mette loro paura, costringendoli al massimo impegno. Siena chiude in vantaggio il primo quarto (22-17) e il primo tempo (36-33), poi si fa riprendere, va sotto fino a -10 nel terzo periodo e a 3’12” dalla sirena, i Cavs sono a +11 e in perfetto controllo. Almeno sembra. Perché i campioni d’Italia con una tripla di Kangur a 18”9 dal termine si riportano a -4 (85-89). E solo il tiro dell’israeliano Kasspi, pochi attimi dopo, sigilla la partita sul 91-85. Rispetto alla prova contro gli Spurs, c’è stata una migliore selezione di tiri, mira più precisa, anche se non eccelsa (34.6% dal campo contro il 49.3% dei Cavs), ma soprattutto alcuni giocatori sono saliti di livello. Su tutti, Hackett (14 p.ti con 5/6, 5 rim., 4 ass., 2 recuperi e 1 stoppata) e Janning (21 p.ti con 2/6 da due e 5/8 da tre, 5 r., 2 a.). E anche Brown ha fatto un’ottima gara (22 punti, miglior realizzatore, ma con 6/18 dal campo). Sicuramente rispetto al debutto contro la Nba di sabato sera, ci sono stati meno emozione e timore reverenziale. Insomma, Siena con Cleveland regge perfettamente il confronto. E come aveva detto coach Luca Banchi alla vigilia della prima gara: ”Almeno sette o otto squadre Nba, se non di più, non vincerebbero l’Eurolega”. Dopo questa sconfitta è più rinfrancato, rispetto al dopopartita con gli Spurs. Con rammarico, dice: “Peccato, perché nei primi due periodi avremmo potuto costruire qualcosa in più del vantaggio risicato che avevamo all’intervallo. Nel terzo e nel quarto li abbiamo costretti a intensità e fisicità superiori, e a rotazioni più ridotte. Ci siamo guadagnati il loro rispetto e questo è sicuramente un fatto che ci fa andare a casa con sensazioni positive. Fino al 48’ ce la siamo giocata con la faccia giusta”. Oggi inizia il lungo rientro a casa che si concluderà solo domani (mercoledì), con poco più di 48h prima del debutto casalingo di Eurolega contro Berlino. Dopo le partite dei sogni, la dura realtà.
Siena: Brown 22 (1/5, 5/13), Janning 21, Hackett 14. Rimbalzi: Eze 10. Assist: Brown 7.
Cleveland: Samuels 14. Rimbalzi: Varejao 8. Assist: Irving, Miles, Gee e Gibson 3.
Dal nostro corrispondente Massimo Lopes Pegna

Toronto Raptors-Real Madrid 102-95
La seconda sfida tra i Raptors e il Real Madrid si conclude con un successo per Toronto che vendica la sconfitta per 103-104 nel match contro gli spagnoli dell’11 ottobre 2007 (con 23 punti di Andrea Bargnani). Tribune mezze vuote all’Air Canada Centre, complice il Thanksgiving Day in Canada, e tipica energia da precampionato dentro e fuori dal campo. Il Real Madrid esordisce con 6/7 al tiro e si porta in testa 10-20 costringendo Dwane Casey a chiamare il primo timeout dell’anno. Dopo il primo quarto però i padroni di casa conducono 29-22 grazie a un parziale di 19-2 propiziato dal secondo quintetto di Toronto, troppo veloce ed atletico per i madrileni. Amir Johnson è il miglior marcatore dei Raptors con 7 punti seguito da Bargnani e DeRozan con 6. Le prime iniziative del Mago sono tutte entrate a canestro con risultati alterni. Bargnani, apparso pimpante nel training camp di Halifax, ha ovviamente un po’ di ruggine addosso dopo sei mesi di digiuno nelle gare ufficiali: “Sono molto contento di aver giocato una partita dopo tutto questo tempo - ha commentato Bargnani -. La squadra ovviamente era molto stanca dopo il training camp, molto duro dal punto di vista fisico”. L’unico canestro dell’azzurro nel secondo quarto avviene dall’angolo della lunetta in transizione dopo alcuni errori (1/6 dal campo nella seconda frazione). Alla fine Bargnani arriva a quota 14 punti (5/16 dal campo, di cui 1/5 da tre) e fa 3/6 nei liberi, aggiungendo 4 rimbalzi in 30 minuti. “Le gambe non ci sono ancora. Ci vorrà ancora una decina di giorni”, spiega il Mago. La gara va avanti a strappi, con il Real di nuovo in testa sul 40-44, Toronto che risponde e va a +10 nel terzo quarto per poi farsi raggiungere sul 65-65. Nell’ultimo quarto Toronto prende il controllo sul match con 2 triple consecutive del rookie Terrence Ross (settima scelta nel draft) e nel finale Toronto controlla il vantaggio.

Nel post-gara Bargnani e il coach sono sulla stessa lunghezza d’onda e sottolineano l’abilità al tiro di Ross che lo rende già utilizzabile malgrado gli errori tipici da rookie. Entrambi parlano anche di partita dura (Andrea) e buonissimo test (Casey), citando la tenacità della difesa opposta a un avversario dallo stile di gioco insolito per gli standard Nba. Infatti la super circolazione di palla e le puntuali uscite dai blocchi dei madrileni mettono a dura prova Calderon e compagni che hanno un positivo impatto da parte dei lunghi di riserva Amir Johnson e Ed Davis. Il centro affiancato a Bargnani in quintetto è Aaron Gray, ma il coach si è detto pronto a far partire anche Johnson a seconda delle situazioni. Bargnani, DeRozan e Landry Fields hanno il posto assicurato in quintetto, mentre Calderon è una garanzia in regia in attesa del recupero dell’infortunato Kyle Lowry. Il nuovo play dei Raptors non giocherà di sicuro le prossime tre gare di pre-season per curarsi una contrattura all’adduttore sinistro. Il lituano Jonas Valanciunas, che ha già conquistato tutti con la sua simpatia, sembra invece molto vicino all’attesissimo esordio nella Nba.
Toronto: DeRozan 18, Lucas 16, Bargnani 14.
Real Madrid: Mirotic 17, Pocius 15, Fernandez e Llull 10.
Adriana Galimberti, twitter @Gal_Adri