Siena sconfitta dagli Spurs
Gallinari, buona la prima

Siena esce sconfitta ma a testa alta dal match di San Antonio contro gli Spurs. Gallinari debutta nella preseason con 15 punti e Denver batte i Clippers a Las Vegas. Memphis piega il Real Madrid.

Rasic e Kangur contrastano Neal. Ap

San Antonio Spurs-Montepaschi Siena 106-77
Le note dell’inno di Mameli fanno sempre un certo effetto quando risuonano dentro un’arena Nba. Peccato che l’AT&T Center, però, presenti tribune con buchi piuttosto ampi. San Antonio parte subito forte con un quintetto da paura: Parker, Green, Diaw, Duncan e Leonard, con Ginobili sesto uomo. Non bisogna dimenticare che questa formazione era stata in vantaggio 2-0 contro Oklahoma nella finale di conference dell’Ovest. La Montepaschi non se lo scorda perché viene tradita da una comprensibile emozione: nel primo quarto (ma sarà la nota dolente un po’ di tutta la partita) fa molta fatica a trovare il canestro. Moss è 0/6 (finirà 1/9), Janning è 0/4. Solo Eze, Brown e Sanikidze azzeccano qualche tiro. Ma la gara rimane comunque in equilibrio. Addirittura la tripla del georgiano a 7’05” dalla fine del periodo, a cui fa seguito il contropiede di Brown (alla fine 20 punti, ma con 1/7 da due e 4/10 da tre), riporta Siena a -1 (11-12). Il primo quarto si chiude con San Antonio avanti 29-18, ma la formazione italiana tira col 27.3% dal campo e gli Spurs con il 54.5%. Fra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa è dove si scava il crepaccio: con un parziale di 20-2 in cui San Antonio ottiene il massimo vantaggio (+30), pur avendo coach Popovich già panchinato definitivamente Manu Ginobili (miglior realizzatore della serata fra i suoi con 11 punti) e Tony Parker, inarrestabile con le sue incursioni. Poi, negli ultimi tre minuti Siena recupera terreno (8 punti) e anzi, il terzo periodo sarà l’unico in cui batterà gli Spurs (22-20 il parziale). “E’ il dato confortante – dice Banchi -. Perché dopo timidezza e timore reverenziale dei primi due periodi, vincere il terzo quarto e giocare punto a punto nell’ultimo ci dà morale e fiducia”. Nel quarto finale gli Spurs mettono dentro le riserve delle riserve (Popovich ruoterà 18 giocatori), fra cui anche Eddie Curry che, un po’ sovrappeso, non se la cava male (7 punti in 9’18”). E bravino è anche l’altro volto nuovo, il play francese, Nando De Colo. Finisce 106-77, ma lo score ha veramente scarsa importanza. Siena esce a testa alta, con diverse attenuanti: sicuramente la fatica di un viaggio estenuante e l’applicazione delle regole Nba (l’arco da tre più lontano in parte spiega la pessima mira della serata). E alla fine le pacche amichevoli di coach Pop sono una botta di fiducia per Luca Banchi. Che dice: “E’ stato tutto come mi aspettavo. Siamo stati capaci di far intravedere sprazzi di gioco che avevano un senso. Contro gente di talento incredibile, che è assieme da tanti anni. Qui si parla dell’eccellenza assoluta. E noi non siamo più una potenza continentale, ma una squadra in divenire con grandi margini di miglioramento. Partite così, poi, offrono spunti importanti al nostro processo di crescita. Già con Cleveland potremo fare di più”.

Danilo Gallinari, 24 anni, in Nba dal 2008. Reuters

Los Angeles Clippers-Denver Nuggets 104-106
Parte da Las Vegas la stagione di Danilo Gallinari e dei Nuggets. Denver inizia la preseason con un successo al fotofinish contro i Clippers, 106-104 il punteggio, al termine di un match divertente, risolto dal layup sulla sirena di Ty Lawson. I ritmi sono naturalmente quelli del precampionato, Gallinari comunque mostra già una buona condizione e chiude con 15 punti e cinque assist a referto in 25’ di gioco. I Clippers lasciano a riposo Chris Paul e il veterano Grant Hill e in attacco si affidano a un attivissimo Eric Bledsoe. Blake Griffin invece decide di non forzare, così come il nuovo acquisto Lamar Odom che produce 14’ decisamente anonimi. Griffin comunque sfoggia la sua nuova tecnica ai liberi ma i risultati per ora convincono poco (2/6 dopo aver fallito i primi quattro). Denver dal canto suo sa di poter contare su uno dei roster più atletici della lega e prova a correre dal primo minuto. Il Gallo trova il suo primo canestro dal campo dalla lunga distanza e mostra sprazzi di ottimo basket. Piace anche Andre Iguodala che sembra poter davvero esaltarsi con gli schemi offensivi di coach Karl. Sul finire del primo tempo i Nuggets allungano grazie all’ottimo impatto di Jordan Hamilton il quale realizza nell’arco di nove minuti 15 punti. Denver scappa al +12 poi va al riposo avanti 56-51. Nella ripresa la musica cambia quando DeAndre Jordan, con un paio di eccellenti giocate difensive, scuote i Clippers. Bledsoe e Willie Green spingono la squadra di LA al parziale di 8-0 nelle battute finali del terzo quarto e i Clips così riprendono i Nuggets. Spazio alle riserve pero’ nell’ultima frazione. almeno fino ai minuti finali quando con il risultato in bilico entrambi gli allenatori riportano i titolari, incluso Danilo Gallinari, sul parquet e provano a vincere il primo match della stagione. Alla fine ha ragione George Karl, premiato dalla penetrazione di Ty Lawson proprio allo scadere dopo che il solito Bledsoe aveva pareggiato i conti (104-104) a tre secondi dalla sirena.
Los Angeles Clippers: Bledsoe 25 (12/17). Rimbalzi: Bledsoe 8. Assist: Bledsoe 6.
Denver: Gallinari: 15 (1/3, 3/6), con due rimbalzi, cinque assist, un recupero in 25’. Faried 18 (7/11). Rimbalzi: Koufos 8. Assist: Carter 7.

Memphis Grizzlies-Real Madrid 105-93
Nessuna sorpresa a Memphis. Ai Grizzlies basta una discreta prestazione per tenera a bada il Real Madrid. Un buon Rudy Fernandez guida gli spagnoli che pero’ non riescono a contenere Rudy Gay (27 punti) e Marc Gasol, il quale sente aria di “clasico” e si rimbocca le maniche sotto canestro. Memphis gioca un buon primo tempo, chiuso avanti 62-47, poi scappa al +16 all’inizio dell’ultimo quarto. Gli ospiti non si arrendono e provano a far sudare i Grizzlies arrivando al -5 prima di alzare bandiera bianca subendo un parziale di 12-1 negli ultimi quattro minuti del match.
Memphis: Gay 27 (10/15, 1/3). Rimbalzi: Gasol 16. Assist: Conley 8.
Real Madrid: Fernandez 16 (3/5, 2/6). Rimbalzi: Mirotic 7. Assist: Rodriguez 10.