Anthony e la nazionale
Una storia d'amore

La facilità con cui Carmelo Anthony si muove per il campo quando indossa la canotta con la scritta Usa è davvero evidente. In un contesto in cui deve amalgamarsi con altre stelle e dove non c'è la pressione data dal doversi portare la squadra sulle spalle, come a Denver o a New York, Anthony sembra completamente rilassato. Non vogliamo certo dire che si senta a disagio a essere l'uomo simbolo di una franchigia che si porta dietro il peso di una tifoseria e di una città intera, anche perché lo ha sempre fatto sin dai tempi in cui giocava a Syracuse, ma negli ultimi nove anni la nazionale statunitense è diventata una specie di rifugio per Anthony. La sua convocazione fa ormai parte della routine della gestione di Jerry Colangelo e del c.t. Mike Krzyzewski. Anthony ha accumulato 59 presenze in 10 tornei con la rappresentativa a stelle e strisce, solo LeBron James fa parte del roster della nazionale da così tanto tempo, ed entrambi si apprestano a giocare i terzi Giochi Olimpici di fila.

Carmelo Anthony, nato il 29 maggio 1984. Reuters

realizzatore — Se James è chiaramente il migliore, Kobe Bryant il leader indiscusso e Kevin Durant il giocatore più interessante dal punto di vista delle prospettive future, si potrebbe comunque dire che Anthony sia il tassello più importante della squadra che si presenterà a Londra. E questo è particolarmente vero, vista la poca profondità di giocatori esperti sotto canestro e la capacità di Anthony di giocare come ala forte in competizioni internazionali. "In questa squadra lo mettiamo nelle condizioni di fare ciò che sa fare meglio, concludere le giocate - dice Bryant - Non gli chiediamo niente di più, solo pensare alle conclusioni, tirare quando ha spazio oppure passare la palla. Ecco perché siamo convinti che farà un ottimo lavoro con noi".

generazione — Anthony è uno dei migliori marcatori Nba sin dal suo debutto, ma è anche una delle stelle più criticate della sua generazione. I suoi cinque compagni della top five del draft (James, Darko Milicic, Dwyane Wade e Chris Bosh) hanno ricevuto o riceveranno un anello di campioni Nba, visto che gli Heat verranno ufficialmente premiati nella prima partita della stagione 2012-13. Nonostante i numerosi riconoscimenti ottenuti nell'arco della sua carriera, cinque volte all'All Star Game e inserito nella formazione All-Nba, Anthony finisce spesso sui giornali per i suoi demeriti. "Non capisco perché venga preso così tanto di mira - dice Krzyzewski - parliamo di uno dei migliori giocatori al mondo che, in campo internazionale, può ricoprire tre ruoli diversi. Nella nostra squadra non gioca fisso in un ruolo ma può variare a seconda dell'andamento della partita e credo che tutti i campioni come lui gradiscano avere questa versatilità. Dal punto di vista difensivo a Carmelo piace il gioco fisico, essendo un ragazzo che non si tira mai indietro sui contatti e sa come sfruttarli. Credo che sia uno dei migliori giocatori dell'Nba che riesce a giocare ancora meglio in campo internazionale, cosa non così scontata come sembra".

Chris Paul, Carmelo Anthony e LeBron James. Reuters

redeem team — Anthony ha detto di trovarsi molto bene sia dal punto di vista del gioco che della personalità; essere in grado di amalgamarsi in un roster di altissimo livello e comunque poter esprimere il proprio stile di gioco, adattandolo a quello delle altre stelle che compongono la nazionale olimpica, gli permette di prendersi delle libertà che gli vengono negate con il suo club. Qui non ha ruoli fissi che possono limitare il suo stile di gioco, niente che possa frenare la sua abilità o il suo contributo. "Non devo segnare 20 o 30 punti per vincere una partita - dice Anthony - qui posso scendere in campo e magari cercare di prendere 10 o 12 rimbalzi e vinceremmo comunque e io sarò felice perché avrò dato il mio contributo. Quindi, qui non devo pensare a segnare punti e basta, che comunque per me non è un peso, ma è bello vedere come ognuno sia in grado di avere le proprie opportunità. Sono le piccole cose che si fanno per la squadra che ci portano al successo". Anthony e James hanno capito questa lezione meglio dei loro compagni di nazionale, hanno fatto parte della deludente spedizione che nel 2004 ad Atene ottenne un misero bronzo e furono poi promossi a capo del "Redeem Team" che conquistò l'oro di Pechino.

versatili — I due amici hanno adottato un atteggiamento simile riguardo agli impegni con la nazionale, e questo gli è sicuramente servito per far sempre meglio anno dopo anno. "Io non ho un ruolo fisso, mettetemi solamente in campo - dice James in risposta a chi gli chiede in quale posizione giocherà a Londra - il mio ruolo è lo stesso di Miami: fare qualsiasi cosa per vincere. Se dobbiamo giocare alla grande, allora lo faremo, ma se durante la partita avremo bisogno di abbassare i ritmi, ci adatteremo. La mentalità deve essere quella, se ci si trova a giocare da playmaker allora si difenderà sul playmaker e così via". Anthony ha detto di essere rimasto stupefatto quando in allenamento lui, James e Durant si sono trovati a giocare da 3, 4 e 5. "So benissimo che sembra strano - dice Anthony sorridendo - ma in campo internazionale bisogna essere pronti a tutto e non avere ruoli predeterminati, si deve semplicemente scendere in campo e giocare a basket come se nulla fosse".

durant — Anche Durant, al suo debutto olimpico, ha notato le stesse cose. "Carmelo può benissimo portare palla e giocare da centro. LeBron può ricoprire tutti i ruoli dall'1 al 5, io non so se posso essere in grado di fare il playmaker, ma di certo non ho problemi negli altri ruoli - dice Durant - molti sostengono che non siamo abbastanza alti e che soffriremo dal punto di vista fisico, ma compenseremo con la nostra rapidità. Se partiamo in contropiede chi ci ferma?".

kryzewski — Krzyzewski è convinto che alla base del connubio di lunga durata tra Anthony e la nazionale Usa ci sia il profondo amore per questo sport da parte del giocatore. "Sa benissimo che lo metteremo sempre in condizione di far ciò che vuole in campo, e a lui questo piace - dice il c.t. statunitense, che ha anche ammesso di non sapere cosa aspettarsi da Anthony la prima volta che l'ha incontrato - Abbiamo un gran rapporto e gli voglio molto bene. Immagino che a prima vista nessuno sia sicuro di come andranno le cose con una persona, io non sapevo che sarebbe stato così cooperativo, amichevole e intelligente. Immaginavo fosse un buon giocatore, ma in realtà si è dimostrato anche meglio. Il suo impegno con la nazionale statunitense è davvero ammirevole, una bella storia che va avanti da quasi 10 anni".