LeBron-Durant, coppia d'oro
Con Kobe all'assalto di Londra

lente

LeBron James e Kevin Durant sono tra le stelle di Team Usa a Londra. Reuters

Con l’inizio del training camp della nazionale statunitense a Las Vegas Kevin Durant e LeBron James, due delle stelle più acclamate della Nba, scriveranno un nuovo capitolo del loro singolare dualismo in vista dell’Olimpiade di Londra. Dopo essersi allenati insieme l’estate scorsa durante il lockout e aver dato vita a un duello memorabile durante la regular season e in una spettacolare Finale Nba, James e Durant si ritrovano lungo il cammino che porta al grande appuntamento olimpico. LeBron è l'Mvp in carica, premio che ha vinto per ben tre volte in carriera, mentre Durant ha conquistato quest’anno il suo terzo titolo di miglior marcatore della Nba: logico pensare che le fortune di Team Usa nel torneo olimpico dipendano soprattutto da loro. Per entrambi l’Olimpiade potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione con la maglia della propria nazionale: James cerca la seconda medaglia d’oro consecutiva dopo il successo di Pechino 2008, mentre Durant punta al bersaglio grosso dopo aver trascinato gli Stati Uniti al trionfo nel Mondiale 2010 in Turchia.

compagni di squadra — Per la prima volta James e Durant saranno compagni di squadra in una competizione internazionale: devono averci pensato anche quella sera a Miami, dopo gara 5 delle Finale Nba, quando l’ala degli Heat, che aveva appena conquistato il suo primo titolo, ha abbracciato il rivale e gli ha dato appuntamento per il training camp di Las Vegas. Gli Stati Uniti si presentano all’Olimpiade di Londra con numerose defezioni dovute a problemi fisici, ed è per questo che James e Durant dovranno raddoppiare gli sforzi per non tradire le attese e regalare la medaglia d’oro alla propria nazionale. Sabato verranno resi noti i nomi dei dodici giocatori che difenderanno il titolo conquistato a Pechino: a meno di clamorose sorprese, James e Durant ci saranno e dovranno essere bravi a trovare il giusto feeling tattico nonostante il poco tempo a disposizione.

infortuni — L’Olimpiade comincerà infatti il 27 luglio (il torneo olimpico scatta il 29 con Usa-Francia) e Team Usa si presenterà con un roster profondamente rinnovato a causa degli infortuni che hanno colpito alcuni tra gli elementi più rappresentativi. Tra le assenze più pesanti ci sono sicuramente quelle di Dwyane Wade, Derrick Rose, Dwight Howard, Chauncey Billups e Lamar Odom. Se si esclude Odom, che di fatto ha rifiutato la convocazione, gli altri sono k.o.: anche LaMarcus Aldridge, stella di Portland, rimarrà fermo ai box a causa di un infortunio. L’assenza di questi campioni non ha comunque ostacolato il processo di selezione e domani il general manager di Team Usa Jerry Colangelo e coach Mike Krzyzewski annunceranno in uno speciale televisivo su Nba Tv i nomi dei dodici convocati per l’Olimpiade di Londra: se non fosse stato per le numerose defezioni, probabilmente la lista sarebbe stata definita da tempo.

idee chiare — "Sicuramente gli infortuni e la durata della stagione Nba hanno influito sulle nostre decisioni –ha dichiarato coach K alla Associated Press -. Abbiamo le idee abbastanza chiare, anche se ho ancora un paio di dubbi e in questo senso gli ultimi allenamenti saranno fondamentali per valutare la condizione fisica dei miei giocatori. Ognuno di loro ha le qualità per far parte di questa squadra, per questo voglio capire soprattutto quello che potranno darmi durante l’Olimpiade e come riusciranno a integrarsi con gli altri elementi del gruppo". Per riuscire a guadagnarsi un posto per Londra, i giocatori della nazionale statunitense dovranno dare il massimo in un training camp che si preannuncia particolarmente impegnativo: durerà infatti tre settimane e Team Usa si allenerà in quattro città e in tre paesi diversi. Sono inoltre previste cinque amichevoli in vista dell’inizio del torneo. A causa dell’assenza sotto canestro di Howard, Bosh e Odom, James e Durant potrebbero essere costretti a giocare diversi minuti in un ruolo non loro. Gli Stati Uniti non hanno infatti molte alternative in post basso, dove a competere per un posto in quintetto saranno Tyson Chandler, centro dei New York Knicks e miglior difensore della Nba, Kevin Love, ala dei Minnesota Timberwolves e Blake Griffin, ala dei Los Angeles Clippers. Anche Anthony Davis, centro dei New Orleans Hornets e prima scelta assoluta del draft, ha qualche possibilità di guadagnarsi la convocazione per Londra.

quante star — Nonostante le assenze, gli Stati Uniti si presenteranno all’Olimpiade con un gruppo pieno di star. Kobe Bryant è fresco e cercherà di ottenere un grandissimo risultato in quello che potrebbe essere l’ultimo torneo della sua carriera con la nazionale; i play Chris Paul e Deron Williams sono pronti a far girare la squadra e Carmelo Anthony vuole lasciare il segno in quella che, come per James, sarà la sua terza Olimpiade consecutiva. E poi ci sono i Big Three dei Thunder: Kevin Durant, Russell Westbrook e James Harden puntano alla medaglia d’oro per scacciare i fantasmi di una Finale Nba che non è andata come avrebbero voluto e sperato. A completare il gruppo di giocatori a caccia di una convocazione per Londra troviamo Andre Iguodala, guardia-ala dei Philadelphia 76ers, la guardia tiratrice degli Hornets Eric Gordon e Rudy Gay, ala dei Memphis Grizzlies.

voglia di olimpiade — La settimana di training camp a Las Vegas sarà importante per capire quale sarà l’ossatura della nazionale statunitense, che al momento è un interessante mix tra l’esperienza di alcuni campioni e l’entusiasmo degli elementi più giovani. Fin dall’amichevole del prossimo 12 luglio contro la Repubblica Dominicana cominceranno a delinearsi le prime gerarchie in vista della partenza per Londra: Kevin Durant, a caccia del suo primo oro olimpico, è determinato a disputare un grande torneo. "Partecipare all’Olimpiade è il sogno di ogni giocatore" – ha spiegato la guardia dei Thunder a Fiba.com -."Fin da quando ero un bambino ho sperato che questo sogno diventasse realtà; spero di avere l’opportunità di difendere i colori degli Stati Uniti e di cercare di vincere la medaglia d’oro".