Jennings-Ellis, grinta Bucks
"Non siamo troppo bassi"

Monta Ellis, 26 anni, 19,5 punti di media in Nba. US Presswire

Un backcourt di dimensioni ridotte. Troppi pochi centimetri nella posizione di guardia. Le discussioni sui problemi più evidenti dei Milwaukee Bucks in fase difensiva sono così incessanti e continue che, se non fossimo a conoscenza della situazione, verrebbe da credere che in squadra ci sia un unico giocatore minuscolo di nome BrandonJenningsMontaEllis, con quattro lettere maiuscole come iniziali, come DeMar DeRozan, e costruito su scala Earl Boykins. In realtà Jennings è un playmaker di 182 cm (e non rivendica quei tre centimetri in più che gli vengono attribuiti nel roster ufficiale), mentre Ellis è un autentico 191 cm che gioca come guardia. Sono entrambi di corporatura snella – Jennings pesa 76 kg, Ellis 79 – e questo sarebbe sicuramente un problema se si trovassero a giocare spesso all’interno dell’area colorata: ma nelle 21 partite che hanno giocato insieme nella scorsa stagione, dopo la trade del 13 marzo che ha sancito il trasferimento di Ellis da Golden State a Milwaukee, questo non è mai successo.

brandon&monta — "Il problema della statura potrebbe presentarsi se le guardie più alte di loro attaccassero Jennings e Ellis in post - ha dichiarato il coach dei Bucks Scott Skiles -. Ma è molto difficile che questo accada: non ci sono più molte guardie che si trovano a giocare in situazione di post-up. Spesso gli avversari ci hanno battuto in palleggio e per questo dobbiamo cercare di difendere meglio su di loro: il principale compito di Jennings e Ellis è quello di tenere gli avversari davanti a loro sul perimetro. Lo scorso anno Brandon ha fatto un passo indietro da questo punto di vista, per fortuna l’arrivo di Monta ci ha dato qualcosa di più in fase difensiva". Certo, c’è stata la serata di Charlotte in cui Gerald Henderson, alto 196 cm, è andato più volte a canestro con facilità: Henderson ha segnato 29 punti con 13/19 dal campo, mentre Ellis, a dieci giorni dalla definizione della trade, si è fermato a 13 punti. Ma due settimane dopo Ellis ha segnato 25 punti, mentre Henderson ha chiuso con 4/13 dal campo: in entrambi i casi Milwaukee ha portato a casa la vittoria.

più centimetri — Con l’acquisto di Samuel Dalembert e Joel Przybilla nel ruolo di centro, con la scelta nel draft di John Henson, alto 211 cm, che andrà a far compagnia a Larry Sanders e Ekpe Udoh nella posizione di ala grande e con Tobias Harris, alto 203 cm, che sostituirà Carlos Delfino, i Bucks hanno sicuramente acquisito centimetri sotto canestro: per questo, per le guardie avversarie potrebbe essere una pessima idea quella di lasciare sul posto Jennings e Ellis. "Molte persone si sentono in dovere di esprimere la loro opinione sulla nostra corporatura - ha dichiarato Ellis, che da anni ha imparato a convivere con questo tipo di discorsi -. Sinceramente non mi interessa: penso solo a giocare a basket. Dobbiamo imparare a giocare di squadra, il problema non va circoscritto solo a me e a Brandon". Che però potrebbero fare la differenza in fase offensiva, soprattutto se riuscissero a mettere in difficoltà i backcourt avversari sul piano della rapidità e della tenuta difensiva. "Sicuramente gli avversari dovranno fare i conti con noi", ha spiegato Jennings.

adattamento — L’acquisto di Ellis, a un mese dalla fine della stagione 2011-12 – e la contemporanea cessione del centro Andrew Bogut, una garanzia sotto canestro anche se spesso infortunato – ha contribuito ad alimentare i dubbi sul backcourt dei Bucks in fase difensiva. Un tiratore dinamico come l’ex Warriors sarebbe riuscito a coesistere con un tiratore puro come Jennings? Come avrebbe reagito Ellis, dopo quasi sette stagioni in California, a un sistema di gioco più rigido come quello di Skiles dopo aver giocato per anni a ritmi elevati a Golden State? Monta avrebbe avuto il tempo di adattarsi, visto il calendario affollatissimo e con pochissimi allenamenti della stagione post-lockout? E soprattutto per quanto sarebbe restato, visto che ha inserito una clausola di uscita anticipata dal contratto al termine della prossima stagione? Ecco le risposte del giocatore: non avrò problemi a coesistere con Brandon, il passaggio da Golden State a Milwaukee sta andando abbastanza bene, anche se non c’è molto tempo a disposizione per inserirmi al meglio. E per il momento non penso al mio futuro. Ellis e Jennings hanno offerto delle buone prestazioni in coppia, anche se a un certo punto Monta ha fatto bene anche partendo dalla panchina (5.9 assist di media a Milwaukee). Prima della trade, Jennings aveva una media di 19.1 punti a partita con il 41.8% al tiro: dopo la chiusura dell’operazione, il playmaker ha tenuto una media di 19.2 punti a partita con il 44% al tiro. Ellis è invece passato dai 21.9 punti a partita con i Warriors ai 17.6 di media in 21 partite con i Bucks. "Forse in molti pensavano che Monta arrivasse a Milwaukee e segnasse 25 punti di media a partita - ha spiegato Skiles -. Ma le cifre di Ellis si sono abbassate da tempo: ha avuto una media simile solo all’inizio della sua carriera (25.5 nel 2009-10, n.d.t.). Monta è arrivato e ha cercato di adattarsi a uno stile di gioco diverso, con molti passaggi: da questo punto di vista è stato spesso sottovalutato, perché sa passare benissimo la palla. È bravissimo a andare in penetrazione e a trovare il compagno libero: sa giocare molto bene il pick-and-roll, perché sa tirare ma sa anche passare la palla se è coperto o se non trova spazi". In una settimana di training camp, Ellis e Jennings si sono allenati insieme più di quanto lo abbiano fatto lo scorso anno: inoltre hanno avuto il tempo di conoscersi meglio anche fuori dal campo. Vivono nello stesso complesso residenziale di Milwaukee, a un piano di distanza l’uno dall’altro, e qualche giorno fa si sono intrattenuti in una conversazione "tra fratelli, uno più grande e l’altro più piccolo", come l’ha definita Jennings. L’essenza del discorso è che conta di più la vittoria rispetto alle statistiche: "Siamo pronti a sacrificarci per vincere - ha spiegato il playmaker -. Per questo non è importante se in certe serate segnerà più lui o se sarò io a farlo. Monta mi ha detto che forse non avremo nemmeno bisogno di segnare così tanti punti: a noi basta solo vincere e che tutti siano soddisfatti del nostro rendimento".

futuro — Le due guardie stanno anche cercando di offrire un segnale positivo per il futuro, che al momento è ancora abbastanza incerto, di Milwaukee: i contratti di Scott Skiles e del general manager John Hammond scadranno al termine della stagione e il proprietario del club, Herb Kohl, sta cercando un acquirente. Anche i loro compagni di squadra Beno Udrih, Mike Dunleavy e Dalembert sono all’ultimo anno di contratto: Jennings può rinnovare il contratto entro il 31 ottobre, ma come molti altri giocatori scelti nel draft del 2009, sta aspettando che James Harden e gli Oklahoma City Thunder scatenino l’effetto domino. Se dovesse andare diversamente, Brandon diventerà restricted free agent: Ellis potrebbe andarsene se deciderà di uscire dal contratto, rinunciando agli 11 milioni di dollari che dovrebbe percepire nel 2013-14. "Credo che il fatto che il tempo passi sia positivo per noi – ha spiegato Jennings -. È come se fossimo davanti a un bivio: ora o mai più. La pressione mi esalta e non temo le critiche che sicuramente arriveranno: ci renderanno più forti sul piano personale". Per anni, molti giornalisti nell’ambiente Nba hanno scritto che Ellis sarebbe il sesto uomo ideale per molte candidate al titolo, un’arma offensiva letale per molte squadre di alto livello uscendo dalla panchina nel ruolo di combo guard: queste voci sono arrivate anche a Monta, ma a lui non importa. "Sapete quello che vi dico ?- ha risposto Ellis due giorni fa, dopo l’ennesima domanda in merito -. Non credo a questi discorsi: la gente è libera di esprimere la propria opinione, ma quando arrivo in una squadra penso solo a guadagnarmi un posto nel quintetto base. È una vita che sento questi discorsi: servono solo a farmi lavorare ancora più duramente e ad accettare la sfida". E i Bucks saranno ben felici di accontentarsi: quest’anno Ellis riuscirà finalmente a dare il suo contributo per 82 partite, e non più solo per 21.