Skiles lascia Milwaukee?
Il coach verso il divorzio

Scott Skiles è nato il 5 marzo 1964. Ansa

A meno che non avvengano grossi colpi di scena - tutto è possibile nella Nba - pare proprio che la prossima stagione non vedremo Scott Skiles sulla panchina di Milwaukee. Alcune fonti all'interno della lega vociferano che Skiles, all'ultimo anno del quinquennale firmato nel 2008, abbia già comunicato ai Bucks di non essere intenzionato a firmare un rinnovo e di essersi già deciso ad andare altrove nella prossima stagione. Sempre secondo queste fonti, i Bucks avrebbero chiesto a Skiles di non scartare del tutto l'eventualità e che, semmai avesse un ripensamento, sarebbero disposti a trattare per un rinnovo. Di solito, le squadre che vogliono davvero che qualcuno resti, sia esso un giocatore o un coach, trovano sempre un modo per riuscirci. Ma i Bucks hanno fatto ben poco per convincere Skiles ad accettare un rinnovo. Entrambe le parti sembrano intenzionate ad arrivare a fine stagione e, come riportato dalle suddette fonti, i rapporti sono molto buoni: Skiles è felice di lavorare con il proprietario Herb Kohl e viceversa. Né la squadra né il coach hanno voluto rilasciare commenti sulla faccenda.

decisioni importanti — Skiles ha dimostrato in ogni tappa della sua carriera da coach (Phoenix, Chicago e Milwaukee) di sapere il fatto suo. Dopo aver sconfitto Miami il 29 dicembre scorso, i Bucks hanno perso quattro partite di fila, arrivando a un record di 16-16. Tuttavia, sono ancora al settimo posto della Eastern Conference e a sole tre vittorie dal primo posto in Central Division. Inoltre, possono vantare un pacchetto guardie tra i più dinamici della Nba grazie al duo Brandon Jennings e Monta Ellis. Skiles non è l'unico in scadenza di contratto a Milwaukee: anche il general manager John Hammond è all'ultimo anno del suo accordo con la squadra, ma il suo rinnovo pare molto probabile. I Bucks dovranno prendere molte decisioni riguardo l'organico. Larry Sanders, lungo al terzo anno sta disputando una buona stagione, giocando come centro e rivelandosi attualmente il miglior stoppatore della lega (3.07 a partita). Tuttavia, Milwaukee ha deciso di non concedere un rinnovo a Jennings - secondo miglior realizzatore dei Bucks - durante l'autunno, cosa che lo porterà a essere restricted free agent nella prossima estate. Negli ultimi anni altre squadre che si sono trovate in situazioni simili hanno preso decisioni importanti. Nel 2010 Memphis ha rinnovato il contratto del proprio playmaker Mike Conley (5 anni e 40 milioni di dollari), mentre la scorsa estate Indiana ha blindato George Hill (anch'egli per 5 anni e 40 milioni).

Per Monta Ellis 19,4 punti di media. Reuters

ellis e jennings — Ellis, approdato la scorsa stagione da Golden State in seguito a uno scambio a tre squadre che ha portato Andrew Bogut ai Warriors, potrebbe decidere di svincolarsi per l'ultima stagione del contratto di 6 anni da 66 milioni di dollari firmato con Golden State nel 2008 (se decidesse di non avvalersi della clausola riceverebbe 11 milioni di dollari nella prossima stagione). Il mercato determinerà il valore del contratto di Jennings. Beno Udrih, terza guardia nelle rotazioni della squadra, sarà unrestricted free agent. Hammond ha dichiarato la scorsa settimana che i Bucks hanno già comunicato a Jennings che, vada come vada, pareggeranno qualsiasi offerta gli verrà presentata. Nonostante questo i Bucks paiono ancora bloccati in una sorta di terra di nessuno: abbastanza bravi per puntare a un posto nei playoff, ma non ancora da lottare per il titolo. Negli ultimi anni la squadra ha deciso di fare manovre che in realtà non le hanno mai permesso di mettere le mani su una delle prime cinque scelte dei draft. Per esempio, alcune stagioni fa non hanno spedito Micheal Redd a Cleveland quando avrebbero potuto ottenere una scelta del primo turno.

precedente illustre — Skiles, che ha accumulato un record di 162-182 nei quattro anni a Milwaukee, si trova, dal punto di vista contrattuale, sulla stessa barca su cui era Avery Johnson dei Nets, il quale non ha ricevuto un rinnovo la scorsa estate ed è stato poi esonerato qualche settimana fa. Ma se la pressione su Skiles non è così eccessiva come lo era per Johnson che doveva fare i conti col proprietario Mikhail Prokhorov, i Bucks hanno comunque un ruolo precario a est. Quando Skiles è arrivato, Milwaukee stava costruendo la squadra intorno a Bogut, prima scelta assoluta del Draft del 2005. Purtroppo però, una serie di infortuni che hanno colpito il giocatore, tra cui una spaventosa distorsione del gomito subita verso la fine della stagione 2009-2010, hanno rallentato lo sviluppo del progetto. I Bucks hanno centrato l'obiettivo playoff una sola volta durante la gestione Skiles, venendo poi eliminati in gara-7 al primo turno dagli Hawks nel 2010. Tuttavia, la cessione di Bogut e dei 39 milioni di dollari del suo contratto a Golden State hanno creato uno spazio di manovra per i Bucks, i quali hanno inoltre ceduto l'ala Steven Jackson e i 10 milioni di dollari sul suo contratto agli Spurs nella scorsa stagione.

flessibilita' elevata — Questi scambi hanno permesso ai Bucks di fare tagli consistenti nel monte stipendi di questa stagione (Ellis e il centro Ekpe Udoh, entrambi provenienti da Golden State, hanno un costo complessivo di 14 milioni di dollari). Perciò, Miwaukee potrà permettersi nella prossima stagione di andare poco sotto o poco sopra al cap a seconda della decisione che verrà intrapresa da Ellis, anche se i Bucks non rischieranno comunque di andare in luxury tax. "Il cap per noi non è un fattore importante - dice Hammond -. Siamo riusciti a ottenere una situazione in cui siamo in grado di fare tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che possa far bene alla squadra. Abbiamo molta flessibilità per il futuro. Per quando riguarda il roster, quei tre ragazzi giocano in ruoli diversi e le loro situazioni sono un po' differenti l'una dall'altra. Ma a noi piacciono tutti e tre e saremmo felici di poterli riconfermare. E, per quanto riguardo Brandon, puntiamo a farlo restare". Le ricerche fatte da Hammond hanno dimostrato che il 74% dei restricted free agent ritorna nella propria squadra di origine, quindi, con ogni probabilità, i Bucks pareggeranno qualsiasi offerta, così come hanno fatto gli Hornets riguardo all'offerta massima dei Suns per Eric Gordon nell'estate scorsa. E' bene non dimenticarsi però che anche i Knicks pensavano di pareggiare qualsiasi offerta per Jeremy Lin.

dubbi sul progetto — Riuscire a trattenere il due Ellis-Jennings è di fondamentale importanza per un progetto a lungo termine teso a lottare per il titolo. I due hanno una media combinata di 37.2 punti in questa stagione e hanno dimostrato di sapersela cavare in difesa nonostante la loro stazza ridotta, con Ellis disposto a lavorare duramente sul fronte difensivo. "Hanno giocato bene insieme - dice Hammond -. Ma ciò che più conta è che credo che a loro piaccia giocare insieme, e questo è fondamentale. Sono convinto anche che si apprezzino l'un l'altro come persone". Ma Skiles, secondo quelle fonti, avrebbe dei dubbi sul futuro del progetto della squadra, e se questa sarebbe interessata a ricostruire il roster con scelte al draft di alto livello come Jennings oppure a effettuare scambi per arrivare a una superstar che possa inserirsi bene nell'attuale rosa di giocatori. Invece, nella primavera del 2010, i Bucks hanno deciso di concedere rinnovi contrattuali onerosi ai veterani Drew Gooden (cinque anni e 32 milioni di dollari) e John Salmons (cinque anni e 39 milioni). Gooden è entrato in quintetto come centro nella scorsa stagione dopo la cessione di Bogut, ma quest'anno ha giocato ben poco in seguito all'esplosione di Sanders. Salmons è stato ceduto, insieme alla scelta del primo turno (decima assoluta), a Sacramento nella Draft Night del 2011 in uno scambio a tre con Charlotte che ha visto approdare Cory Maggette ai Bobcats, e che ha segnato il ritorno di Udrih dai Kings e di Jackson e Shaun Livingston da Charlotte.