Nel corso del suo ultimo anno nella classe di mezzo del Motomondiale, il numero 58 fu chiamato dal reparto corse di Noale per guidare la Superbike Rsv4 (all¡¯anno del debutto nel campionato massimo delle derivate di serie) come sostituto dell¡¯infortunato Nakano nella gara di Imola. Il propulsore era un poderoso quattro cilindri a V di 65¡ã a cascata di ingranaggi (solo sulla versione da corsa), soluzione che ha contribuito a superare quota 220 Cv a 15.000 giri/min. Una moto rivoluzionaria anche sul fronte elettronico, con un pacchetto basato su sistemi di ultima generazione e sull¡¯acceleratore ride-by-wire. Inoltre, il telaio permetteva di modificare i punti di ancoraggio di motore e forcellone, come una MotoGP. Snella e affilata, la prima Rsv4 era il risultato del know how di Aprilia con i prototipi e il Sic si trov¨° subito a suo agio: dopo la caduta in Gara1, fu autore di una grande rimonta in Gara2 e ancora oggi ¨¨ indelebile il sorpasso in variante bassa, all¡¯ultima curva dell¡¯ultimo giro, sul pilota di punta Max Biaggi, in lotta per il titolo, che ¨¨ valso a Marco il terzo gradino sul podio.
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