Nel 2013 inizia lĄŻera dei giovanissimi campioni: Marc Marquez debutta in MotoGP e domina gi¨¤ dal suo primo anno. Il Ą°CabroncitoĄą prende ispirazione dai suoi idoli per quanto riguarda la strategia di gara e introduce un nuovo modo di guidare. Staccate furibonde con il posteriore sollevato, centro curva con il busto rannicchiato sulla moto, gomito a terra, sedere tutto in fuori e testa a livello delle manopole in uscita per controbilanciare la moto. Questo stile, ancora attuale, serve per rallentare tanto la moto a centro curva, alzarla in fretta e far intervenire il meno possibile i controlli elettronici per scaricare a terra tutta la potenza delle MotoGP moderne. Il primo anno anche Valentino rimane sorpreso, ma gi¨¤ dal 2014 si vede unĄŻevoluzione radicale nella sua posizione in sella. Non ¨¨ ancora estremizzata come quella di Marquez, dĄŻaltronde ogni pilota guida a modo suo, ma anno dopo anno le saponette giallo fluo sui gomiti iniziano a toccare lĄŻasfalto sempre pi¨´ di frequente e il casco si sposta completamente allĄŻinterno della curva (anche se il busto ¨¨ in posizione leggermente pi¨´ alta rispetto a quello dello spagnolo, vista anche la differenza di statura). LĄŻenorme grip delle gomme moderne e le alette aerodinamiche permettono di avere molto pi¨´ carico sullĄŻavantreno e anche il pilota ci mette del suo per far svoltare la moto. La schiena e la testa ora sono completamente indirizzate verso il centro curva, dalla fase di percorrenza allĄŻuscita. Questo ¨¨ il nuovo stile di Valentino, che anno dopo anno si ¨¨ evoluto per rimanere al passo con i suoi numerosi avversari. Per riuscire in questa impresa ci vuole talento e, non a caso, il numero 46 ¨¨ sui campi di gara da 25 anni, con ben 9 titoli mondiali e 42 candeline sulla torta.
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