Durante le fasi pi¨´ concitate della MotoGP il cuore dei piloti ¨¨ un organo molto sollecitato: quali sono le fasi in cui la frequenza cardiaca raggiunge i picchi maggiori, e quali i fattori che determinano l¡¯aumento? Non ¨¨ solamente una questione fisiologica: anche la testa ci mette del suo
? da ormai qualche tempo che, nel corso dei GP, ci viene mostrata sullo schermo un¡¯informazione riguardante non un dato cronometrico, tecnico o sportivo, bens¨¬ biologico: ci riferiamo alla grafica che riporta il battito cardiaco dei piloti di MotoGP (e non solo) nelle fasi pi¨´ concitate della corsa. Tali valori ci dimostrano, ancora una volta, come i piloti siano ormai diventati atleti a tutto tondo, sia per gli sforzi che sono chiamati a sostenere sia per gli allenamenti a cui si devono sottoporre per rispondere in maniera adeguata allo stress, fisico e psichico, che una gara iridata in sella alle moto pi¨´ veloci del mondo comporta. Ma cosa influenza il battito cardiaco di un pilota ¨C e la sua frequenza ¨C nel corso di un GP? Che tipo di sollecitazioni ¨¨ chiamato a sopportare l¡¯apparato cardio-circolatorio dei vari Mir, Quartararo, Rea o Razgatlioglu (per citare due top della Sbk)?
LA ¡°ZONA ROSSA¡± dei piloti
¡ª ?Per rispondere a queste domande abbiamo chiesto aiuto alla dottoressa Monica Lazzarotti, medico dello sport ma anche Presidente della Commissione Medica Fmi, membro della Commissione Medica internazionale Fim e Medical Director del Mondiale Superbike. Innanzitutto bisogna partire dall¡¯assunto secondo il quale un¡¯elevata frequenza cardiaca costituisce la normale risposta del nostro corpo all¡¯aumento dello sforzo fisico: per fare un paragone in tema potremmo dire che il nostro cuore ¡°sale di giri¡± quanto pi¨´ andiamo a ¡°girare la manetta¡± per richiedere potenza. Ecco allora che sullo schermo del televisore ci compaiono dati strabilianti, in certi casi anche superiori ai 180 battiti al minuto, perch¨¦ gestire (e sfruttare fino in fondo) una moto da corsa con 250 o pi¨´ cavalli non ¨¨ certo cosa da poco, nemmeno per un fisico ben allenato. ¡°Esistono delle formule utili a calcolare in modo approssimativo la frequenza cardiaca massima di un soggetto in correlazione con la sua et¨¤, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di uno sportivo ¡ª spiega Lazzarotti ¡ª La pi¨´ celebre ¨¨ certamente quella in cui la frequenza massima per gli individui si calcola sottraendo a 220 gli anni del soggetto (FCmax: 220 ¨C Et¨¤). Ovviamente tale procedimento, non potendo tenere conto di tutte le variabili in gioco, offre risultati che sono solamente indicativi, soggetti a variazioni anche sensibili¡±.
SOGLIA AEROBICA E ANAEROBICA
¡ª ?¡°Per uno sportivo, tuttavia, ci sono valori pi¨´ interessanti da esaminare rispetto alla mera frequenza massima, che di per s¨¦ ha un¡¯influenza limitata sulle prestazioni degli atleti¡± precisa la dottoressa. ¡°Mi riferisco ad esempio alle frequenze di soglia aerobica e anaerobica, rilevabili con particolari procedure mediante l¡¯esecuzione di un elettrocardiogramma sotto sforzo o da un pi¨´ approfondito test cardio-polmonare. Due esami che, tra l¡¯altro, sono anche molto utili sotto il profilo della prevenzione di patologie cardio-vascolari¡±. Al di sotto della frequenza di soglia aerobica la produzione di acido lattico, alla cui sovra-concentrazione e alle reazioni biochimiche correlate sono collegate la fatica e il dolore muscolare, non ¨¨ significativa. Al di sopra di tale valore limite l¡¯organismo entra in una fase di iper-produzione (rispetto alle condizioni basali) di acido lattico, che tuttavia pu¨° ancora venire smaltito e processato in maniera adeguata. Il passaggio successivo, quello pi¨´ critico, ¨¨ rappresentato dal superamento della frequenza di soglia anaerobica, oltre la quale la quantit¨¤ circolante di acido lattico e di ioni idrogeno che ne derivano ¨¨ talmente elevata da portare ad acidosi che finisce per affaticare il muscolo: possiamo dire che sorpassata la frequenza di soglia anaerobica l¡¯intensit¨¤ dello sforzo ¨¨ talmente elevata da ¡°sovraccaricare¡± il sistema.
L¡¯IMPORTANZA DELL¡¯ALLENAMENTO in motogp
¡ª ?¡°Questi valori, la frequenza di soglia aerobica e la frequenza di soglia anaerobica, si possono migliorare con l¡¯allenamento¡±, continua Lazzarotti. ¡°L¡¯esercizio consente di spostare il limite pi¨´ in alto, consentendo dunque di raggiungere intensit¨¤ di sforzo maggiori e contrastare la fatica muscolare. Una buona preparazione aerobica (corsa, nuoto, ciclismo e pi¨´ in generale l¡¯allenamento di resistenza, ndr) ¨¨ ormai alla base della preparazione di un pilota, che in questo modo si abitua a sostenere per un tempo considerevole sforzi di media-lunga intensit¨¤. Ovviamente ¨¨ necessario allenare la muscolatura anche con il training di forza, senza per¨° esagerare esacerbando problematiche di altro tipo¡±. Come ad esempio la sindrome compartimentale cronica, di cui abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.
UN¡¯ALTRA VARIABILE: LA TEMPERATURA
¡ª ?Oltre che all¡¯intensit¨¤ dello sforzo fisico, con cui ¨¨ strettamente (e proporzionalmente) correlata, la frequenza cardiaca varia anche con l¡¯aumentare della temperatura. Questo perch¨¦ il sistema cardio-vascolare, ¡°guidato¡± dall¡¯ipotalamo cerebrale, ¨¨ implicato anche in un¡¯altra funzione: quella legata alla termoregolazione. In condizioni di elevata temperatura aumenta il flusso di sangue alla cute attraverso la vasodilatazione, agevolando la termodispersione. ¡°A questo proposito ¨¨ fondamentale porre attenzione sul fenomeno della disidratazione, determinata dall¡¯incremento della sudorazione conseguente alle alte temperature, che pu¨° condurre a stress cardiovascolare e di altri organi¡±, puntualizza Lazzarotti. ¡°Se ci si disidrata, la viscosit¨¤ del sangue aumenta, pertanto il cuore ¨¨ costretto ad affaticarsi ulteriormente nella sua funzione di pompa¡±. ¡°Da qui¡±, prosegue la dottoressa, ¡°si evince l¡¯importanza ricoperta da un corretto apporto di liquidi e dall¡¯utilizzo di un abbigliamento tecnico adeguato, soprattutto in ambienti di gara molto caldi e umidi¡±. Fondamentale ¨¨ anche il modo in cui ci si comporta... a tavola: ¡°Una corretta idratazione passa anche attraverso una corretta alimentazione, da seguire non solo nelle ore clou del weekend di gara ma anche nei giorni precedenti, e dall¡¯assunzione controllata di integratori appropriati¡±.
l¡¯aspetto psicologico
¡ª ?Se a livello fisiologico la frequenza cardiaca aumenta assieme alla fatica e dunque a crescere del numero dei giri di gara, c¡¯¨¨ per¨° anche un altro aspetto da considerare, tutt¡¯altro che secondario: quello psicologico. Non solo fattori esterni come velocit¨¤ elevata, accelerazioni brucianti e frenate da capogiro finiscono per influire sulla frequenza cardiaca, ma durante la competizione nel corpo ¨C e nella mente ¡ª di un pilota accade qualcosa di simile a ci¨° che succede agli animali predatori durante la caccia: in neuropsicologia si parla di arousal, una condizione temporanea di generale attivazione e spiccata reattivit¨¤ del sistema nervoso che risponde alla richiesta di prestazioni psico-fisiche particolarmente elevate. ¡°Prima e durante la gara l¡¯organismo si attiva per offrire le migliori performance di cui ¨¨ capace. Frequenza cardiaca e pressione arteriosa aumentano sotto lo stimolo di particolari sostanze secrete dal nostro corpo, i cosiddetti mediatori di stress, neurotrasmettitori quali la noradrenalina, la dopamina e la serotonina¡±.
PRONTI, VIA!
¡ª ?Tra le fasi pi¨´ concitate, e dunque pi¨´ intense anche da questo punto di vista, figurano la partenza, l¡¯ultimo giro o l¡¯arrivo di gruppo in volata, ma a mettere a dura prova il cuore dei piloti ci sono anche alcune contingenze come errori nella guida e la necessit¨¤ di ¡°ripararli¡±, la paura per una caduta evitata per un soffio o, ancora, un sorpasso particolarmente rocambolesco. ¡°Persino il rapporto che un pilota ha con un particolare circuito pu¨° influire significativamente, in positivo o in negativo, sull¡¯ansia e sull¡¯agitazione. E dunque sulla frequenza cardiaca¡±, spiega il Medical Director del World Sbk. ¡°Ecco perch¨¦ ¨¨ opportuno affiancare alla preparazione fisica anche un adeguato training mentale, che aiuti ad affrontare il fine-settimana con meno implicazioni emotive. Penso, ad esempio, alle tecniche di visualizzazione di gara: l¡¯atleta impara a immaginare uno scenario di gara anticipando le sensazioni che prover¨¤ in seguito, quando i semafori rossi si spegneranno per davvero. In questo modo allena la mente ad affrontare meglio l¡¯evento reale, contenendo lo stress e abbassando di conseguenza anche la frequenza cardiaca¡±.
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