l'intervista
Sbk, la rivincita di Bulega: "Avevo perso il piacere di guidare. E ora imparo da Bautista"
Molto pi¨´ di un titolo: una vera rinascita. La gioia di?Nicol¨° Bulega?va oltre il trionfo in Supersport in sella?alla Ducati del team Aruba.it Racing, figlio di?14 centri in 22 gare. Non c'¨¨ solo il sapore di un Mondiale storico, in quanto primo pilota del marchio italiano a vincere questo campionato dal 1997. Il successo ¨¨ anche una rivincita dopo le difficolt¨¤ incontrate negli anni del Motomondiale, dal 2015 al 2021, quando era stato lanciato dalla Academy di?Valentino Rossi. Quelle fragilit¨¤ sono un lontano ricordo per il ventiquattrenne di Montecchio Emilia, in provincia di Reggio, che ora guarda con grandi ambizioni il futuro, a partire dal 2024. L'anno in cui divider¨¤ il box Ducati con Alvaro Bautista in Superbike. Di questo e altro ha parlato ai nostri microfoni.
Nicol¨°, ¨¨ arrivato finalmente il titolo in Supersport: come si sente ora che ha raggiunto l¡¯obiettivo?
¡°Chiaramente sono contento, ¨¨ stata una stagione molto bella e allo stesso tempo difficile perch¨¦ abbiamo incontrato avversari tosti. Ci siamo impegnati al massimo e abbiamo raggiunto un bel traguardo¡±.
C¡¯¨¨ stato un momento particolarmente speciale in questa cavalcata?
¡°Sicuramente ¨¨ stato bellissimo vincere la gara d¡¯esordio stagionale in Australia. Ci tenevo a essere il primo pilota Ducati a vincere dopo il rientro in questo campionato (la squadra di Borgo Panigale mancava dal 2007 ndr.). L¡¯anno scorso nessuno era riuscito nell¡¯impresa¡±.
Effettivamente nel 2022 si era parlato molto di una Ducati potenzialmente stellare, ma i risultati non avevano confermato quella sensazione.
¡°L¡¯anno scorso c¡¯¨¨ stata un po¡¯ di confusione col regolamento. Le altre case, giustamente, tiravano acqua al loro mulino. Ci hanno penalizzato ancora prima che iniziasse il campionato. Infatti, a stagione in corso, ci hanno sbloccato leggermente in pi¨´ la moto, pur rimanendo comunque indietro. Nel 2023, invece, siamo partiti con un altro passo. La moto ¨¨ migliorata e io mi sono sentito subito bene¡±.
Cosa le ha trasmesso l¡¯avventura col team Aruba.it Racing?
¡°Mi hanno dato l¡¯opportunit¨¤ di tirare fuori il mio talento. Prima mi sentivo veloce, ma faticavo a mostrare tutto il mio potenziale. Il team ha lavorato per cercare di farmi stare bene anche al di fuori delle gare, come se fossi a casa con loro. Poi la moto ¨¨ sempre stata perfetta. Ma il fattore umano incide molto per un pilota. Mi sento maturato e con pi¨´ esperienza. Riesco a gestire meglio determinate situazioni e a spiegarmi in modo pi¨´ preciso con la squadra. Nel motociclismo tutto conta, anche le piccole cose. Bisogna controllare ogni dettaglio¡±.
Prima di approdare in Supersport, lei ha gareggiato nel Motomondiale e ha fatto parte della VR46 Academy. Oggi molti piloti provenienti da quella scuola stanno dominando in MotoGP. Secondo lei era un traguardo immaginabile?
¡°Era difficile pensare qualcosa di simile. Hanno una struttura incredibile e la fama di Valentino Rossi aiuta. Hanno un metodo che funziona, come dimostrano i risultati. Sono arrivati a essere competitivi con tanti piloti in MotoGP e non ¨¨ scontato. Se non ci fossero stati loro, il motociclismo in Italia sarebbe stato diverso. Quasi tutti i piloti italiani fanno parte della VR46. Sicuramente hanno fatto un grandissimo lavoro¡±.
? sobbalzato maggiormente sulla sedia quando ha assimilato l¡¯idea di aver vinto il Mondiale o al pensiero di condividere il box in Ducati con Alvaro Bautista nel 2024?
¡°Entrambe le cose sono state emozionanti. Vincere un Mondiale ¨¨ una soddisfazione incredibile, specialmente se penso a tutti i momenti difficili trascorsi in passato. Non ero contento di andare in moto. Ora invece ¨¨ il contrario: non vedo l¡¯ora di salire in sella per fare ci¨° che mi piace di pi¨´. Allo stesso modo penso a quanto sia stata unica e bella l¡¯opportunit¨¤ ricevuta in vista dell¡¯anno prossimo. Correre per il team ufficiale Ducati in Superbike ¨¨ qualcosa di speciale, soprattutto avendo come compagno Alvaro. Cercher¨° di imparare molte cose da lui¡±.
A proposito di momenti difficili, lei ha mai pensato di smettere con le gare?
¡°No, non ho mai preso in considerazione l¡¯idea di lasciare. Mi sentivo ancora veloce. Non riuscivo a mettere insieme i tasselli per mostrare velocit¨¤ e talento. Sentivo di aver bisogno di un cambiamento, di qualcosa di diverso che mi aiutasse a tirarlo fuori¡±.
Ed ecco il passaggio in Supersport. Una scommessa difficile, ma ora vinta, no?
¡°Non era semplice e nemmeno scontato che potessi essere competitivo. La gente pensa che la Supersport sia una categoria poco competitiva. E invece, guardando le classifiche, si notano piloti di alto livello che magari non riescono a emergere. Prendiamo Navarro come esempio: ha fatto podi in Moto2, ma in Supersport si ¨¨ trovato in difficolt¨¤. Lo stesso vale per Schroetter. ? stato veloce, in quanto terzo in campionato, ma forse lui stesso si aspettava di fare di pi¨´. Il campionato ¨¨ impegnativo e i team possono fare la differenza¡±.
Tornerei a parlare del Motomondiale. Lei pensa di aver patito eccessivamente le aspettative sul suo conto?
¡°Sicuramente quando sono arrivato nel Motomondiale, ho fatto bene. Alla terza gara ero gi¨¤ salito sul podio e firmato due pole. Poi, non per mia volont¨¤, sono stato eccessivamente esaltato. Per¨° non penso al passato. Sto cercando di guardare avanti, imparando dagli errori che ho commesso o mi hanno fatto fare¡±.
E allora, guardando al futuro, ha gi¨¤ in mente un obiettivo che si prefissa per la prossima stagione?
¡°Ancora non ci ho pensato. Mi concentro sul campionato che ancora deve finire. Poi ci saranno tante variabili. Alvaro sar¨¤ sicuramente velocissimo, mentre Rea andr¨¤ in Yamaha: vedremo se come adatter¨¤ alla moto. Bassani passer¨¤ in Kawasaki e Razgatlioglu in Bmw. Quindi ¨¨ ancora tutto da scoprire¡±.
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