La vittoria del Mondiale con un round di anticipo fa del romagnolo il terzo italiano iridato della categoria dopo Paolo Casoli e Andrea Locatelli. Ritratto di un pilota che ha vinto con merito (14 vittorie stagionali) e si rilancia in vista del 2024 da compagno di Bautista
Gran festa per Nicol¨° Bulega che con la Ducati Panigale V2 del Team Aruba ha vinto Gara 1 del WorldSSP sul circuito dell¡¯Algarve in Portogallo conquistando, con un round di anticipo, il titolo di campione del Mondo. Bulega ¨¨ il terzo italiano iridato Supersport dopo Paolo Casoli e Andrea Locatelli. Per l¡¯ormai 24enne (li compir¨¤ il prossimo 16 ottobre) pilota di Montecchio Emilia cresciuto a San Clemente a due passi dal circuito di Misano, ¨¨ l¡¯apoteosi: il titolo iridato cercato con ostinazione e preso di forza, con 14 vittorie, 2 secondi posti, 2 terzi, un quinto, un solo ritiro, 10 giri veloci e 9 pole position e, dulcis in fundo, 90 punti di vantaggio sul rivale Stefano Manzi.?
filotto
¡ª ?Dopo stagioni a dir poco complicate, Nicol¨° torna protagonista sulla vetta del mondo, pronto al gran salto nel Mondiale Sbk 2024 nel team ufficiale della Rossa, compagno di squadra di Alvaro Bautista dominatore del Wsbk 2023. Grazie a Bulega, la Ducati torna in vetta anche nel mondiale Supersport con la Panigale V2, moto che aveva debutto in salita nel 2022, senza neppure una vittoria. Per la Casa bolognese ¨¨ uno storico filotto tecnico-agonistico, vincendo quest¡¯anno tutto quel che c¡¯¨¨ da vincere in MotoGP e nelle derivate di serie. A Portimao, cos¨¬ come nei precedenti round, non c¡¯¨¨ stata storia, con Bulega deciso a non fare il ragioniere pensando al titolo ma lanciato nella sua ennesima fuga dove neppure il suo storico rivale Stefano Manzi ha potuto contrastarlo, finendo ancora una volta secondo. Ancor peggio ¨¨ finita per l¡¯altro italiano Yari Montella, protagonista di un acceso duello con Manzi terminato anzitempo per il ko della sua Ducati Barni. Dunque, Nicol¨° Bulega entra alla grande nel mondiale Sbk 2024, sostituto di Michael Ruben Rinaldi, in squadra con Bautista. Con il probabile addio alle corse di Bau-Bau alla fine della prossima stagione, Bulega ¨¨ sul trampolino di lancio, possibile nuovo number one della Rossa Sbk nel 2025.?
fama e galloni
¡ª ?Non manca chi parla di mossa azzardata, considerando che Bulega, comunque sarebbe sotto tiro, rischiando che il pesante paragone con il suo caposquadra Bautista possa quanto meno creargli qualche problema. Tuttavia, nel motociclismo, altre volte si sono fatte scelte apparentemente azzardate. Poi, nei fatti, l¡¯allievo ¨¨ stato almeno all¡¯altezza del maestro. Come non ricordare, su tutti, l¡¯ingresso nel 1965 del giovane Giacomo Agostini alla MV Agusta compagno di squadra del mitico Mike Hailwood? Quest¡¯anno Bulega era partito alla grande conquistando a Phillip Island la sua prima vittoria nel mondiale Supersport 2023 e tornando sul gradino pi¨´ alto del podio dopo 8 anni. L¡¯ultima vittoria Ducati in SSP risaliva al 2005. Nicol¨° si era guadagnato fama e galloni grazie al sostanzioso e meritato palmares di inizio carriera: debutto iridato a 16 anni, dopo la conquista del Cev Moto3 seguita al titolo tricolore ed europeo MiniGP 2011, al titolo italiano PreGP125 e a quello PreGP250. Poi i brillanti exploit come l'ingresso nel Team VR46 con il veni-vidi-vici da wild card nel Civ 2014 di Misano e soprattutto nell'ingresso del Mondiale 2016, la lotta nel gruppo di testa nel primo GP in Qatar, il podio in Giappone, le due pole position, i due giri veloci, le grandi bagarre. Seguono, una dietro l'altra, stagioni sfortunate, o per meglio dire "disgraziate", anche per incidenti in pista (la via crucis inizia il 10 novembre 2017 nelle FP2 di Valencia quando impatta con la moto di Antonelli caduto davanti) e fuori (addirittura fra le mura domestiche) che hanno lasciato il segno non solo nel fisico, con risultati che non sono mai arrivati: solamente un settimo e due ottavi posti negli ultimi tre mondiali Moto2, chiusi sempre verso il fondo della classica.?
prezzo alto
¡ª ?Nelle quattro stagioni con il Team VR46, dal 2016 al 2019 in Moto3 e Moto2, Bulega ha pagato un prezzo assai alto, di fatto travolto dalle (legittime) esigenze tecnico-agonistiche e dello show-business che non hanno aiutato Nicol¨° nel suo iter di crescita sovra-dimensionandone proporzioni e obiettivi. Caricato di troppe responsabilit¨¤, Bulega ¨¨ cos¨¬ entrato nel lungo elenco delle "promesse mancate", raccogliendo appena due podi nel 2016 in Moto3. Nella fondamentale fase di lancio iniziale, dispiegate le ali per il gran volo, Nicol¨° si ¨¨ trovato a terra: per propri limiti di gestione anche sul piano caratteriale ma soprattutto per il clima interno al VR46, dove all'epoca vigeva una logica di "superpotenza" (di immagine, economica, tecnica e mediatica) per lo pi¨´ malgestita e pagata principalmente dai piloti quali ad esempio Fenati e, appunto, Bulega, di cui si pu¨° dire tutto ma no che fossero due "fermi". Con altrettanta chiarezza va detto che Nicol¨° ha fatto fatica "di suo", sia nel mondiale Moto3 con VR46 ma anche dopo in Moto2, pure negli ultimi due anni con il team Gresini dove l'attesa auspicata rinascita si ¨¨ tramutata in debacle. Cos¨¬ il talentuoso Nicol¨° si perdeva per strada: nel motociclismo ¨¨ gi¨¤ accaduto ad altri prima e accadr¨¤ ancora. Adesso, la grande svolta. Bulega si ¨¨ finalmente rassettato, sia sul piano psicologico che su quello tecnico-agonistico, ritrovando il proprio talento naturale, dimenticando il passato, guardando davanti con abnegazione e umilt¨¤, ricostruendosi senza forzature. Nicol¨° Bulega, figlio d¡¯arte (pap¨¤ Davide ¨¨ stato un ottimo pilota negli anni ¡¯90 campione europeo 250 GP nonch¨¦ manager di livello), apre cos¨¬ un nuovo capitolo della sua vicenda agonistica, pronto a battersi con i big del Wsbk e riportare in Italia quel titolo mondiale delle derivate che solo un altro pilota ¡°tricolore¡±, Max Biaggi, ¨¨ riuscito a conquistare con l¡¯Aprilia, nel 2010 e nel 2012. Dai, ¡°Bulegas¡±!
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