la storia
Motociclismo, il revival del 50¡ã Gran Premio Pesaro Mobili: la giornata trionfale di Saarinen
La rievocazione del ¡°GP Pesaro Mobili¡± che si terr¨¤ domenica 29 maggio presso la zona industriale di Chiusa di Ginestreto ¨¨ ben rappresentata dalla splendida locandina ufficiale, sintesi non solo di quella corsa-show passata alla storia ma pi¨´ in generale emblema di quel motociclismo de ¡°I giorni del coraggio¡± con protagonisti tre fra i pi¨´ grandi e amati campioni di tutti i tempi: Giacomo Agostini, Jarno Saarinen, Renzo Pasolini. Fra le manifestazioni che ricordano le corse del passato riprese ovunque - peraltro manifestazioni non tutte di ¡°qualit¨¤¡± - dopo lo stop di due anni dovuto alla pandemia, un posto particolare merita questo 7¡ã revival del ¡°Gran Premio Pesaro Mobili¡± che riporta alla gara disputata 50 anni fa il 20 agosto 1972 e che si ¨¨ conquistata di diritto un posto nella storia del motociclismo.?
perch¨¦ il gp a pesaro
¡ª ?Fra le sette ¡°emme¡± che da sempre caratterizzano Pesaro (¡°m¡± come mare, monti, musica, maiolica, mobili, moto, meccanica) quella relativa alle moto e al motociclismo ha sempre assunto un valore particolare. La citt¨¤ di Gioachino Rossini ¨¨ la citt¨¤ della Benelli fondata nel 1911, la seconda pi¨´ antica azienda motociclistica italiana ancora in attivit¨¤, seguita da altri grandi Marchi, da decine di officine specializzate, terra fucina di meccanici e tecnici, di corridori e di grandi campioni, da Tonino Benelli a Valentino Rossi, con un Moto Club (il ¡°Tonino Benelli¡±) attivo dal 1932, 4¡ã affiliato in ordine di tempo alla Federazione Motociclistica Italiana), per decenni organizzatore di grandi corse nazionali e internazionali, poi attivo nel campo delle manifestazioni storiche di qualit¨¤ come pure su quello del mototurismo nonch¨¦ promotore e gestore (con la collaborazione del Comune di Pesaro e del Registro Storico Benelli a cui si ¨¨ aggiunta la partnership con l¡¯Associazione Terra di Piloti e Motori) dello splendido ¡°Museo Officine Benelli¡± situato in una parte della vecchia fabbrica di Via Mameli. Museo che ¨¨ una ¡°perla¡± davvero unica, con dentro oltre 200 motociclette Benelli e MotoBi e dal maggio 2021, temporaneamente, con la Collezione Morbidelli composta da 71 motociclette storiche, per lo pi¨´ da corsa, di inestimabile valore, acquistate dall¡¯ ASI.?
l'iniziativa
¡ª ?Questa settima edizione della rievocazione del ¡°Gran Premio Pesaro Mobili¡± si svolger¨¤, appunto, domenica 29 maggio su un tracciato ricavato fuori porta presso la zona industriale Berloni di Chiusa di Ginestreto che fu teatro, fra l¡¯altro, dell¡¯ultima edizione della grande corsa nel 1978. La manifestazione porta la firma di Romano Romani, appassionato militante e instancabile organizzatore, con l¡¯associazione ¡°Moto e Miti anni ¡®70¡± e il sostegno della ¡°Terra dei piloti e dei motori¡±. Nell¡¯occasione si ricorder¨¤ quell¡¯edizione del 1972 (l¡¯edizione precedente del 1971 ¨¨ passata alla storia per l¡¯ultimo duello fra Agostini-MV e Hailwood-Benelli) con l¡¯exploit trionfale di Jarno Saarinen debuttante con le nuove Benelli 4 cilindri 350 e 500 (Saarinen fece il tris, vincendo anche la 250 su Yamaha) battendo Giacomo Agostini sulle MV Agusta e si celebrer¨¤ l¡¯imprenditore e progettista pesarese ¡°genio dei motori¡± Giancarlo Morbidelli deceduto il 10 febbraio 2020.?
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i campioni di ieri
¡ª ?Molti i campioni e i tecnici del passato che hanno assicurato la loro presenza e tanti i bolidi, a cominciare dalle pluricilindriche Benelli ufficiali 250 e 350 gi¨¤ pilotate da Silvio Grassetti, Renzo Pasolini, Jarno Saarinen e iridate con Kel Carruthers, oltre alla 500 trionfatrice proprio a Villa Fastiggi di Pesaro nel 1972 con il fuoriclasse finlandese, gioielli unici e originali di propriet¨¤ del noto imprenditore e collezionista ex corridore pesarese Luciano Battisti. Che accadde quel 20 agosto 1972? Il tam-tam mediatico aveva acceso l¡¯interesse del grande pubblico che gi¨¤ dalla notte fra sabato e domenica invadeva il circuito distante da Pesaro una manciata di chilometri. E¡¯ lo stesso popolo degli anni d¡¯oro della Mototemporada tricolore: famiglie intere tornate alle corse da ogni posto d¡¯Italia, anche dall¡¯estero.Spruzzate di pioggia e raffiche di vento non toglievano entusiasmo ai 100 spettatori (fra paganti e portoghesi), pronti a quella che era stata definita ¡°la sfida delle sfide¡±, con al centro Giacomo Agostini sulle MV Agusta e il nuovo binomio Saarinen-Benelli in pista con le inedite 4 cilindri 350 e 500. Una battaglia memorabile, specie nella 500, con i bolidi pesaresi sugli altari e i bolidi di Cascina Costa nella polvere, non pi¨´ liberi di dettare la monotona danza del pi¨´ forte.?
saarinen
¡ª ?Gi¨¤ nelle prove ufficiali di sabato Saarinen aveva dato dimostrazione della sua classe e della sua temerariet¨¤ nonch¨¦ del suo immediato adattamento su moto Grand Prix 4 tempi mai guidate prima, conquistando il secondo miglior tempo sia nella 500 (a soli tre decimi dalla pole di Agostini) che nella 350. La domenica in gara, il finlandese neo-iridato della 250 non tradiva le aspettative cogliendo, su una pista tecnica e pericolosa resa ancor pi¨´ infida dalle gocce di pioggia, una magistrale e storica doppietta nelle due maggiori cilindrate, con il tris nella quarto di litro sulla Yamaha, battendo in volata Renzo Pasolini in sella alla bicilindrica 2 tempi Aermacchi-HD. Una 500 senza storia, ma non priva di appeal tecnico e suspence agonistico: con Jarno in fuga sin dallo start e con Agostini all¡¯inseguimento in un gap fra 1 secondo e i 5 secondi e un distacco finale di 2¡± e mezzo sotto la bandiera a scacchi. Come in un tappone alpino del Giro d¡¯Italia, i due protagonisti lottavano con la folla accanto, ma sopra i 250 Kmh! Battaglia-show anche nella 350 dove Agostini partiva in testa con Jarno in scia. A met¨¤ corsa, causa la rottura del suo 4 cilindri, il campione di Lovere doveva per¨° dar via libera al finlandese. Un duro colpo per Agostini e per la MV Agusta. La folla invadeva la pista portando in trionfo Saarinen e tutta la squadra Benelli.?
la fine prematura
¡ª ?E¡¯ l¡¯inizio della nuova era che, purtroppo, durer¨¤ poco, chiudendosi con lo schianto mortale di Monza del 20 maggio 1973. Sull¡¯onda dei grandi successi del 1971 e 1972 Villa Fastiggi ci riprova nel 1975 con al centro il duello in 500 fra Barry Sheene (Suzuki) e Giacomo Agostini (Yamaha), fresco del suo 15¡ã titolo iridato, duello risoltosi a favore del campione inglese. Nel 1978 la corsa viene spostata nella vicina Chiusa di Ginestreto con Kenny Roberts ¡°star¡±. Ma sono gli ultimi fuochi dell¡¯epopea dei ¡°circuiti cittadini¡± ¨C pur innovativi come quelli pesaresi - che lasciano definitivamente il campo, non senza rimpianti, agli autodromi permanenti. Il motociclismo cambia volto e sostanza aprendosi all¡¯era dello show-business. Ma la storia di grandi corse come furono quelle di Pesaro a Villa Fastiggi e a Chiusa di Ginestreto, non si cancella. Perch¨¦ la grande storia non pu¨° e non deve essere cancellata: ¨¨ la memoria che non muore.
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