Tristemente memorabile, tra gli incendi in F1, quello che il 7 maggio 1967 contribu¨¬ alla morte di Lorenzo Bandini a Montecarlo. Il pilota Ferrari, dopo una gara tutta d¡¯attacco passata ad inseguire il battistrada Dennis Hulme, a causa della stanchezza entra a velocit¨¤ eccessiva alla chicane del porto, andando ad impattare con il posteriore contro una bitta d¡¯ormeggio per le imbarcazioni non protetta ed occultata da alcuni cartelloni pubblicitari. La Ferrari del romagnolo si ribalta e prende immediatamente fuoco, col pilota intrappolato tra le lamiere. I soccorritori, oltre che male equipaggiati, sono estremamente lenti e scoordinati: inizialmente si controllano le acque adiacenti pensando che Bandini sia finito in mare come capit¨° ad Alberto Ascari nel 1955. Sono Juan Carlos di Borbone e Giancarlo Baghetti, scavalcando le transenne e mettendo in pericolo le loro vite, a fare capire ai commissari che Bandini ¨¨ imprigionato sotto il relitto della sua Ferrari. Dopo alcuni minuti che paiono una eternit¨¤ Lorenzo ¨¨ finalmente liberato dalla carcassa della monoposto, ma ha una grave ferita alla milza ed ustioni sul sessanta per cento del corpo. Trasportato in ospedale, morir¨¤ tre giorni dopo in ospedale senza mai riprendere conoscenza.
? RIPRODUZIONE RISERVATA