Quasi tutti nella nostra vita abbiamo giocato con ¡°Uno¡±, il famoso passatempo con le carte, ma non tutti conoscono le traversie dell¡¯uomo che lo lanci¨° a livello internazionale, l¡¯americano Robert Tezak. Diventato miliardario grazie al possesso dei diritti su questo semplice gioco, Tezak inizi¨° una scalata che nei suoi obiettivi doveva metterlo allo stesso livello di ¡°Piccoli Cesari¡± come Roger Penske e A.J.Foyt. Come avrete potuto capire, nei piani di Tezak c¡¯era anche l¡¯ingresso nella allora popolarissima Indycar, dapprima rilevando la Doug Shierson Racing e poi fondendosi con il team di Vince Granatelli per il campionato 1991. I risultati della sinergia Tezak-Granatelli sono inizialmente ottimi con una vittoria a Phoenix e quindi il terzo posto ad Indianapolis, ma ecco che cominciano i guai. Tezak si rifiuta di cedere ad Arie Luyendyk il compenso per il piazzamento, costringendo l¡¯olandese a ricorrere agli avvocati per ottenere il denaro. A Portland, Tezak lascia i soci nei guai ritirando i suoi sponsor ed il suo denaro: nonostante le precarie condizioni economiche, Vince Granatelli riuscir¨¤ a completare la stagione con un secondo posto in Michigan ed una vittoria a Nazareth, salvo poi essere costretto a chiudere il team. Per Tezak, che aveva anche ambizioni politiche militando nel Partito Repubblicano, ¨¨ l¡¯inizio della fine. Nel Settembre 1992 Tezak viene incriminato con altre cinque persone per avere dato fuoco, cinque anni prima, ad una sala da bowling e poi ad un edificio commerciale allo scopo di incassare il premio dell¡¯assicurazione. Nell¡¯estate del 1994 l¡¯ex-team manager viene condannato a 12 anni e 10 mesi di carcere, inoltre esce sconfitto anche dalle cause intentate dall¡¯ex-socio Vince Granatelli e da Luyendyk ed ¨¨ costretto a cedere i diritti di ¡°Uno¡± ad una importante multinazionale. Come si dice? Dagli altari¡
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