Memorabile, non certo nel senso buono, il GP d¡¯Austria 1987 corso nel weekend di Ferragosto in quella pista che allora si chiamava Osterreichring. Al primo via esce di pista la Zakspeed di Martin Brundle, urtato dalle Ligier-Megatron di Rene Arnoux e Piercarlo Ghinzani e dalla Minardi-Motori Moderni di Adrian Campos. Nel trambusto si urtano anche le Tyrrell-Ford di Jonathan Palmer e Philippe Streiff. Bandiera rossa, si rimette ordine in griglia e si riparte: dopo poche decine di metri lo stretto rettifilo di partenza si trasforma in una bolgia. La Arrows-Megatron di Eddie Cheever urta Riccardo Patrese, a sua volta colpito dalla McLaren-TAG Porsche di Stefan Johansson. Ne consegue una serie di collisioni che coinvolge Alliot, Caffi, Capelli, Danner, Fabre, e nuovamente Palmer, Streiff e Ghinzani. Nuova sosta per rimuovere i rottami, riportare ai box quelle auto che possono essere riparate e permettere ai team di allestire i muletti disponibili. La terza partenza vede incredibilmente il solo Streiff fuori gioco, ma ben sei piloti devono partire dalla pit-lane: tra questi Michele Alboreto costretto a una riparazione di emergenza allo sterzo della sua Ferrari e il campione in carica Prost vittima di un guasto meccanico alla propria McLaren nel giro di ricognizione. Con una griglia ¡°a groviera¡± ci si aspetterebbe una partenza lineare, invece Senna parte a rilento rischiando di causare una terza clamorosa carambola. Fortunatamente tutti schivano il brasiliano e stavolta la corsa pu¨° andare avanti. Vincer¨¤ Nigel Mansell con la Williams-Honda, ma il destino dell¡¯Osterreichring ¨¨ segnato: dal 1988 la pista verr¨¤ estromessa dal calendario della Formula 1 per le scarse condizioni di sicurezza, restando fuori dal giro fino al 1997.
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