Il Sassuolo è una macchina da gol e guida la classifica con tre punti di vantaggio sul Livorno. Grande prestazione degli emiliani a Padova: dominano e vincono 3-1. La Pro Vercelli frena il Verona sullo 0-0, la nebbia ferma il Varese a 8' minuti dalla fine, quando i lombardi vincevano facilmente 3-0 sul Grosseto. Bene Empoli e Modena, in coda grande colpo del Novara che vince a Bari. Ecco il quadro completo della 19/a giornata, che si concluderà domani sera con i posticipi Reggina-Cittadella (ore 19) e Ascoli-Brescia (ore 21):

Loris Damonte, autore di una doppietta con il Varese contro il Grosseto. Lapresse

bari-novara 1-3 — Il Novara torna a vincere in trasferta, dopo 6 tonfi consecutivi. Successo meritato. Ma il Bari di Torrente non fa alcunchè per cambiare rotta al destino del match. Anzi la sua difesa (9 gol subiti negli ultimi 3 turni) conferma affanni ed incertezze. Oltre allo squalificato Romizi, il Bari in extremis deve rinunciare a Dos Santos. Fiducia a Borghese e Filkor. Mentre Aglietti conferma il 4-3-3 che ha rifilato 3 gol al Padova, con Ghirindelli per Alhassan. Primo tempo a ritmi blandi, privo di emozioni. Il Bari ci prova dopo 3’ con Bellomo, esce Bardi e risolve. Risponde Lepiller al 13’, a lato. Passano 2’ ed ancora Lepiller cerca di azionare, senza successo, Mehmeti. Al 22’ si fa vedere Filkor con una botta senza pretese. Al 27’ scontro aereo tra Marianini (sfiora il bersaglio) e Ceppitelli. Entrambi ne escono con una fasciatura al capo, ma il novarese dopo qualche minuto è costretto al cambio (con Barusso). Il Bari alza i ritmi sul finire del primo tempo. L’occasione buona capita a Caputo, che viene stoppato da Del Prete. Dopo l’intervallo parte il festival del gol. Comincia al 2’ Buzzegoli con una punizione disegnata ad arte dal limite. Il Bari si smarrisce, nonostante un paio di tentativi di Galano e Bellomo. Fa acqua la retroguardia di Torrente che si fa infilare ancora al 13’ da Mehmeti, dopo uno spettacolare assolo di Gonzalez. I padroni di casa reagiscono ed accorciano le distanze al 20’ con un gran tiro (esterno destro di Fedato). Ma il Novara non si limita a contenere. Alla mezz'ora Borghese stende in area Pesce. Giusto rigore. Trasforma con freddezza Gonzalez. (Franco Cirici)

empoli-vicenza 2-0 — L’Empoli domina contro il Vicenza e vince 2-0. Sotto il diluvio del ‘Castellani’ agli azzurri di Sarri basta un aumento del ritmo a inizio ripresa per cambiare le sorti di un match che, giocato su un campo molto pesante, sembrava non volesse sbloccarsi. Stavolta non vanno a segno gli attaccanti, bensì un difensore e un mediano partito dalla panchina. Inoltre è la prima gara casalinga in cui l’Empoli non subisce reti. Insomma tutto perfetto, anche la classifica adesso. Gli azzurri con questa vittoria entrano in zona play off grazie a 25 punti raccolti nelle ultime 10 gare. Una media da promozione. La partita vede Tavano e Maccarone sprecare molto in avanti, anche nel primo tempo. Colpa anche di un terreno di gioco dove è difficile stare in piedi. Poi a inizio ripresa Tonelli segna il gol del vantaggio sugli sviluppi di un corner, il difensore è al 3° gol stagionale, tutti molto simili. Il Vicenza non riesce a replicare e anzi con i soliti Maccarone, Tavano e Saponara prosegue il forcing azzurro. Al 21 raddoppia Signorelli con un piattone preciso da metà area. Di fronte a Luciano Spalletti, presente in tribuna, l’Empoli diverte e si diverte. Sarri ammette: “E’ il nostro segreto, ora in campo non ci sono pressioni”.(Giacomo Cioni)

juve stabia-cesena 2-2 — Il Cesena benedice il punticino conquistato al Romeo Menti contro una Juve Stabia che recrimina per gli errori arbitrali e le distrazioni difensive che hanno impedito ai gialloblù di tornare alla vittoria. Braglia schiera un atipico centrocampo a rombo, con Doninelli vertice basso e Mezavilla dietro le punte, che evidenzia tutti gli attuali limiti della manovra gialloblù. Anche il Cesena di Bisoli non è da meno in fatto di assenze (ben sei tra squalificati e infortunati) ma è favorito dalla circostanza di non essere costretto a fare la partita, limitandosi a chiudere gli spazi e ripartire. Gara nervosa sin dall'inizio: al 7' un Abbatista non in giornata ignora, con la colpevole collaborazione del guardalinee, una manata di Parfait a Figliomeni a centrocampo e da quel momento la partita gli sfugge di mano. Non si contano più gli interventi fallosi, tanto da costringere l'arbitro ad un anomalo recupero di ben cinque minuti già nel primo tempo. Al 10' Gorzegno, dopo un fallaccio rimasto impunito su Gessa, è costretto ad uscire per infortunio, lo sostituisce un Maury balbettante. La partita va avanti a sprazzi: al 16' Caserta cerca la porta direttamente su angolo e Ravaglia ci mette una pezza. Al 28' Danilevicius ci prova ancora con un diagonale che non impensierisce troppo il numero uno cesenate. L'unica azione ospite dalle parti di un inoperoso Seculin, molto discusso in settimana, arriva al secondo di recupero con un contropiede manovrato concluso da un tiro centrale di Gessa. Nel secondo tempo i padroni di casa iniziano con ben altro spirito e passano alla prima occasione utile, al 4', con il brasiliano Mezavilla, bravo ad addomesticare di petto una palla vagante in area ed infilare con un diagonale di sinistro. I campani controllano agevolmente il match ma una decisione incomprensibile dell'arbitro Abbatista regala il pari agli ospiti: al 17' una conclusione dal limite di Rossi colpisce il corpo di Caserta e il direttore di gara, tra la sorpresa di tutti, indica il dischetto. Dagli undici metri Succi trasforma di potenza sotto la traversa. Per qualche minuto i gialloblù barcollano ma un giro di lancette dopo la mezz'ora è ancora Mezavilla a portare di nuovo in vantaggio la Juve Stabia con una deviazione di testa su punizione di Genevier. Sembrerebbe finita ma, al 33', il Cesena approfitta di una palla persa in attacco da Cellini per innescare un contropiede con Djokovic che pesca Succi, bravo ad insaccare sottomisura. Tocca ancora a Mezavilla sfiorare in due occasioni la rete, 35' e 40', ma nel primo caso un un difensore riesce ad allontanare sulla linea e nel secondo sfiora il palo in mischia. (Gianpaolo Esposito)

lanciano-spezia 1-1 — Il Lanciano non riesce ancora a vincere in casa, ma stavolta ci va davvero vicino e deve recriminare per tante cose: sfortuna, errori, un rigore non concesso da Cervellera, contestato in più di una circostanza. Lo Spezia traballa, rischia molto, ma sfrutta l’unica vera occasione e ottiene un pareggio che però lascia irrisolti i suoi problemi. Nel primo tempo è un continuo assalto del Lanciano, che già al 1’ sfiora il palo con Turchi. Al 5’, Di Cecco libera Falcinelli in area, ma l’attaccante tira sul portiere. Al 14’ Almici sfiora il palo con un tiro dal limite. Si sveglia lo Spezia al 18’, Di Gennaro da 25 metri impegna Leali. Poi è ancora Lanciano. Falcinelli sfugge a Pasini al 20’, ma l’arbitro gli fischia un fallo dubbio. Minotti manda di poco fuori, di testa, al 31’. Al 37’, il vantaggio del Lanciano: Minotti scambia con Fofana in area e segna con un tiro sul primo palo. Nella ripresa, entra Okaka nello Spezia, che si schiera così con un 4-2-1-3 e prova a spingere, ma è ancora il Lanciano a essere pericoloso, in particolare con Turchi al 17’, tiro dal limite che colpisce la traversa. Al 19’, mischia in area dello Spezia, Fofana è rimpallato a un metro dalla linea, arriva Volpe ma il suo tiro è respinto. A sorpresa, al 22’, il pari degli ospiti: cross di Bovo da destra, Leali si fa sfuggire la palla e Okaka ne approfitta. Il Lanciano protesta per un fallo di mani di Madonna al 26’ in area, l’allenatore Gautieri viene espulso. IE poi rischia la beffa al 38’, quando Mammarella passa indietro a Leali, ma c’è Sansovini pronto a intervenire: rimedia il portiere. Al 48’, infine, l’ultima emozione, cross di Turchi, c’è Pepe tutto solo dalla parte opposta, ma sbaglia il tocco e il suo tiro colpisce la parte superiore della traversa. (Fiorenzo Carlini)

Matteo Ardemagni, 11 gol in campionato con il Modena. Lapresse

modena-crotone 3-0 — Un 3 a 0 che premia oltre i propri meriti il Modena e condanna in modo severo il Crotone, non proprio fortunato e caparbio fino alla fine nonostante nel cercare almeno una rete. Ha ben reagito alla sconfitta nel derby la squadra di Marcolin che accusava l'assenza di Zoboli in difesa e Signori e Dalla Bona a centrocampo. Il 4-4-2, che si trasformava spesso in 4-2-4, ha dato peso alla manovra offensiva che ha poi trovato in Ardemagni un punto di riferimento importante. E' lui infatti, al 34', a concretizzare un lancio perfetto di Moretti: il bomber di casa ha trovato impreparata la difesa ospite superando in uscita l'ex Caglioni. Un gol che ha risolto parecchi imbarazzi al Modena, spumeggiante in avvio, spesso in difficoltà nell'arginare la manovra a volte troppo ragionata del Crotone. E proprio sul finale del primo tempo è arrivato anche un episodio dubbio, una spinta di Gulan su Eramo in area che avrebbe anche potuto decretare un rigore a favore degli ospiti. Nella ripresa il Modena è sembrato più autoritario anche se per arrivare a mettere al sicuro il risultato ha dovuto soffrire parecchio. Infatti al 17' il Crotone è andato vicinissimo al pareggio, con il portiere Colombi che ha deviato sul palo il colpo di testa di Gabionetta e successivamente con Andelkovic che ha salvato su Eramo lanciato a rete. Sul rovesciamento di fronte, il raddoppio del Modena. Tiro dalla lunga distanza di Moretti non trattenuto da Caglioni, raccoglie Ardemagni che firma la sua doppietta personale, undicesimo gol stagionale. Il Crotone non demorde e potrebbe riaprire il match al 21'. Ma anche questa volta la fortuna non è buona alleata: diagonale di Ciano, la palla sbatte sul palo interno, raccoglie Gabionetta di testa ma Colombi salva sulla linea di porta. Stregata la porta del Modena per il Crotone. Non certo il contrario. Al 33' Lazarevic in contropiede si fa mezzo campo palla al piede e chiude la sua cavalcata battendo Caglioni. Nel finale lo stesso Lazarevic sbagliaun altro paio di gol, ma sarebbe stata una punizione troppo severa per il Crotone. (Paolo Reggianini)

padova-sassuolo 1-3 — Mostra i muscoli il Sassuolo che si impone all'Euganeo e riconquista quella vetta condivisa con il Livorno solo per una notte. L'uno-due che taglia le gambe al Padova dell'ex Pea capita già ad inizio partita. Passano dodici minuti e già si registra il vantaggio ospite: angolo di Magnanelli, tutto solo svetta Terranova che di testa infilza Anania. Per vedere il raddoppio neroverde, poi, basta aspettare una manciata di secondi. E' il 16': Berardi crossa in mezzo, Ze’ Eduardo respinge. La palla arriva a Bianchi che in area inquadra la porta per un tiro che Cionek devìa di testa per un netto autogol. 0 a 2 e Padova tramortito. I biancoscudati si vedono solo intorno alla mezz'ora. Prima con un assolo di Farìas (26'), poi con un errore sottoporta di Raimondi (29'), quindi con un palo colpito di testa ancora dal fantasista brasiliano (31'). Il Sassuolo però regge, conserva il doppio vantaggio fino all'intervallo e lo aumenta presto ad inizio ripresa. Dopo un salvataggio in extremis di Cazzola su Raimondi (53'), Boakye al 59' si fa trovare libero in area ospite, dopo un'ordinata ripartenza rifinita da Missiroli: facile l'appoggio in rete del ghanese che sigla così lo 0 a 3. Contestato da buona parte dei suoi tifosi, il Padova ha un guizzo d'orgoglio con il solito Farìas. Che a metà ripresa trova il giusto destro a giro per infilare Pomini. Le speranze venete di rimonta, però, si sgretolano pochi minuti dopo, quando al 74' Renzetti si fa cacciare da Candussio. Facile, così per la squadra emiliana mantenere il doppio vantaggio nel quarto d'ora finale e incamerare l'intera posta. (Carlo Della Mea)

pro vercelli-verona 0-0 — Il pronostico dice Verona, ma la Pro Vercelli contro gli scaligeri gioca a viso aperto e strappa un punto pesantissimo per la sua classifica. Lo 0-0 è il risultato più giusto con le due squadre che pagano la giornata no delle punte. Cacia e Bojinov deludono, così come Di Piazza e Tiribocchi. I primi 45 minuti hanno poco da raccontare: Scavone per due volte prova a beffare Rafael e Carrozza sbaglia un gol facile facile. Nelle ripresa l’ingresso di Iemmello, migliore in campo, dà più vivacità al gioco dei vercellesi, ma non basta per far cambiare il punteggio. Suo un gran tiro che impegna al 24’ Rafael, ma il portiere del Verona salva in angolo. Nel finale brivido per i padroni di casa: un errore di Sini permette a Rivas di arrivare a tu per tu con Valentini, ma l'esterno scivola al momento di tirare in porta. Un pareggio che soddisfa la Pro, il Verona mugugna. (Raffaella Lanza)

varese-grosseto sospesa al 37' st — Fra il Varese e la quarta vittoria consecutiva si è messa in mezzo la nebbia che al 37’ della ripresa ha convinto l’arbitro Castrignanò a sospendere, fra le polemiche, la gara con il Grosseto. La decisione di fermare l’incontro, con i padroni di casa in vantaggio 3-0, e di rinviare gli ultimi otto minuti della partita (a cui andrà aggiunto l’eventuale recupero) è stata affrettata perché, a soli 20 minuti dal duplice fischio di Castrignanò, la nebbia si è diradata, riportando la visibilità in campo da una porta all’altra. È il d.s. dei lombardi Mauro Milanese a svelare i retroscena: "Eravamo d’accordo con il Grosseto per finire la partita ma l’arbitro non ci ha ascoltato e ha ritenuto di sospendere momentaneamente l’incontro. Si poteva riprendere? Sì, ma poi sono subentrate altre valutazioni da parte del Grosseto che, non terminando l’incontro, potrà schierare Sforzini, in diffida e ammonito, nella gara casalinga con la Reggina. Stesso discorso per il nostro Carrozzieri che può evitare la squalifica e partecipare alla trasferta di Crotone". È sempre Milanese a parlare della data del recupero: "Abbiamo trovato un accordo di massima con il Grosseto per giocare sabato 19 gennaio alle 14,30. Manca solo il via libera del presidente dei toscani Camilli". Il risultato (3-0) pende decisamente dalla parte del Varese che per assicurarsi il successo deve solo saper gestire la situazione mentre per il Grosseto l’impresa di recuperare tre gol in appena otto minuti è disperata. I toscani non sono mai stati in partita al Franco Ossola: Damonte, mediano di sostanza, ha indossato i panni del fine goleador realizzando di testa la doppietta che ha spezzato le speranze degli ospiti, al 19’ e al 24’. È stato quindi Martinetti, al 2’ della ripresa, a calare il tris raccogliendo un intelligente suggerimento di Ebagua e mettendo così la classica ciliegina sulla torta che il Varese non può però ancora gustare. Per farlo deve aspettare di giocare gli ultimi otto minuti della sfida con il Grosseto e sembra che i toscani siano intenzionati a mandare al Franco Ossola una formazione molto rimaneggiata con tanti giocatori della Primavera. (Filippo Brusa)