Non cambia nulla in testa alla classifica. Infatti finisce pari tra prima e seconda della classe. Il Sassuolo si fa raggiungere dal Verona nella ripresa che sotto di un gol aveva sbagliato anche un rigore: conclusione di Gomez e parata di Pomini. La squadra di Mandorlini si gode il punto sul campo della capolista anche perché il Livorno viene stoppato dal Bari e quindi fallisce il sorpasso. L'Empoli vince e torna a meno otto dal terzo posto. Dilaga il Novara sul campo del Cittadella complice anche un clamoroso errore dell'arbitro. In coda pesanti le vittorie di Lanciano, Spezia e Ascoli. Situazione intricatissima con dodici squadre nello spazio di sei punti: dall'ottava alla quart'ultima. Nell'anticipo di mercoledì il Cesena ha battuto 2-0 il Padova.

ascoli-grosseto 3-1 — Torna alla vittoria l’Ascoli che supera 3-1 il Grosseto, affonda quindi i toscani senpre più ultimi, e restituisce respiro invece alla propria classifica. Squalificato Soncin, Pergolizzi recupera in extremis Zaza, in dubbio fino all’ultimo per un problema muscolare. A sinistra c’è Colomba. Moriero deve fare i conti con le squalifiche di Piovaccari e Barba. In attacco c’è l’ex Lupoli; in campo dal primo minuto Coulibaly pericoloso al 9’ con un sinistro che Maurantonio alza in angolo. Dopo una fase di stasi l’Ascoli passa. E’ il 30’, cross da destra di Scalise e colpo di testa vincente di Feczesin per l’1-0. Si innervosisce il Grosseto e al 34’ l’arbitro Pairetto espelle Som per doppio giallo. Fra i toscani esce subito dopo l’infortunato Soddimo ed entra Donati. Squadre al riposo con l’Ascoli in vantaggio. Nessun cambio all’intervallo. Al 6’ gran destro dell’ascolano Russo, Lanni si fa sorprendere ed è 2-0 per l’Ascoli. Girandola di sostituzioni, partita che sembra comunque finita, ma al 31’ la riapre Delvecchio segnando il 2-1 di testa su angolo di Calderoni. Ci pensa Loviso al 40’ a chiudere il match segnando su rigore (fallo su Zaza) il gol del 3-1 finale. (Peppe Ercoli)

bari-livorno 1-1 — Finisce pari, giusto così. Il Bari viene premiato dall’arrembante finale, al Livorno resta l'amaro in bocca per un colpaccio sfumato a pochi minuti dallo scadere. Torrente, privo degli squalificati Iunco e Caputo, rilancia Galano e Tallo in prima linea. A centrocampo Romizi è preferito a De Falco. Nel Livorno ce la fa Paulinho (incerto fino all’ultimo momento), Ceccherini la spunta su Gemiti. Il Bari parte bene e si rende insidioso con Ghezzal al 12’ ed al 14’. Nella prima circostanza rimedia Fiorillo in angolo, nella seconda la conclusione di testa è fuori misura. Al primo affondo il Livorno colpisce: Paulinho rifinisce divinamente per Belingheri che infila con classe Lamanna. La reazione dei padroni di casa è volitiva ma infruttuosa: solo un colpo di testa (alto) di Sciaudone alla mezz’ora. Sul finire del primo tempo sono ancora i toscani a sfiorare il gol con Belingheri, che manda alto da due passi su cross teso di Paulinho. In avvio di ripresa ci prova Sciaudone due volte, senza fortuna. Al 7’ Torrente cambia Galano con Fedato che, 3’ dopo, impegna a terra Fiorillo. Al 16’ entra Bellomo per Romizi. Il Bari fa la partita, ma il Livorno crea le occasioni più insidiose. Al 27’ Dionisi impegna Lamanna dalla distanza, 2’ più tardi Paulinho colpisce il palo esterno a porta vuota, dopo aver saltato Lamanna. Al 33’ occasione per il Bari: Defendi crossa da destra, Ghezzal al volo (smorza Schiattarella, para Fiorillo). Il Bari insiste ed al 41’ raccoglie i frutti del suo forcing finale: Fedato infila Fiorillo di testa, sfruttando una calibrata punizione di Bellomo. In pieno recupero Emerson salva quasi sulla linea un colpo di testa di Tallo. (Franco Cirici)

cittadella-novara 2-6 — Risultato tennistico del Novara a Cittadella, per la quarta vittoria consecutiva della squadra di Aglietti. Per i padovani un risultato pesante oltre i propri demeriti. Il Cittadella al primo affondo sblocca il risultato. Al 6’ angolo di Paolucci e corta respinta della difesa, all’altezza del vertice destro dell’area arriva in corsa Schiavon che lascia partire un destro che si infila sotto l’incrocio dei pali, quasi piegando le mani al portiere. La risposta del Novara è rabbiosa, e al 12’ ci sono le proteste dei piemontesi per un intervento in area di Coly su Gonzalez, lo stesso attaccante al 22’ si ritrova tutto solo davanti a Cordaz ma calcia incredibilmente alto. In mezzo il colpo di testa di Di Nardo, fuori di un soffio. La partita è senza un attimo di tregua, ritmi altissimi: al 26’ Crescenzi salva su Di Roberto al momento della conclusione dell’attaccante, quindi alla mezz’ora l’episodio-chiave dell’incontro: Cordaz respinge il tiro ravvicinato di Gonzalez, il pallone si impenna e l’attaccante nel tentativo di saltare il portiere cade a terra, per l’arbitro c’è il contratto tra i due e decreta rigore ed espulsione del portiere, tra le veementi proteste del Cittadella. Inutili. In superiorità numerica il Novara raddoppia al 37’, cross di Marianini e testa di Lepiller, l’attaccante si infortuna nell’episodio e lascia il terreno di gioco. Entra Lazzari, che impegna due volte Pierobon prima dello scadere. In avvio di ripresa il terzo gol del Novara: destro di Buzzegoli dal limite che sorprende Pierobon. Proteste del Cittadella al 19’ per un’evidente trattenuta in area su Gasparetto, ma in questo caso l’arbitro non rileva niente. Pierobon evita il quarto gol su Crescenzi alla mezz’ora. Il “poker” arriva comunque al 36’, e porta la forma di Fernandes. Il Cittadella accorcia subito dopo con Di Carmine, Rubino sigla il quinto gol del Novara, e Gonzalez fissa il 6-2 finale allo scadere. (Simone Prai)

crotone-spezia 0-2 — Lo Spezia si aggiudica la sfida-salvezza e si rilancia inguaiando il Crotone, risucchiato nella lotta per non retrocedere. Nel primo tempo incredibile occasione per Maiello al 18’: con la porta spalancata riesce a colpire un compagno di squadra, Ciano. I padroni di casa sprecano tanto: De Giorgio non sfrutta uno scivolone di Romagnoli e la traversa dice di no a Maiello. Errori pagati a caro prezzo. Infatti a inizio ripresa gli ospiti passano con Sammarco che segna con una conclusione dalla distanza. Il Crotone prova a reagire e allora Lollo al termine di un'azione confusa realizza il 2-0 con un preciso diagonale di destro dal limite dell'area. Poi i liguri nel finale rischiano di dilagare. Alla fine una vittoria pesante per lo Spezia, la prima per Cagni dall'arrivo in panchina: Crotone agganciato a quota 39 punti.

juve stabia-modena 1-0 — La Juve Stabia torna alla vittoria dopo oltre un mese allontanando lo spettro di una possibile crisi. È capitan Caserta, al rientro, a prendersi sulle spalle la squadra e risolvere un match delicatissimo per i gialloblù locali con una zampata vincente sugli sviluppi di un calcio di rigore sbagliato da Dicuonzo. Braglia torna al 3-4-3 per cercare di ovviare alla sterilità offensiva di una formazione che è ancora costretta a fare a meno di una punta centrale di ruolo per gli infortuni di Sasà Bruno e Mbakogu. Novellino invece preferisce non cambiare troppo lo schieramento vittorioso a Padova e, lasciando il solo Ardemagni in attacco, mette tutti gli altri dietro la linea della palla con Lazarevic e Moretti pronti a dar supporto all'unico terminale offensivo. All'11' Caserta prova a beffare Colombi, ex di giornata contestato dai tifosi, ma il portiere para senza difficoltà. Il Modena (con in lutto al braccio per ricordare il suo ex giocatore Paolo Ponzo) risponde al 18' con una conclusione dal limite di Surraco che non inganna Nocchi. Al 20' Mezavilla scambia con Cellini e mette in difficoltà Colombi appena entrato in area. Un giro di lancette più tardi tocca a Scognamiglio mancare di un soffio l'appuntamento con il pallone vincente su punizione di Caserta da posizione defilata. Ultima emozione del tempo al 36': punizione di Moretti, Gozzi rimette al centro e Ardemagni, contrastato da Scognamiglio, non riesce ad appoggiare in rete e reclama un presunto rigore per l'intervento ai suoi danni. La Juve Stabia cambia completamente pelle nel secondo tempo. Dopo 20 secondi Zito ruba palla, si invola sulla sinistra e serve Cellini, strattonato da Andelkovic in area. Dal dischetto Dicuonzo si lascia irretire dal suo vecchio compagno Colombi che ribatte la conclusione centrale dello stabiese ma non può far nulla per il tap-in vincente di Caserta, al settimo sigillo in campionato. All'8' Nocchi si oppone ad un destro di Lazarevic indirizzato all'incrocio dei pali prima che Colombi si allunghi alla sua sinistra per impedire a Caserta, su punizione, di realizzare la sua doppietta. Il Modena ha anche l'occasione del pari: Zito regala palla a centrocampo e Signori si invola da solo verso Nocchi che al 32' salva di piede sulla tre quarti campo. Caserta sfiora ancora il raddoppio al 34' e la Juve Stabia è costretta a soffrire sino al triplice fischio per condurre in porto i tre punti. (Gianpaolo Esposito)

lanciano-vicenza 2-0 — Il Vicenza si complica la vita contro il Lanciano che, invece, trova una giornata di grande consistenza tecnica e tattica. Dopo la settimana disputata con gli organici ridotti per le convocazioni di alcuni giocatori nelle rispettive selezioni nazionali, Dal Canto recupera Bojnov mentre Gautieri ripresenta Leali, oltre allo squalificato Volpe e gli infortunati Almici e Piccolo. Vastola e Turchi vanno invece in panchina. Le due squadre nelle ultime dieci giornate hanno avuto un cammino parallelo, con tredici punti conquistati mentre nelle ultime cinque hanno fatto gli stessi risultati, una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Si presentano in campo con uno speculare 4-3-3. La partita degli equilibri viene disputata dal Lanciano con aggressività, come ha chiesto Gautieri ai suoi e il campo ha dato le sue conferme. La prima azione pericolosa è del Vicenza che al 14’ sfrutta la corsa di Malonga abile a superare sullo scatto Amenta e servire Semioli, che impegna Leali in angolo. La reazione del Lanciano non si fa aspettare e dopo due minuti Piccolo sfiora il gol da fuori area con palla deviata in angolo. Dalla battuta nasce un velocissimo contropiede degli ospiti che porta Malonga ad impegnare ancora Leali ad una difficile deviazione in angolo. Le squadre si affrontano a viso aperto e al 22’ Aquilanti arriva alla deviazione a rete con tiro di poco a lato. Il Lanciano non ha fretta, fa circolare la palla e al 28’ trova il gol maturato da azione di calcio d’angolo battuto da Mammarella con primo tiro di D’Aversa respinto sulla linea da Padalino, finita sulla testa di Plasmati, pronto a deviare in rete. Il brutto fallo di Semioli su Almici costringe il Vicenza a giocare per un’ora in dieci senza trovare la forza di reagire subendo il raddoppio per una sfortunata autorete di Castiglia sull’ennesima buona azione di Falcinelli sulla fascia sinistra. La partita si chiude particolarmente qui, con il Vicenza con più possesso palla e con il Lanciano vicino al terzo gol con molte azioni favorevoli che non hanno particolarmente preoccupato Bremec che capitola ancora al 35’ su tiro di Turchi considerato però in fuori gioco. Per il Vicenza si blocca la rincorsa salvezza mentre per il Lanciano sono tre punti d’oro verso la salvezza.(Fiorenzo Carlini)

pro vercelli-empoli 0-1 — Sono gli episodi a decidere Pro Vercelli- Empoli, con i toscani che espugnano il Piola con un rigore trasformato da Tavano. Rigore molto dubbio, assegnato al 14’ della ripresa dal direttore di gara su segnalazione dell’assistente. Dall’angolo di Valdifiori Scavone, spinto da un avversario da dietro, tocca la sfera con la mano. L’arbitro indica il dischetto: Tavano non si fa ipnotizzare da Valentini e segna il gol del vantaggio, che poi significherà vittoria, per i toscani. La Pro subisce il colpo e prova a reagire, ma non è serata. Al 24’ sempre nella ripresa ai padroni di casa viene annullato un gol. A firma di Ragaztu su cui viene fischiato un fuorigioco inesistente. Rete più che regolare. Il pareggio, per il gioco espresso in campo dalle due squadre, sarebbe stato il risultato giusto, ma invece il campo dice più tre punti in classifica per i toscani, che portandosi a quota 56 tengono aperti i playoff, e zero punti per la Pro, che resta così al penultimo posto della classifica, ad un passo dalla retrocessione. (Raffaella Lanza)

sassuolo-verona 1-1 — Finisce con un 1-1 tutto sommato giusto il big match tra Sassuolo e Verona. Di Pavoletti, ben imbeccato da Boakye, il gol degli emiliani al 29’ del primo tempo, di Hallfredsson la replica, allo stesso minuto del secondo tempo, con un piatto sottomisura su cross dalla destra. Il Verona resta a -9, e recrimina per un rigore che Pomini para a Gomez all’ora di gioco, ma anche su una ripresa nel corso della quale ha spinto decisamente di più di un Sassuolo apparso spesso in affanno, soprattutto quando gli scaligeri si sono riversati in forze nella metà campo neroverde cercando Cacia e soprattutto Ferrari, entrato per il serrate finale. Meglio il Sassuolo, invece, nel primo tempo: oltre alla rete di Pavoletti, infatti, i neroverdi hanno creato spesso i presupposti per il gol, incartandosi tuttavia, anche a causa dell’assenza di Missiroli, sull’ultimo passaggio. Sugli scudi Alberto Pomini, portiere veronese da nove anni a Sassuolo: se il Sassuolo sorride per lo scampato pericolo e mantiene il suo vantaggio, oltre che sul Verona, anche sul Livorno, Pomini incornicia proprio contro la squadra della sua città, una gara da raccontare ai nipotini: oltre al rigore parato, infatti, era stato proprio a lui a fermare Cacia al 22’ p.t. neutralizzandone il diagonale che avrebbe probabilmente scritto tutto un altro match. (Stefano Fogliani)

ternana-brescia 1-0 — La Ternana torna alla vittoria interna dopo cinque pareggi consecutivi. A consegnare il primo successo al Liberati del 2013 ci pensa Vitale che si procura un calcio di rigore e poi infila in rete la conclusione dal dischetto che Arcari gli aveva ribattuto. Si comincia con il Brescia molto aggressivo. Al terzo fallo Caracciolo frana addosso a Dianda che cadendo si procura la distorsione del ginocchio destro e al 7' è costretto ad uscire sostituito da Ferraro che si piazza in difesa con Fazio che sale a centrocampo. Meglio la squadra ospite in avvio anche se scarseggiano le conclusioni. La prima importante al 21' a coronamento di una bella intesa Zambelli-Caracciolo. Il centravanti tocca indietro per l'accorrente Scaglia: sinistro a giro e palo con Brignoli immobile. La Ternana contrasta bene a centrocampo ma fatica a crearsi opportunità in avanti. La pressione dei rossoverdi però è costante e produce tre calci d'angolo consecutivi. Di ben altra pericolosità le avanzate del Brescia che al 39' si fa vedere oltre la metà campo con Caldirola. Il tocco del difensore libera Corvia alla conclusione in diagonale dal limite sulla quale Brignoli replica in tuffo. La Ternana gestisce il gioco ma al 45' ancora il Brescia arriva al tiro con Budel il cui destro da fuori non crea problemi al portiere locale. Nella ripresa non cambia la storia del match che la Ternana mantiene in pugno tanto che al 16' costruisce la sua prima occasione da rete su azione d'angolo. Vitale dalla bandierina per il colpo di testa di Ragusa sul quale si supera Arcari d'istinto mentre Fazio mette fuori la ribattuta. Toscano cerca di dare più energia al reparto offensivo inserendo Alfageme per Maniero. L'argentino al primo affondo in contropiede costringe al fallo Caldirola che incassa il secondo giallo e il rosso conseguente. Però proprio i lombardi con Caracciolo sfiorano il vantaggio al 21' favorito da un retropassaggio di Masi. La Ternana perde Ferraro per infortunio (dentro Scozzarella al 24') ma tre minuti dopo passa in vantaggio. Percussione di Vitale steso da Antonio Caracciolo. Rigore. Vitale dal dischetto, Arcari intercetta ma ancora l'esterno mette dentro. Fino alla fine soltanto qualche cambio ma niente occasioni da rete. (Massimo Laureti)

varese-reggina 3-0 — Fabrizio Castori torna a ridere di gusto perché la sua panchina non è più a rischio. Lo dice il 3-0 rifilato alla Reggina che, dopo i due successi consecutivi con Juve Stabia e Ascoli, è costretta a fermarsi al Franco Ossola, dove i padroni di casa chiudono il periodo no. Il mese trascorso senza successi (due punti in cinque partite) è alle spalle, come la crisi che aveva messo in discussione l’allenatore dei lombardi. Per bucare la difesa degli ospiti serve una mezz’ora scarsa e l’estro di Neto Pereira. Il brasiliano, sciupa la prima palla gol al 19’, con un destro fermato da Ely, e poi trova il sesto gol in campionato di testa, raccogliendo l’assist di Oduamadi. È il 29’ e dopo sette minuti è proprio Oduamadi a non sfruttare il cross al centro di Ferreira Pinto, a sua volta ispirato da Ebagua, fallendo il raddoppio (36’). Nel primo tempo, senza altre emozioni, la squadra di Castori mantiene l’iniziativa, pur procurandosi rare palle-gol, ma la Reggina fa ancora meno e l’unico acuto è il rasoterra di Armellino che diventa insidioso solo per il terreno scivoloso e l’incerto intervento di Bastianoni, pronto comunque a salvarsi in angolo. Nella ripresa il monologo degli uomini di Castori continua e dopo appena 1 minuto e 15 secondi è sempre Neto Pererira a mettere i brividi: il suo tiro-cross tocca il piede di Bergamelli e poi va a colpire il palo alla destra di Baiocco mentre Oduamadi non riesce a ribadire in porta. Al 7’ la Reggina rimane in dieci perché Bergamelli, già ammonito, ferma con forza Neto Pereira, beccandosi il secondo giallo: sulla punizione seguente, Ebagua scheggia la traversa con il sinistro. Il gol e nell’aria ma a firmarlo è un difensore, invitato a nozze dal calcio d’angolo di Filipe: Troest raccoglie e si conferma ariete implacabile con il colpo di testa che vale il quinto sigillo della stagione. Gli ospiti tentano di accorciare le distanze con Gerardi (bolide alto al 39’) ma è il Varese a chiudere i conti: al sinistro di Ebagua respinto da Baiocco (42’) segue il colpo di testa di Kone (43’) che ridà la vittoria, dopo un mese e un giorno, alla squadra di Castori, la cui panchina si è rinsaldata definitivamente. (Filippo Brusa)